Capitolo XXXIV - Gli Errori di Ognuno di Noi

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Alexis Lily Potter si sentiva davvero uno schifo.

Il che, ultimamente, non era una novità per nessuno, figurarsi per lei stessa.

Il tempo passava in fretta e contemporaneamente le giornate sembravano non trascorrere mai abbastanza velocemente.

L'agonia che aumentava.

Il dolore che esplodeva.

L'indifferenza che indossava.

Natale era arrivato senza che lei nemmeno se ne fosse resa davvero conto. Era stata Diamond a farglielo notare, quella stessa mattina, quando l'aveva svegliata con un sorrisone enorme e le aveva fatto gli auguri, prima di porgerle un enorme pacchetto regalo.

Subito, la cosa l'aveva fatta sentire terribilmente in imbarazzo, perché lei non aveva comprato regali per nessuno – non si era nemmeno accorta che il venticinque dicembre era già arrivato, come avrebbe potuto?

Diamond non se l'era presa troppo e si era limitata a darle della sbadata, ma non aveva aggiunto altro, se non un insistente richiesta di aprire il pacco che le aveva regalato. Alexis aveva sorriso a disagio e poi aveva scartato la scatola verde brillante: all'interno c'erano un paio di stupende scarpe nere, con un tacco improponibilmente alto.

«Se vuoi farmi un regalo,» le aveva detto, dopo essersi lasciata abbracciare, «Indossale questa sera alla festa!».

Alexis aveva corrugato la fronte, chinando il capo su di un lato. «Festa...?» si informò, sollevando un sopracciglio.

Diamond sbuffò e scosse il capo, dandole una pacca sulla spalla. «Ma dove hai la testa in questi giorni, Alexandra Black?» le domandò retoricamente. Alexis si ritrovò a pensare che avrebbe voluto saperlo anche lei. «La festa di Natale! Silente l'ha annunciato ieri sera a cena! Ricordi?».

Veramente no, non se lo ricordava affatto, ma si limitò ad annuire pensierosa, posando la scatola delle scarpe sul letto.

Era passata una settimana da quando aveva litigato con Harry e dall'ultima volta in cui aveva avuto una conversazione quasi civile con Draco. Aveva lasciato la sua camera da qualche giorno ormai, ma lui, stranamente, non le aveva detto nulla.

Ormai, quasi non si parlavano più.

"Adoro anche il profumo della tua paura." - le aveva sussurrato prima di quel bacio mai saziato, che ancora aleggiava sulle sue labbra, bruciante come ghiaccio sulla pelle.

Poi, non si erano più rivolti parola, semplicemente.

Probabilmente, si era ritrovata a pensare Alexis, Draco si era stancato persino di giocare con lei e aveva deciso di rompere, definitivamente, ogni rapporto.

Il pensiero le faceva sempre mancare il respiro e appesantire dolorosamente il petto.

Dopo tutto quello che aveva fatto, lo aveva perso lo stesso...

«...non ho forse ragione? » La voce contrariata di Diamond la fece tornare bruscamente alla realtà.

Alexis si voltò a scrutare l'amica, lo sguardo, ancora vacuo, che cercava di cancellare definitivamente brandelli di ricordi. «Che cosa?» chiese, sforzandosi di focalizzare la sua figura.

Diamond, stretta ancora nella maglia enorme che portava al posto del pigiama, la stava guardando con le mani poggiate sui fianchi. Aveva un'espressione decisamente infastidita sul viso, ma dal momento che non aveva sentito una sola parola di quello che le aveva detto, non avrebbe saputo decifrare se fosse per lei o per altro. «Ma mi stai ascoltando?» sbuffò, prima di avvicinarsi e picchiettarle le nocche sulla tempia sinistra. «Toc. Toc. C'è ancora qualcuno in casa?».

𝐔𝐧 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐈𝐧 𝐏𝐢𝐮̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora