-23.

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Questa mattina non sono terribilmente in ritardo come al solito: alla prima ora c'è il corso di ceramica che mi interessa moltissimo e non posso fare tardi, essendo tra l'altro la prima lezione del giorno!
"Buongiorno! Di buon umore sta mattina?"
Mi dice Ash dandomi i due soliti bacetti.
"Come vedi! Oggi c'è lezione di ceramica."
Rispondo sorridente.
Quel sorriso piano piano si spegne, ripensando all'accaduto di ieri.
"Ohi, tutto bene? Ti sei rattristata nel giro di due secondi... okay, so che sei molto lunatica, ma..."
La interrompo per poi spiegarle tutto.

"Oh Santo cielo! A breve ci sarà la gita scolastica..."
Risponde.
La guardo sconsolata e mortificata per quello che è successo, per poi dirigermi in classe affiancata da lei.
"Ehi Hazel, se hai bisogno anche solo di un piccolo prestito, lo sai che ci sono. Vero?"
Annuisco, pur sapendo che mai e dico mai le chiederò soldi.
Insomma, è una mia amica, non una ragazza che lavora alla banca e che da prestiti.
"Buongiorno."
Dice la prof dallo strano accento.
"Oggi si svolgerà il corso nell'aula apposita, dai!"
È molto entusiasta e riesce facilmente a coinvolgere anche noi, così ci rechiamo in classe.
"Adesso farò delle coppie, quindi non sedetevi. Quando farò il vostro nome e quello del compagno o della compagna potrete accomodarvi."
C'è un momento di tensione dove tutti si affidano alla fortuna.
"Vediamo... facciamo un maschio ed una femmina per banco."
Tutti iniziano a borbottare e si sentono vari bisbigli per l'aula.
"Iniziamo con... Hazel, chi è Hazel?"
Iniziamo bene allora...
"Io!"
Dico alzando la mano.
"Siediti con... lui."
Indica Alex.
La saliva mi va di traverso e per poco non soffoco.
"Ha indicato me?"
Chiede lui per conferma.
"Sì, proprio te. Accomodatevi."
Alex mi fa un occhiolino ammicante e si siede seguito da me.
Okay, è decisamente fuori di testa se crede che dopo giornate intere di silenzio fra noi, possa conquistarmi con uno stupido occhiolino!

Dopo una lista interminabile di persone, siamo tutti seduti.
Ashley è accanto a Davide, Natasha accanto a Brad, Ellison è seduta con Erin, un tipo abbastanza strano ma carino.
La prof ci spiega cosa fare, e il lavoro mi sembra particolarmente complesso, serve la massima concentrazione; faremo un vaso piccolo insieme ai nostri nuovi compagni di banco.
"Ora devo abbandonare l'aula per una commissione, devo parlare al preside. Vi lascio soli 10 minuti, ma immagino che sapete già come autogestirvi dato che vi ho spiegato cosa fare..."
Tutti rispondono in coro:
"Certamente."
E sentita questa risposta, la prof esce dall'aula a passo svelto per metterci meno tempo possibile.
"Senti, meglio se lo faccio io il lavoro e tu resti fermo e seduto."
Dico ad Alex.
Esigo un risultato perfetto e lui è un pasticcione.
"Credi che io non possa farcela? Che sia un impiastro?"
Chiede guardandomi.
"Sei semplicemente meno preciso di me."
Dico con fare altezzoso.
Accendo il tornio (che serve per modellare l'argilla) e inizio a lavorare la ceramica.
"Ah è così?"
Sento una voce da dietro.
Sussulto spaventata facendo schizzare un po' di argilla su Natasha, che mi manda un'occhiataccia.
Alex intanto ci ha preso gusto e l'argilla sta schizzando per tutta la classe.
Lo guardo allibita pensando che sia completamente rincretinito, ma poi inizia a sporcare me.
E allora lì sì che son guai.
"Questa non la passi liscia!"
Urlo sporcando più me che lui.
Intanto la classe è in subbuglio anche per merito di Alex che ha iniziato a fare stupidaggini.
Ma tu stai al gioco.
Ed ecco che ricompare il lato insopportabile del mio pensiero.
Sto al gioco? Ma se voglio farlo fuori!
Mi distraggono dai miei assurdi pensieri le urla dei compagni, poi accade tutto senza che io me ne accorga...
Natasha prende la pittura in bottiglia e inizia a prendere di mira la mia maglia, che inizia a tingersi di tutti i colori.
Speriamo solo che con qualche lavaggio verranno via del tutto...
"NATASHA!"
Il mio urlo fa palesemente capire che deve smetterla e che ora devo assolutamente vendicarmi.
Col senno di dopo, però, capisco che finiremo tutti nei guai, nessuno escluso, me compresa...
Io che in passato non mi sono mai fatta travolgere da certe cose, ora rischio la sospensione col resto della classe.
"Ragazzi!"
Urlo.
"Quando entrerà la prof, e i 10 minuti sono già inoltrati, troverà questo caos e ci sospenderà, quindi fermatevi tutti!"
Dico attirando l'attenzione di ognuno di loro che si gira a guardarmi.
Non sono brava a prendere le situazioni in mano, non sempre, dato che odio stare al centro dell'attenzione, ma oggi non è sempre e devo fare qualcosa.
"Ripuliamo tutto prima che rientri!"
Dico sperando di farcela, ma la prof ci batte sul tempo entrando un secondo dopo in classe.
"Oh Santo cielo!"
Urla.
"Prof, le posso sp-."
Dico sperando che mi lasci parlare, ma...
"Silenzio! Chi ha combinato questo disastro si alzi in piedi, che farà con me una passeggiatina dal preside."
Poco a poco ognuno si alza dalla sedia, e, con il cuore in gola, lo faccio anch'io.
Ora siamo tutti in piedi.
Certo, per tutti intendo esclusa Natasha che si vuole fingere un angioletto.
Spazio autrice:
Ed ecco il capitolo!
(Più lungo del solito, tra l'altro)
Cosa ve ne paree?
Vi avevo già detto su instagram che ci sarebbero state novità, ehehe.
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Un bacio.❤

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