"Ma alla fine dormi da me?"
Mi chiede.
"Alex non mi va."
"Ma non c'è nessuno a casa."
Appunto, il problema è questo.
"Ma io cosa ne so di chi sei tu in realtà? Magari sei un alieno che vuole rapirmi!"
Dico ridendo.
"Chi non vorrebbe rapirti?"
"Sì, hai bevuto tanto."
Dico in un sussurro.
"Per favore, vieni a casa mia."
Io non voglio sentirmi in colpa perché mi ha difesa comunque, però se ci vado, noi due da soli...
Non esiste.
Mentre le due me lottano l'una contro l'altra, Alex mi prende di peso e mi porta fino alla moto.
"Decido io. Ah, e metti il casco."
Dice dandomelo.
"Gli ubriachi non guidano."
Dico, ma lui porta le braccia al petto e le incrocia.
"Ho bevuto leggermente."
Non protesto ormai estremamente esausta, e metto il casco.
La moto intanto corre lungo la strada, e il rumore di essa è l'unica cosa che riesco a percepire, insieme al profumo forte di Alex mischiato ad un profumo femminile.
"E dimmi, sei stato molto appiccicato a Natasha?"
Urlo per farmi sentire.
"Mh, forse il contrario. Perché?"
"Hai il suo profumo addosso."
"Preferirei il tuo."
"Certo, il mio non è dei cinesi a differenza sua."
Rispondo ridendo.
"Ecco, siamo arrivati."
Dice aprendo la porta.
La sua casa è bellissima ed è moderna, come l'avrei voluta io.
È bianca, e nella sala c'è un televisore enorme come se fossimo al cinema, accompagnato da un divano letto di pelle tutto nero.
Come prima cosa levo dai miei piedi queste torture e le lascio vicino al divano.
"Io... io invio un messaggio a mia mamma prima che venga a trovarmi. Non vorrei morire."
Ammetto sorridendo: sì, mia mamma sarebbe capace di chiamare polizia, "chi l'ha visto?" e non so nemmeno io chi altro per questo. La sua raccomandazione principale è quella di mandarle un messaggio o chiamarla, insomma dare mie notizie quando sono fuori casa.
"Certo, fa pure."
Risponde scomparendo in camera.
"Mamma non torno a casa questa notte."
Dovrei dirgli che dormo da un ragazzo?
Beh, sarà solo una piccola bugia innocente... almeno credo.
"Dormo da una mia amica. Buonanotte!"
Aggiungo al messaggio.
Nemmeno un minuto dopo mi arriva risposta:
"Aspettavo un tuo messaggio in ansia. Notte tesoro."
Sorrido mentalmente pensando alla preoccupazione di mia madre. Dovrebbe rilassarsi un po' di più.
"Tieni."
Dice Alex per poi porgermi una maglietta piegata.
Rispondo con uno sguardo interrogativo, non capendo.
"Dovrai pur sempre dormire con il pigiama, no? I pantaloncini ti andranno troppo grandi, sicuro."
Prendo la maglia e la spiego: è enorme, sarà una L/XL, mentre io di maglie porto la M solo perché le voglio larghe.
"Dov'è il bagno per cambiarmi?"
Chiedo imbarazzata.
"Di là."
Risponde indicandomi la via.
Entro nel bagno e provo la maglia: come immaginavo mi va da vestito, largo pure.
Sono quasi le 3:00, ora che vedo l'orologio.
Esco dal bagno e chiedo ad Alex come fare per dormire stanotte. Certamente non dormirò con lui.
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"Il Bacio."
ChickLitDAL CAPITOLO 43: "Lui ti ama. Tu lo ami. Siete però troppo orgogliosi e preferite sbattere di testa al muro mille volte piuttosto che dirvelo. E non chiedermi come ho fatto a capirlo. Guardavo i vostri occhi: avevano voglia di non smettere di guarda...