Ore 10:00.
"Oddio!"
Sento urlare.
Mi alzo cauta strofinando gli occhi.
"Ash ma cos'hai da urlare di mattina?"
"Sono le 10:00! Abbiamo perso autobus, lez-."
Dice disperata correndo da una parte all'altra della stanza.
La blocco evitando che mi svenga davanti.
"Placati miss. 'Sono Sempre In Orario Ma Perdo La Cognizione Del Tempo'. Oggi è domenica."
Le ricordo.
"Oh."
Dice titubante.
Sbuffando prendo il telefono e apro il calendario, facendole vedere che la mia non è una scusa.
"Oh."
Dice questa volta più allegra.Mi dirigo verso il bagno.
"Non guardarti allo specchio. Avrai un aspetto terribile e penoso, sicuro."
M'impongo.
Poi in preda alla curiosità, una volta davanti ad esso, mi guardo e rimango sconvolta.
"Ed è inutile adesso che ti guardi a uno specchio che non sa chi sei."
Il mio aspetto la dice lunga su di me: occhi gonfi come biglie, occhiaie che non andrebbero via neanche con tutto il correttore che ho, guance paonazze e calde piene di quel poco di mascara che ho messo ieri tutto colato, labbra torturate da me stessa per la rabbia e capelli (non so se si possano definire così) raccolti in una coda distratta con dei ciuffi che ricadono da essa sul mio volto.
Ma soprattutto dentro sento un senso di vuoto, che è anche peggio del peggio del lato estetico.
Quel lato di me che (fortunatamente) non si può vedere allo specchio.
In parole povere, faccio schifo.
Sbuffo rumorosamente sapendo di chi è la colpa se sto così.
"Ash se mi faccio una doccia ci sono problemi?"
Urlo sperando che mi senta.
"Ma va, tranquilla. Tanto io ho già fatto prima di morire credendo che ci fosse scuola. Intanto preparo la colazione!"
Okay, mi ha sentita.
Entro nella doccia e inizio a lavarmi volendo pulire via anche tutto il dolore; in fondo la speranza è l'ultima a morire ma la mia è stata seppellita via dopo quel bacio che si vedeva bene, era voluto da entrambi.
Dopo aver lavato il corpo lavo anche i capelli che in questo momento sono orribili come non mai.
Esco dalla doccia con un asciugamano che avvolge il mio corpo; mi cambio con le robe che Ash ha deciso di prestarmi e vado in cucina per fare colazione.
"CIBOO!"
Urla il mio stomaco.
"Mhhh."
Respiro a fondo l'odore dei cornetti appena sfornati e mi siedo.
Questa volta a nessuna delle due passa per la mente di uscire, dato che siamo entrambe turbate per tutto.
Alla fine se sta male una, la migliore amica assorbe come una spugna il dolore. È una catena pericolosa.
"Grazie Ash."
Dico sincera di getto.
"Per cosa?"
Chiede con la bocca sporca di nutella e quasi mi scappa una risata.
Mh, vediamo... per cosa?
Per essermi rimasta accanto;
Per aver sorriso con me;
Per aver pianto con me:
Per avermi fatta stare bene anche se stavo male;
Per troppe cose insomma.
"Per tutto."
Sa cosa intendo, perché la vedo fissarmi con un sorriso ampio che ricambio, mentre sicuramente ripensa ai nostri momenti. Belli o brutti che siano.Ore 18:00.
Io ed Ashley siamo stravaccate sul divano, fin quando qualcosa non mi fa scattare sull'attenti.
Un messaggio.
La cosa che mi fa sbarrare gli occhi è il destinatario.
"No no no no. NO!"
Dico con le mani tra i capelli.
"Cosa? Che succede?"
Ash mi leva il telefono dalle mani senza prepotenza ed io non oppongo resistenza.
ALEX:
"Oggi possiamo vederci? Devo parlarti. Non voglio risposte a questo messaggio ma quando ci vedremo; ti aspetto al parchetto tra un'ora."
"Beh, ti disperi?"
Mi chiede.
"Non si nota?"
Dico per tutta risposta.
"Devi andarci. Anche tu necessiti di qualche risposta, no? Devi parlargli. Sii chiara e digli che ti sta ferendo con questi suoi comportamenti assurdi."
Okay, ha ragione.
"Va bene."
Dico rassegnata.NATASHA'S POV:
Alex mi ha chiamata a casa sua e ci sono andata di corsa, poi mi ha fatto un discorso strano, dicendo che il bacio tra di noi è stato un errore che non deve più accadere. Io non la penso così, e nemmeno lui deve pensarla ancora in questo modo.
Quando è andato in bagno, gli ho preso il telefono e ho scritto un messaggio a quella sciacquetta di Hazel. Ovviamente ho scritto a nome di Alex e lei ora è convinta che lui si presenterà. Non sa che al parchetto ci troverà al massimo qualche bambino a giocare.
Ma quanto sono malefica!
Per tutelarmi ho cancellato il messaggio dal telefono, così loro si odieranno. Si eviteranno come la peste. È ciò che aspetto da quando l'ho conosciuta.
Lei crede di potermi fregare il quasi ragazzo ma non ha capito nulla.
Lui tornerà da me come ha fatto al bar, e non se ne andrà più sta volta.
Spazio autrice:
Salve a tutti!
Inizio dicendo che ultimamente sto parlando molto del rapporto di Hazel ed Ashley, perché anche se questo è un libro d'amore, l'amicizia c'è sempre.
Come vedete l'una è fondamentale per l'altra, e così dev'essere tra amiche.
Altra cosa: in questi capitoli sto scrivendo un inizio tranquillo ed un finale esplosivo. Vi piace il risultato?
Ho un'altra domanda per voi: vi è piaciuta l'idea del Natasha's pov? Rispondetemi nei commentii.
Ultima cosina: nel prossimo capitolo un nuovo personaggio entrerà in scena.
Presto succederanno cose che (mi auguro vivamente) vi lasceranno a bocca aperta!
DOPO AVERVI MESSO TANTA ANSIA, VI SALUTO!
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"Il Bacio."
ChickLitDAL CAPITOLO 43: "Lui ti ama. Tu lo ami. Siete però troppo orgogliosi e preferite sbattere di testa al muro mille volte piuttosto che dirvelo. E non chiedermi come ho fatto a capirlo. Guardavo i vostri occhi: avevano voglia di non smettere di guarda...