𝐘𝐎𝐔𝐍𝐆 𝐅𝐎𝐑𝐄𝐕𝐄𝐑 - 𝐊. 𝐓𝐡

23.

«Taehyung!» lo rincorro fino a raggiungere la porta che porta all'ultimo piano all'aperto.

Mi sbrigo a chiuderla dietro di me, per evitare di attirare l'attenzione lasciandola aperta, e mi vado a sedere sul cemento affianco al ragazzo bruno che si sta sdraiando.

«ti stai comportando in modo strano ultimamente» dico copiandolo, chiudendo gli occhi non appena il mio viso si ritrova completamente illuminato dal sole.

«non è vero» bofonchia subito in risposta, muovendosi leggermente senza distogliere lo sguardo dal cielo.

«sei più serio e sparisci spesso dalla circolazione» gli faccio notare, cercando di farlo parlare per fargli dire ciò che volevo sentire.

«ho bisogno di più tempo per studiare» chiude gli occhi e sospira stancamente «ultimamente i professori ci hanno riempito di pagine da leggere e mi hanno impegnato» scrolla le spalle e si volta verso di me.

Mi giro a mia volta e incontro i suoi occhi castani brillanti. Sospiro portando la mia mano destra sulla sua guancia e accarezzandola dolcemente, facendogli chiudere nuovamente gli occhi.

«Taehyung» richiamo la sua attenzione e cerco il suo sguardo «non devi mentirmi» passo la mano anche tra i suoi capelli mentre lo sguardo rimane fisso nei suoi occhi «se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo» gli sorrido per confortarlo.

Con la sua mano sinistra afferra il mio polso e lo posa lentamente sulla sua guancia, aprendo gli occhi lucidi. Nel suo sguardo noto un velo di tristezza seguito da una lacrima che percorre il suo viso.

Mi preoccupo ancora di più ma non voglio fargli troppe domande in questo momento, così mi limito ad abbracciarlo, tenendolo stretto tra le mie braccia.

————

Tornando nella mia stanza rifletto a tutto ciò che è successo in così poco tempo.
Scoprire che Baekhyun si è comportato in modo falso per tutto questo tempo e che Taehyung è a conoscenza di questo fatto ma non mi ha mai detto niente, è assurdo.

Entro nella stanza e trovo le mie tre amiche intente a parlare o spettegolare (dipende dai punti di vista), mangiando schifezze varie.

«Oh Yoora!» esclama Haneul non appena varco la soglia della stanza «dove eri finita? Ti abbiamo cercata dappertutto» sospira sollevata, sorridendomi e sgranocchiando altre patatine.

«ero con Taehyung» rispondo dopo un po', non volendogli raccontare esattamente tutto ciò che era successo «potevate chiamarmi, avevo il cellulare con me» scrollo le spalle andandomi a sedere affianco ad Iseul.

«è quello che abbiamo fatto» dice la rossa al mio fianco «ma non rispondevi».

Corrugando la fronte porto la mia mano destra nella tasca posteriore dei jeans per recuperare il cellulare.

Il display si illumina rivelando 8 chiamate perse rispettivamente da ognuna di loro.

Alzo lo sguardo e ridacchio, guardando le ragazze «Oh-scusate» rubo un biscotto dal pacchetto e ripongo il telefono sul comodino dietro di me.

Mentre le altre parlano io ascolto e intervengo qualche volta, esprimendo brevemente la mia opinione.

Ad un certo punto, Iseul mi guarda e capendo che c'è qualcosa che mi turba, mi rivolge uno sguardo confuso prima di assicurarsi che le altre siano troppo occupate a parlare per accorgersi del suo sussurro «cosa è successo?» mi chiede alzando un sopracciglio.

Sospiro esausta e le faccio segno di aspettare, glielo avrei detto in un momento più adatto.