Un altro mese era passato ormai e anche Ottobre era arrivato alla sua fine, pronto a lasciare il posto al freddo inverno che avrebbe abbracciato malevolo le mura di Hogwarts, senza però riuscire a penetrarle.
I giorni, nella scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo, erano passati in modo sereno, ma anche abbastanza strano, soprattutto per Alexandra Black.
Subito dopo il giorno dell'incidente con le oche, era venuta a sapere che le cinque ragazze – tranne ovviamente Pansy Parkinson – erano state trovate accasciate in varie parti del castello e la loro memoria era stata totalmente cancellata. Fortunatamente l'incantesimo non era partito da mani adulte, quindi per Silente e per gli altri insegnanti ristabilire l'ordine era stato facile e le quattro oche avevano riacquistato i loro ricordi. Tuttavia, non si erano azzardate ad avvicinarsi neanche più di un passo alla piccola Black. L'unica che, ancora, le lanciava occhiate di gelido odio, era Pansy, ma, per il momento, si era limitata solo a quello.
I rapporti con suo fratello andavano a gonfie vele e, almeno una volta alla settimana, si incontravano sotto la grande quercia in riva al Lago Nero, dove staccavano la spina e si limitavano a rilassarsi, felici di poter stare insieme – anche se, purtroppo, le motivazioni erano ben diverse.
Harry, da quel lontano giorno in corridoio, non aveva più cercato di baciarla o di avere altri strani approcci con lei; però, a volte, il modo in cui la guardava la metteva un po' a disagio. Ma andava avanti, cercando di ignorare quelle occhiate profonde e sviando sempre il discorso, prima ancora che avesse la possibilità di nascere, e, fino ad allora, tutto era sembrato procedere per il meglio.
Con Draco, invece, era tutta un'altra storia. La loro relazione –se poi, davvero così poteva essere definita- non era ufficiale, nè agli altri, nè tanto meno a loro stessi. Continuavano a comportarsi come sempre: un battibecco di qua, una tortura maliziosa di là, un bacetto a fior di labbra strappato nei corridoi, una carezza di sfuggita ad una guancia o ai capelli, e tanti complici scambi di sguardi.
Alexis non riusciva a capire se stavano insieme o meno, perché Malfoy Junior non ne faceva mai parola. E lei non aveva quasi il coraggio di chiederglielo, per non rischiare di rovinare quel rapporto che, tutto sommato, le piaceva.
Come ormai, innegabilmente, le piaceva lui.
E tanto anche.
Le piacevano i suoi capelli fini e platinati, così morbidi al tatto.
Le piaceva la sua pelle bianca e vellutata, sempre perennemente gelida.
Le piacevano i tratti del suo viso, eleganti ed affilati.
Le piacevano i suoi occhi, argento ghiacciato della consistenza di specchi.
Le piaceva la sua bocca, così gentile quando incontrava le sue labbra, morbida ed esperta.
Le piaceva la sua voce, carica di gelida malizia, eppure così deliziosamente bella, che le accarezzava l'udito in modo sublime.
E le piaceva il suo profumo: quel fresco odore di pioggia appena versata, a volte mischiato all'odore della cannella e del cocco delle sue sigarette, che la faceva andare in paradiso.
Sì, era innegabile ormai che a lei, di Draco Lucius Malfoy, quel piccolo demonio senza scrupoli, piaceva ogni cosa. E non poteva (e non voleva) evitarselo.
*
Era esattamente il 31 Ottobre, quando accadde il Disastro. Il primo di molti altri.
La scuola era tutta occupata nei preparativi per la festa di Halloween che si sarebbe svolta quella sera, in Sala Grande.
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𝐔𝐧 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐈𝐧 𝐏𝐢𝐮̀
Fiksi Penggemar[𝐔𝐩𝐝𝐚𝐭𝐞 𝟐𝟑.𝟎𝟖.𝟐𝟏 - 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐢𝐧 𝐟𝐚𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞] E se Harry Potter avesse avuto una sorella minore? E se Sirius Black non fosse stato catturato e portato ad Azkaban? Cosa sarebbe successo alla storia più amata di tu...