HAZEL'S POV:
Sono le 18:55 e sono già al parchetto, mai successo in vita mia di arrivare in anticipo. Sono terribilmente in ansia e non riesco a trattenermi. Mi siedo sulla panchina, preparandomi un discorso mentale.
Qui non c'è nessuno per ora, tranne una bimba di 5 anni, almeno credo, e suo nonno.
Guardo il cielo grigiastro, sperando che molto presto tornerò a casa; Prevedo una pioggia intensa.Ore 19:00.
Alex non è arrivato.
Solitamente è lui quello puntuale!
Sto contando ogni minuto che passa, ho lo sguardo fisso sull'orologio e il cuore galoppa tra le mie costole.
Sarà solo un po' in ritardo...19:15.
Attendo ancora, ancora e ancora.
Mi dispero pensando che forse ha cambiato idea e non vuole più vedermi.
Mi alzo di scatto dalla panchina, fin quando la bimba che è qui con suo nonno tira con la sua piccola manina la mia felpa.
"Ciao, io mi chiamo Jessica. E tu come ti chiami?"
Ha una voce così carina, e questo per qualche secondo riesce a farmi sorridere, dimenticandomi di Alex.
"Hazel, mi chiamo Hazel."
Dico abbassandomi alla sua altezza.
"E il tuo fidanzato dov'è?"
Mi chiede timidamente.
Già, dov'è? Dall'altra parte del mondo? Mi chiedo se mai lo troverò!
"Oh, ehm... non sono fidanzata."
Dico piuttosto impacciata.
"Ma sei così bella!"
Risponde mettendo il broncio.
"Le rose hanno le spine."
Penso.
"Jessy vieni qui! Sta per iniziare un acquazzone!"
Dice suo nonno aspettandola a braccia aperte.
"Arrivo!"
Urla lei.
"Ciao Hazel. Ci vediamo domani."
Squittisce sparendo.
Che carina... spera di vedermi anche domani. A differenza di qualcuno, che non vuole vedermi neanche oggi!
"Ciao piccola."
Dico sorridendo mentre la vedo andar via.
Dovrei andare via anch'io, infatti è quello che faccio.
Mi alzo in piedi dalla mia posizione e cammino veloce verso casa mia con le mani nelle maniche della felpa.
Nemmeno a metà strada, BOOM.
Pioggia forte, fulmini, Hazel scappa!
Senza ombrello e senza cappuccio, sono fregata.
"La pioggia è uno stato d'animo."
Quanta verità si cela dietro questa semplice frase?
Così scappo, pur sapendo che, sfortunatamente, così facendo non scapperò dai miei guai.
Però perlomeno scappi dall'acquazzone!
Oh ma ciao coscienza! Dove sei stata fino ad ora? Come ti è saltato in mente di farmi presentare a questo appuntamento? Cosa devo fare con Alex? Bleah mi fa schifo pure a chiamarlo per nome.
Ignoralo. Devi imparare a stargli lontana. E poi insieme siete due danni che fanno un danno ancora più grande, vi state facendo del male entrambi. Siete come una bomba a tempo che è destinata a scoppiare.
Ah quanto sei saggia coscienza... ma aspetta, se tu sei la MIA coscienza sono io quella saggia!
Immersa nei miei pensieri, non mi accorgo della figura davanti a me e ci finisco addosso. È un ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri.
Eh no, basta incontrare ragazzi e sbattergli addosso!
"Scusami scusami scusami."
Sussurro.
"Ma tranquilla!"
Dice ridendo.
Almeno è un ragazzo educato e non scorbutico...
"Sei senza ombrello vero? Sei inzuppata fradicia."
Domanda alquanto stupida, ma la lasciamo passare dato che è fin troppo gentile.
"Eh già."
Mi guarda intensamente squadrandomi, poi si decide a spiaccicare parola.
"Credo che la pioggia non terminerà per ora... andiamo al bar? Ti offro una cioccolata calda, dai."
Dove vuole arrivare? Non lo conosci nemmeno!
"Okay."
Ammicco sorridente e impulsiva come non mai.
Sei impazzita? E se fosse un ladro? Un pazzo appena uscito dal manicomio? Peggio ancora, un assassino? Un rapitore?
Ah caro cervello, ho imparato a spegnerti tempo fa.
Sai, devo dimenticare Alex, e questo è il primo passo da fare.Entriamo nel primo bar che troviamo e ci accomodiamo.
"Sei ancora più bagnata di quanto sembrasse! Sembri quasi un pulcino."
Ridiamo contemporaneamente e poi ordiniamo.
"Come ti chiami?"
Chiedo interessata mentre prendo un cucchiaino della mia cioccolata fumante.
"Ahia."
Dico senza dare troppo nell'occhio per essermi scottata.
"Matthew, ma chiamami Matt. Tu?"
Mi chiede guardandomi intensamente.
"Hazel."
"Chi poteva avere questo bel nome, se non una bella ragazza come te?"
È così galante, gentile!
Pregi che non ho mai trovato in Alex praticamente.
"Ti ringrazio."
Dico arrossendo.
"Però ti chiamerò pulcino, non Hazel."
All'inizio lo guardo accigliata, poi capisco che è un riferimento alla frase di prima.
"Come preferisci."
Era da tanto che non sorridevo così con un ragazzo.Guardo la finestra, e sembra che fuori la pioggia stia finendo.
Oddio, Ash!
Come ho potuto dimenticare?
Non mi sono più fatta viva, potrebbe pensare che io sia morta sotto la pioggia. O anche peggio, che io sia con Alex!
Prendo velocemente il telefono e digito:
"Ehi Ash, Alex non si è presentato all'appuntamento. Di conseguenza ho incontrato un ragazzo che mi ha invitata ad entrare nel bar e ora siamo qui. Poi ti spiego, giuro. Baci baci."
E rimetto il telefono al suo posto.
"Allora... che mi racconti di te?"
Chiedo.
"Cosa vorresti sapere? Se dobbiamo partire dal principio, ti dirò... stavo camminando col mio ombrello sotto la pioggia, fin quando una bellissima ragazza non mi è finita addosso. Ora siamo in un bar e vederla sorridere è bellissimo. Scusami se ti racconto solo di questo, ma sono fermo qui. Tu che mi racconti di te?"
Potrei persino sciogliermi per quanto è dolce.
"Ho 16 anni e frequento la S.D.A. SCHOOL, una scuola d'arte; la mia passione ovviamente è disegnare. Ah, e comunque anch'io poco fa ho sbattuto su un ragazzo, credi di conoscerlo?"
Ridiamo insieme, ed è come se ci conoscessimo da tempo.
Amici da una vita insomma, solo che dovevamo ancora incontrarci.
"Mh, non credo proprio. Però potresti conoscere me... mi spiace solo che non andiamo nella stessa scuola."
"Credi che potremmo vederci ancora?"
Mi chiede con faccia da cucciolo.
"Perché no!"
Quando arriva il conto, non faccio nemmeno in tempo a prendere i soldi nella cover che Matt ha già pagato.
Usciamo dal bar ed improvvisamente non so più cosa fare o come muovermi, forse perché il senno sta tornando.
"Non vorrei che il tutto ti sembri affrettato, ecco..."
Dice impacciato.
"Facciamo così, ora segno il mio numero sul tuo telefono e se vuoi mi mandi un messaggio. Se non vorrai..."
Non continua la frase.
Gli lascio il mio telefono e lui segna il numero.
Quando ormai ci siamo salutati e siamo distanti l'uno dall'altro, lo sento urlare e mi giro di colpo.
"Fallo!"
"Cosa?"
Chiedo.
"Chiamami!"
"Lo farò."
Rispondo contenta, e soprattutto sicura. Sicura del fatto che lo farò.
È solo un estraneo, ma presto non lo sarà più.
Potremmo conoscerci, sì.
Potrei dimenticare Alex, ah... lo sto ancora pensando.
Spazio autrice:
Adoro i capitoli esplosivi, aaah!
Nuovo personaggio, che ne pensate di lui? Che intenzioni avrà con Hazel? Lei lo richiamerà? Alex lo scoprirà? Che succederà? E soprattutto, perché c'è sempre Alex di mezzo? Bella domanda, ahahah.
Di certo non lo saprete qui, non ora!
Kiss kiss ai miei kiwi lettori!💕
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"Il Bacio."
ChickLitDAL CAPITOLO 43: "Lui ti ama. Tu lo ami. Siete però troppo orgogliosi e preferite sbattere di testa al muro mille volte piuttosto che dirvelo. E non chiedermi come ho fatto a capirlo. Guardavo i vostri occhi: avevano voglia di non smettere di guarda...