𝗣𝗥𝗢𝗟𝗢𝗚𝗢

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"Sei sicura?" Il ragazzo di fronte a me chiese ancora una volta e annuì semplicemente, continuando a impilare vestiti nella valigia.

"sai che poi non potrai più tornare indietro, vero?" mi girai, e vidi i suoi occhi nocciola diventare man mano, sempre più lucidi.

Stava immobile a meno di un metro di distanza dalla porta della mia camera, pugni serrati lungo i fianchi e volto teso dal nervosismo.

Come sempre stava cercando di farmi cambiare idea, ma io, determinata e testarda com'ero, non avevo dubbi sulla decisione che avevo ormai da tempo preso.

"Lo so," mormorai a denti stretti, voltandomi per evitare di rincontrare i suoi occhi.

Gli volevo molto bene, ma ero sicura che non si potesse definire amore quello che provavo per il bruno affianco a me.
Ogni qual volta lo vedevo mi faceva sorridere e apprezzavo la sua compagnia in quasi qualsiasi momento.
Ma non era amore.
Altrimenti non avrei mai preso una decisione tanto drastica senza pensarci una seconda volta.

Mi faceva male vederlo in quello stato, ma non potevo rinunciare al sogno di una vita, il sogno per cui avevo risparmiato sin dalla prima media.
Già da allora sapevo cosa avrei dovuto fare, e sapevo che avrei dovuto rinunciare a molte cose, ma mi promisi che avrei fatto di tutto per realizzare il mio sogno.

Mi prese per il polso e mi fece girare verso di lui, in modo tale da guardarlo negli occhi nuovamente.

"allora perché lo fai? Ti piace vedermi soffrire?" la sua voce spezzata mi procurò una fitta al cuore, ma rimasi con il volto impassibile.
Non dovevo cedere, non potevo crollare in quel momento.

"Ti ho fatto del male per caso? Se sì, dimmelo e troverò il modo di rimediare," tirò su col naso, stava chiaramente per piangere, "ma ti prego non andartene, non lasciarmi," mi guardò intensamente negli occhi in attesa di una mia risposta.

Non capiva per quale motivo stavo facendo le valigie, tantomeno perché mi stavo comportando in modo freddo nei suoi confronti.

Come poteva pensare che fosse colpa sua? Come potevo farglielo pensare?
Non meritava di soffrire in questo modo, no di certo.
Ma non potevo dirgli il vero motivo della mia partenza, mi avrebbe sicuramente seguita, e non volevo che lasciasse tutto ciò che si era costruito in questa città.

Non poteva distruggere tutto ciò per cui aveva lottato, solo per colpa mia.

Vidi una lacrima percorrere la sua guancia destra, e subito dopo chiuse gli occhi, probabilmente per scacciare le altre.

"Mi dispiace Baek, ma ormai ho preso una decisione," cercai di mantenere un tono fermo, per non fargli capire che in realtà stavo soffrendo pure io.

Mi mancava già, e non riuscivo ad immaginarmi un futuro senza lui, senza il suo sorriso, ma dovevo, e non avevo scelta.

Mollò la presa sul mio braccio, e chiusi la valigia. In quel momento sperai di aver preso tutto ciò che mi serviva, non sarei potuta tornare indietro.

Presi la valigia e mi diressi verso le scale, per poi raggiungere l'ingresso. Mi bloccai non appena sentii una voce debole richiamarmi.

"Yoora,"fece un lungo respiro prima di continuare, "se mai decidessi di cambiare idea, io sarò qui."


"Addio Baekhyun."



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Salve!

Volevo informarvi che ho deciso di revisionare questa storia perché vi sono sempre più lettori (cosa che non mi aspettavo) ed ho notato rileggendolo, che ci sono molte parti descritte poveramente o proprio caotiche.

Beh, che dire, quando l'avevo scritta suonava fantastica nella mia mente.

Comunque, la revisione avverrà abbastanza lentamente poiché preferisco comunque dare precedenza alle altre storie che ho pubblicato e non sono terminate (se vi va le trovate sul mio profilo UwU).

Detto ciò, buon continuo!😋

𝐘𝐎𝐔𝐍𝐆 𝐅𝐎𝐑𝐄𝐕𝐄𝐑 - 𝐊. 𝐓𝐡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora