13.

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«dove mi stai portando?» chiedo lasciandomi trascinare dal ragazzo che a passo svelto sta cercando di raggiungere un posto a me sconosciuto.

«manca poco e vedrai» anche se non lo posso vedere, dal suo tono di voce deduco che sta sorridendo.

Qualche minuto dopo si ferma all'entrata di quello che sembrerebbe un parco, si volta verso di me come per chiedere il permesso per avanzare e riprende a camminare.

Ci fermiamo davanti ad un fiume piazzato tra la natura e gli alberi, e si lascia cadere per terra. Posa la sua mano sinistra sull'erba come per indicarmi di seguirlo e sedermi affianco a lui. E così faccio.

Deduco che conosca bene la città, poiché non è la prima volta che mi porta in un posto a me sconosciuto.

Gli alberi, ancora verdi per quanto sia inverno, sono leggero piegati dalla forza del vento, e perdono foglie a non finire.

«quando sono arrabbiato vengo qui» interrompe il silenzio riflessivo che si era creato «mi rilassa incredibilmente» sorride dolcemente sempre con lo sguardo rivolto al cielo azzurro sopra le nostre teste.

Inspiro profondamente e grazie al paesaggio e al ragazzo che mi ritrovo di fianco mi sento già più tranquilla.

«Jungkook non sa cosa si è perso» dice poi spostando lo sguardo su di me.

Non appena realizzo ciò che ha detto arrossisco e sorrido imbarazzata.

Vedendo che non rispondo prosegue lui «sei tenera quando arrossisci» si mette a ridere, e la sua risata mi contagia.

Il Taehyung che c'è in questo momento è lo stesso che avevo conosciuto all'inizio. Un ragazzo solare e dolce, disposto ad aiutare chiunque. Mi era mancato vederlo in questo modo già da prima di aver realizzato i miei sentimenti per lui.

Mi dispiaceva un sacco per Jungkook ma avere un ragazzo come Taehyung al mio fianco mi faceva dimenticare tutti i momenti peggiori che avevo passato fino ad ora.

«mi sei mancato» dico senza esitazione, volendogli dire ciò che pensavo veramente.
«mi ha fatto male dovermi allontanare» dice con un velo di tristezza nella voce «ma essere qui con te in questo momento mi rende così felice» sorride ancora avvicinandosi lentamente.

Il suo sguardo cade sulle mie labbra e poi torna a guardarmi negli occhi.
Neanche il tempo di realizzare che si stava avvicinando, che mi ritrovo con le labbra incollate alle sue.
Chiudo gli occhi per assaporare quelle che già tempo prima avevo conosciuto e non appena si stacca mi posa una mano sulla guancia destra guardandomi negli occhi.

«e mi renderebbe ancora più felice passare tutti gli altri giorni con te» sorride senza mai smettere di guardarmi negli occhi.

Alla sua affermazione non posso far a meno di ricambiare il sorriso.

«so che è presto per te» toglie la mano dalla mia guancia cercando di riprendere la posizione di prima che avvenisse il bacio «hai appena lasciato il tuo ragazzo» dice amareggiato dal fatto che non sia lui «ma posso aiutarti io a dimenticarlo» torna sorridente «desidero essere il tuo ragazzo dal primo momento in cui ti ho vista» fa una pausa «per terra nel corridoio maschile» soffoca una risata e poi torna serio.

«perciò vorresti essere la mia ragazza?»

𝐘𝐎𝐔𝐍𝐆 𝐅𝐎𝐑𝐄𝐕𝐄𝐑 - 𝐊. 𝐓𝐡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora