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"Ti dispiacerebbe? Non riesco ad arrivarci." Asserisco in tono divertito, quando gli occhi di Justin si riducono a due fessure. Dandogli le spalle, raccolgo i capelli in un pugno e aspetto che gli mi abbassi la zip del vestito. Per qualche secondo, le sue mani si fermano sulle mie spalle, come se fosse ancora indeciso sul da farsi, dopodiché, con delicatezza, segue i miei ordini, lasciando sulla mia pelle una scia di brividi provocati da una carezza puramente casuale ma estremamente blanda.

"Ora girati." Proseguo, incrociando le braccia al petto, in modo da impedire che il vestito mi scivoli sul corpo e finisca ai miei piedi.
"Se hai intenzione di tuffarti, allora ti vedrò comunque nel tuo completino di pizzo." Afferma, continuando a guardarmi attentamente.
"Cosa ne sai che il completino sia interamente di pizzo?" Ribatto stupidamente, guardandolo indignata, senza badare al fatto che molto probabilmente la sua sia soltanto una supposizione. A meno che non abbia passato a rassegna il mio corpo con i raggi X, cosa alquanto impossibile, sta soltanto cercando di mettermi in imbarazzo. E, per mia sfortuna, egli sta riuscendo nel suo intento.

"Il tuo reggiseno è ricamato in pizzo. Suppongo che tu ci abbia abbinato le mutande, da piccola maniaca quale sei." Ribatte, scoppiando a ridere quando il mio imbarazzo viene sostituito da un'altra ondata di indignazione.
"Mi piace avere l'intimo abbinato, okay? Non è da maniache del controllo." Ribatto semplicemente, chiedendomi perché il suo viso stia diventando improvvisamente ostile.
"A che scopo? Credo che Clayton te lo sfili ancor prima di notare i tuoi sforzi." Preferisce, serrando la mascella.
"Al contrario. Si prende sempre il tempo di apprezzare ogni singolo dettaglio." Affermo in tono volutamente malizioso, gustandomi mentalmente una sua visione sempre più rabbiosa. Ma a dire la verità, dentro di me, non posso che domandarmi perché egli ne sia talmente turbato. Sembra che il suo odio nei confronti di Clayton stia crescendo con ogni istante che passa. Anche soltanto pronunciando questo nome, il suo umore diventa immediatamente nero.
O questo, o c'è qualcosa dietro che io non riesco ad afferrare.

"Ora girati." Tento ancora, spingendolo delicatamente per il petto. Rilasciando un sospiro esasperato, Justin fa come gli viene detto e mi volta le spalle in attesa che io finisca di togliermi il vestito, per poi tuffarmi in piscina, rilasciando un gridolino quando entro in contatto con l'acqua fredda.
Riemergendo lentamente, noto come egli abbia preso a camminare a passo spedito verso l'entrata secondaria. E nell'istante successivo lo vedo addentrarsi in casa senza proferire una parola.

Con la schiena appoggiata alla parete della piscina e i gomiti ben piantati sul bordo, me ne resto a contemplare il riflesso della luna sull'acqua limpida, chiedendomi se le conseguenze che pagherò, dopo questa notte, mi lasceranno qualche segno. Sono ancora convinta che Justin stia per commettere un passo falso che metterà fine a questa improbabile e fragile amicizia.

Ma chi vogliamo prendere in giro? Non saremo mai buoni amici.
Lui odia il mio ragazzo, il mio ragazzo, a sua volta, ricambia ampiamente questo brutto sentimento...e io, per farla breve, ho baciato il nemico del mio ragazzo. Direi che questa non sia la miglior ricetta per un'amicizia di lunga durata. Nemmeno per una passeggera. Semplicemente non è la ricetta per un'amicizia, solo per un bel casino a cui io ho deciso di prender parte per una ragione ancora sconosciuta. Forse mi sono semplicemente fumata il cervello.

Ad ogni modo, impegnata come sono a contare i miei neuroni ancora funzionanti, non me ne accorgo dell'avanti-indietro che sta facendo Justin, finché, lanciando uno sguardo al tavolo collocato più in là della piscina, vedo una bottiglia di vino e un sacco di bontà che, quello stronzo, ormai dovrebbe sapere che non ho intenzione di mangiare neanche sotto minaccia. Forse oltre ad odiare Clayton, prova un certo astio anche nei miei confronti. Altrimenti non riesco davvero a capire perché sta cercando di farmi patire le pene dell'inferno.

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