Domenica mattina.
HAZEL'S POV:
"Allora? Wafer alla nocciola o al cioccolato?"
Mi chiede Alex per l'ennesima volta.
L'ho invitato a casa mia essendo libera: i miei vanno al ristorante a pranzo assieme ad alcuni amici mentre Amber ha detto che sicuramente mangiava dalla sua amica.
Prima di andare a casa però, Alex mi ha proposto di fare la 'spesa' a modo nostro.
Per intenderci solo schifezze.
"Ancora?! Non cambia niente, tranne la confezione che per quelli alla nocciola è rossa, e per quelli al cioccolato è blu."
Dico scocciata.
"E invece sono diversi, altrimenti si chiamerebbero nello stesso modo."
"La smetti? Sembri mia madre!"
Sentenzio stufa di questa storia.
La gente intorno ci guarda stranita.
Ops...
"Nocciola o cioccolato?"
Chiede ancora interrogativo.
Ma è stupido o cosa?
"E va bene, prendi pure quelli alla nocciola, rompipalle."
Dico sfinita mentre mi guarda vittorioso.
So che non ci da un grande peso in realtà, solo che voleva darmi fastidio. Sicuro.
"Il rompipalle del tuo cuore."
"Come no..."
Dico ironica frugando nel cestino per vedere cosa abbiamo preso e cosa ancora ci manca, ricordando in mente la lista.
Appena mi giro trovo il suo viso a poca distanza dal mio.
"Me lo dai un bacio?"
Mi prega.
"Non qui. E poi, perché non baci i tuoi amati wafer?"
Così impara!
Mi guarda alzando un sopracciglio.
"Oh, perché non mi aiuti a prendere i pomodori?"
Dice facendo un ghigno.
I pomodori? Non erano nella lista...
"Eiei, sono lassù nanetta."
Dice indicandomi lo scaffale. In alto. Precisiamo: il più alto. Mi ci dovrei arrampicare?
Lo guardo indignata sapendo che ora ha fame di vendetta.
Non do neanche peso a quel 'nanetta', dovendo trovare una soluzione per prendere quei maledetti pomodori che neanche ci servono!!
"Stronzo."
Mormoro guardandomi freneticamente attorno per vedere se passa qualcuno.
"Non avrai intenzione..."
"Sì, farò la donna scimmia. Contento?"
"Non ci arriverai lo stesso."
Scommette.
"Non giocare col fuoco. Ti scotti."
Lo minaccio facendo il dito medio.
Metto un piede sullo scaffale, poi l'altro.
Frugo ininterrottamente tra la merce con la paura di cadere all'indietro.
Dai, ci vuole solo un po' di coordinazione...
Oh, peccato che tu e la coordinazione non siate tutt'uno.
Stupida coscienza!
Caccio via questi pensieri che mi stanno soltanto facendo deconcentrare.
Pomodori, pomodori, pomodori...
Ah, eccoli!
"Presi!"
Urlo esultando. Mi guarda rarefatto.
Appena sto per scendere sento che sto per cadere, così faccio un salto cercando di non morire.
"2-0 amore."
Gli ricordo sbattendogli questi inutili pomodori in faccia.
"Andiamo alla cassa, dai."
Dico prendendo il carrello, facendo rumore con le ruote.
Praticamente sto parlando con me stessa, dato che lui è troppo impegnato a meditare. Gli avevo detto di non sfidarmi, no?
"Amoreeee muoviti!"
Urlo attirando finalmente la sua attenzione.
"Eh? Oh, ehm, sisi..."
Quanto è tenero con il faccino da cagnolino bastonato però... mi sta venendo una voglia matta di baciarlo adesso.
"Alex?"
Si gira subito al mio richiamo e gli do un bacio a stampo.
Mi attira a sé ed io non ho intenzione di staccarmi, fin quando una voce femminile...
"Salve."
Dice la commessa che non avrà più di 20 anni tutta in tiro e più che truccata.
Guarda che carnevale non è oggi cara!
"Buongiorno."
Dico prendendo la mano di Alex.
"Siete una giovane coppia... di solito non durano."
Dice guardando la nostra mano intrecciata.
"Come scusa?!"
Urlo fregandomene di lei e delle persone che stanno guardando la scena.
"Amore dai..."
Mi trattiene Alex.
"Amore dai cosa?! Non permetto che la nostra storia d'amore venga messa in dubbio da una qualunque sconosciuta che non sa cosa abbiamo passato!"
Sento la sua presa stringersi sulla mia mano.
"Perciò sia chiaro, tu fai il tuo lavoro e non impicciarti nei fatti altrui, ed io non ti aggredisco vivendo tranquillamente la mia vita!"
Al diavolo.
"Sono 15,69€."
Oh, ora devia argomento perché le conviene!
O perché c'è una fila lunga metri ad aspettare ed assistere allo spettacolino.
Anche.
"Tieniti pure il centesimo di resto, sono sicura che servirà."
Dico con disprezzo uscendo da quel supermarket nel quale non entrerò più."Sono schifata."
Ripeto per la millesima volta.
"Una ventenne vuole dare lezione a dei sedicenni, assurdo! Chi è lei per giudicarci? Mia madre?"
"Tua madre ha vent'anni?"
Dice Alex stemperando il clima teso.
Ridiamo contemporaneamente, poi mi blocco all'istante pur avendo difficoltà.
"Con te... ho ancora una questione in sospeso..."
Mi rivolge uno sguardo interrogativo.
"I pomodori!"
"Oh..."
"Alex sei un cretino. Abbiamo speso 2€ in più per quei pomodori inutili!"
Ridiamo di nuovo.
E sento che la sua risata è musica per le mie orecchie, i suoi abbracci sono la mia casa, le sue mani mi trasmettono sicurezza e le sue labbra mi portano dritta al mio posto felice.
"Andiamo a fare una passeggiata?"
Propone.
"No, che cosa romantica!"
Arriccio il naso.
"Ma è più romantico essere sinceri e per questo ti dico che ho tanta tanta fame."
Aggiungo guardandomi la pancia.
La sua faccia dice tipo: "ma quanti problemi hai amore?"
Inizio ad urlare per la strada:
"Viva la sincerità in amore!"
E poi sussurro anche:
"O l'amore nella sincerità."Prendo le chiavi e apro di scatto la porta.
"Oh Hazel!"
Mi urla una voce che...
"Dalila."
Sussurro impietrita.
Cosa? Perché lei è qui?!
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"Il Bacio."
ChickLitDAL CAPITOLO 43: "Lui ti ama. Tu lo ami. Siete però troppo orgogliosi e preferite sbattere di testa al muro mille volte piuttosto che dirvelo. E non chiedermi come ho fatto a capirlo. Guardavo i vostri occhi: avevano voglia di non smettere di guarda...