La notte era passata velocemente e il nero del cielo stava lasciando posto ad uno splendido azzurro. L'alba stava sorgendo lentamente, pigra come quella foglia che placida si staccava dal Platano Picchiatore, per volare leggera sul pelo del Lago Nero e creare sotto di sé tanti piccoli cerchi concentrici. L'inverno era decisamente alle porte.
Una soffusa fascia dorata si insinuò abile tra le finestre chiuse e superò senza difficoltà le sottili tende bianche dell'infermeria. Volò sinuosa lungo tutto la stanza, fino ad arrivare a colpire delicata i visi di due giovani, abbracciati in uno dei tanti letti.
Il ragazzo dormiva solo apparentemente, i fini capelli biondi che ricadevano sul viso. Le lunghe ciglia arrivavano a sfiorargli gli zigomi alti, ma la mano, che lenta si muoveva ad accarezzare un braccio della ragazza che teneva stretta a sé, rivelava che in realtà fosse già sveglio e vigile.
Lei era rannicchiata al suo fianco: i lunghi capelli d'ebano si sparpagliavano a ventaglio in parte sulla spalla di lui, in parte sul cuscino. Il viso piccolo era adagiato su quel petto asciutto che, caldo e accogliente, la ospitava protettivo.
Le loro mani si stringeva intrecciate, vicine al viso di lei e al cuore di lui.
Alexis Potter e Draco Malfoy non erano mai stati così vicini come in quella fredda mattinata di Novembre.
Tum.
Tum-tum.
Tum.
Tum-tum.
Cos'era quel rumore, proprio ora? Stava dormendo così bene, non le andava di svegliarsi.
Alexis si sistemò meglio sotto le coperte, stringendo con noncuranza la mano di Draco.
Tum.
Tum-tum.
Tum.
Tum-tum.
Di nuovo quel rumore, sordo, regolare.
Chissà cos'era.
Avrebbe voluto aprire gli occhi per controllare, ma era troppo stanca, così si accoccolò meglio contro il petto del ragazzo. Quel piacevole tepore era così rassicurante che le sembrava di essere protetta da tutti i pericoli del mondo.
Eppure, c'era qualcosa che la turbava impercettibilmente, e la sua inquietudine si manifestò con disappunto sulla ruga che si andò formando tra le fine sopracciglia. Mugugnò qualcosa di incomprensibile, mentre cercava di afferrare i brandelli di quel sogno che le sfuggivano come sabbia tra le dita.
E se fosse stato davvero tutto un sogno?
Se tutto ciò che credeva di aver vissuto la notte precedente fosse stato solo frutto della sua immaginazione?
Non sarebbe stata di certo la prima volta che si risvegliava, trovandosi ad abbracciare il cuscino quando credeva di essere stretta tra le sue braccia.
Tra le braccia di Draco Malfoy.
Tum.
Tum-tum.
Tum.
Tum-tum.
Ancora quel rumore, costante, basso... piacevole però.
Sembrava un cuore che batteva.
Si accoccolò ancora di più contro quello che sperava essere davvero il suo petto, stringendo gli occhi.
Forse, quei continui battiti che udiva erano semplicemente colpa di qualcuno che, insistente, bussava alla porta della sua camera.
No, non voleva crederci.
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𝐔𝐧 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐈𝐧 𝐏𝐢𝐮̀
Fanfiction[𝐔𝐩𝐝𝐚𝐭𝐞 𝟐𝟑.𝟎𝟖.𝟐𝟏 - 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐢𝐧 𝐟𝐚𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞] E se Harry Potter avesse avuto una sorella minore? E se Sirius Black non fosse stato catturato e portato ad Azkaban? Cosa sarebbe successo alla storia più amata di tu...