Il telefono continua a vibrare nella tasca dei miei skinny jeans, impedendomi di concentrarmi totalmente sulla spiegazione di Patrick sull'importanza dei Centri di costo nelle grandi imprese.
Pur non potendo controllare, so per certo che il colpevole per la mia disattenzione sia Justin, che continua a riempirmi di messaggi, facendomi pentire per essere stata talmente stupida da dargli il mio numero di telefono.
In mia difesa però, in questi giorni ha avuto un comportamento talmente rispettoso e carino nei miei confronti che non sono riuscita a trovare alcun motivo per cui io non debba essere altrettanto amichevole nei suoi confronti.Ma questo non toglie il fatto che io non abbia nemmeno un pizzico di fiducia nei suoi confronti. Ci ho riflettuto a fondo, e ho deciso di non poter giocare a fare la ragazzina ingenua quando, in realtà, so esattamente che tipo di persona io mi stia trovando davanti. Ne ho visti tanti come lui...e non perché abbia grande esperienza col genere maschile. Giuro che l'unico maschio che è riuscito a svegliare la femme fatale che c'è in me (e che solitamente se ne sta in un angolino remoto della mia testa, lasciando che io faccia la figura della impacciata) è Clayton, e persino quando ancora non c'era niente tra di noi passavo le giornate a sperare di incrociare casualmente il suo sguardo nei corridoi gremiti di studenti della Columbia University.
Ma con amiche come Ally, Jocelyn e Alexandra ho avuto modo di appurare che nel 90% dei casi quando un maschio, ad un primo impatto, ti dà la triste impressione di essere, per usare un francesismo, un coglione...è molto probabile che tu abbia ragione. E allora ti conviene smetterla di cercare di trasformarlo in un angioletto, perché finirai per piangere come una disperata e riempirti di Nutella finché il fegato ti urlerà di smetterla.
Ed anche se si suppone che Justin voglia essermi soltanto un fidatissimo amico, sta di fatto che il mio buon senso mi avverte di dover fare attenzione ad ogni sua più piccola mossa. Perciò si, mi aspetto che da un momento all'altro faccia un passo falso...e allora io sarò più che pronta a rimuoverlo dalla mia testa, e invece di finire nel giro di qualche giorno la scorta di Nutella di mia madre, continuerò a mangiare la mia dannata verdura insapore.
Beccati questo, Justin!
"Quanto tempo fa ti ho persa, esattamente?" Mi chiede Patrick, notando probabilmente il mio sguardo perso nel vuoto.
"Uhm, scusami, questo argomento mi dà alla testa." Rispondo imbarazzata, sorridendo a 'mo di scuse. Egli, come risposta, scoppia a ridere e si appoggia pigramente allo schienale della sua sedia imbottita, situata dietro alla sua imponente scrivania in legno di mogano.
"Ti capisco. È la cosa più noiosa del mondo." Afferma sinceramente, massaggiandosi le tempie. "Facciamo una pausa. Riprenderemo domani...dopodomani, tra una settimana, o forse mai."Lasciandomi andare in una risata fragorosa, lo seguo fuori dal suo ufficio, notando distrattamente come il più lieve brusio o chiacchiericcio si riduce ad un silenzio tombale non appena la sua presenza viene notata. La gente che lavora per lui lo rispetta molto ma, allo stesso tempo, nutre anche una buona dose di timore nei suoi confronti per via della sua aria apparentemente molto fredda ed ostile.
Io stessa, quando Clayton mi ha presentato Patrick per la prima volta, ho sentito il bisogno di correre e nascondermi in un angolino finché quell'uomo coi suoi occhi cerulei totalmente inespressivi se ne sarebbe andato. Stentavo a credere che Clayton, col suo sorriso raggiante e il carattere espansivo, potesse essere sangue del suo sangue. Fisicamente, mi è subito parso ovvio che fossero semplicemente due gocce d'acqua...ma caratterialmente, oh Dio, ero convinta non potessero essere più diversi.
Ma quando Patrick ha finalmente capito di non trovarsi davanti la solita conquista passeggera che suo figlio avrebbe mollato dopo un paio di settimane, ha lasciato cadere ogni maschera e ha preso a mostrarsi per come lo vedo ad oggi: una delle persone migliori che abbia mai incontrato in tutta la mia breve vita.
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Phoenix
Fanfiction"So di aver sbagliato tutto, Jen. Ho lasciato che combattessi da sola le tue battaglie e, più delle volte, io stesso ho aggiunto un sacco di peso sulle tue spalle esili. Ogni volta, mi sono limitato a guardarti rinascere dalle tue stesse ceneri. Ti...