5- Justin

3.2K 121 15
                                    

'Ragiona con la testa, non con il cazzo!'
Mi urla il mio subconscio, nel disperato tentativo di interrompere quella sorta di trance in cui sono rimasto intrappolato.

'Niente da fare, sei proprio un coglione!'
Prosegue la stessa strana vocina, per poi lasciare la via libera ad un silenzio interrotto solo dai miei respiri regolari e qualche nota di una canzone che mi sembra stia arrivando da un mondo lontano anni luce.

La cosa strana è che la musica mi circonda. Dovrebbe risultarmi assordante, insopportabile...eppure io non riesco a sentirla chiaramente. Mi arriva ovattata, come un miscuglio di suoni di sottofondo. Come una colonna sonora che accompagna i momenti in cui sono libero di lasciar vagare lo sguardo su quella pelle candida che, scommetto, nella mia testa, è morbida come il velluto.

Mi sento davvero un coglione per il modo in cui me ne resto a guardarla, appoggiato allo stipite della porta di vetro che dà sul terrazzo del pub, mentre lei si rilassa con le sue amiche, essendo totalmente incurante di quella sagoma, nascosta nel buio, che osserva attentamente ogni suo piccolo movimento.

La sto osservando come se fosse un oggetto prezioso. Ma lei non è un oggetto, è un essere talmente bello da sembrare etereo.

Si è già scollata tre cocktail e chissà quanti altri prima del mio arrivo, e sta sprizzando allegria da tutti i pori. Di tanto in tanto regala qualche risata al vento che mi ricorda piccoli campanellini, il cui dolce suono si disperde ancor prima di aver avuto la fortuna di imprimerlo nella mente. Delicato, melodioso, accattivante.

Non mi sento più soltanto un povero coglione. La consapevolezza che sto per coinvolgere un'innocente nei miei giochi sporchi mi fa avanzare di livello nella scala del degrado. Ora mi sento semplicemente un viscido verme, degno di essere schiacciato, senza alcun rimorso, sotto i suoi tacchi vertiginosi.

'Schiacciami Jennifer! Ti prego, schiacciami prima che io ti faccia del male.'

Eppure, sono altrettanto consapevole che ormai non mi resta più nessun'altra scelta. Questo gioco fatale sta andando avanti da fin troppo tempo, e io sono stanco di fingere. Sono arrivato al capolinea. Perciò, sono pronto a tutto pur di poter, finalmente, ritornare alla mia vecchia vita.

Troppe persone confidano in me. Troppe persone stanno aspettando che le loro notti insonni vengano ripagate con una sconfitta colossale dei cosiddetti "cattivi".

Non ho scelta. Per non rischiare di mandare all'aria tutti i progressi fatti in quest'ultimo anno, devo usare quella ragazzina che gioca a fare la donna, fasciata nel suo vestito stretto che, benché non sia affatto striminzito, non nasconde nessuna delle curve sinuose di quel corpo scolpito alla perfezione.

Ora capisco com'è possibile che uno come Clayton possa essere stato talmente imprudente da lasciare che quella ragazzina diventasse il suo punto debole.

Lo compatisco e, allo stesso tempo, lo invidio.

Per sua sfortuna però, userò questa sua dolce debolezza per toglierlo dai giochi. Se voglio riprendere in mano il controllo della mia vita al più presto, devo eliminare ogni sorta di ostacolo. E, francamente, Clayton è l'unico ostacolo che mi impedisce di raggiungere il mio traguardo.
Ma ora che ho scoperto qual è il suo tallone di Achille, comincio già a sentire il sapore della vittoria. Nella mia mente, mi dico, esso deve essere lo stesso dei baci di quella piccola donna ammaliante.

E farò in modo di scoprire questa sera se la mia supposizione sia giusta.

'Non succederà se resti impallato qui, a fissarla come un'emerita testa di cazzo quale sei.' Mi dico ancora tra me e me, intimandomi a strappare Jennifer da quelli che saranno i suoi ultimi momenti di tranquillità.
Ma mentre sto facendo appello a tutte le mie forze per riuscire a convincere me stesso a interrompere quei suoi attimi di evidente spensieratezza, lo sguardo arguto della sua amica con la lingua lunga, la stessa che mi ha "innocentemente" indicato la loro destinazione, si posa su di me.
E' l'unica che non ha ancora assaggiato nemmeno una goccia di alcol, pertanto, quando scorgo l'occhiolino sfacciato che mi lancia dopo un'attenta analisi di tutto il mio corpo, mi azzardo a pensare di aver appena trovato un'alleata.

Phoenix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora