Era passata una settimana da quel giorno: il ricordo di quel volo spericolato e di quella caduta spaventosa era ancora impresso nella sua memoria e, qualche volta, era tornato a tormentarla nel sonno, accompagnato da una visitina a quel luogo ameno dove la sua dea personale la faceva sempre sentire bene. Non aveva mai capito il significato di quei sogni, ma sinceramente non l'aveva neanche più cercato: riuscivano a tranquillizzarla e questo era tutto ciò che aveva bisogno di sapere.
La situazione con Draco non procedeva granchè bene: l'aveva lasciata in pace solo il giorno seguente all'incidente, poi aveva ricominciato a darle il tormento con le sue battutine e le sue richieste, obbligandola ad accompagnarlo agli allenamenti di Quidditch o a fargli compagnia in biblioteca quando doveva studiare.
Agli occhi di tutti, i due sembravano semplicemente felici: era difficile vederli separati e passavano gran parte del loro tempo (lezioni permettendo) insieme. Solo Blaise Zabini aveva avvertito qualcosa di strano e innaturale nei loro comportamenti, ma aveva deciso di farsi i boccini suoi, perché di discutere con Draco proprio non gli andava. Inoltre, aveva già tanto da pensare per decidere quale abito indossare al cenone di Natale.
Il venticinque dicembre era ormai prossimo e la McGranitt, all'inizio delle vacanze, era passata a prendere i nominativi di chi sarebbe rimasto ad Hogwarts quell'anno: nella lista c'erano anche Harry Potter, Ron Weasley, Hermione Granger, Draco Malfoy, Diamond Cherin, Blaise Zabini e Alexandra Black. Alla piccola Potter sarebbero piaciuto davvero andarsene per un po' da quella scuola, allontanarsi da quell'ambiente che diventava ogni giorno più opprimente, trovare un po' di tranquillità mettendo distanza tra lei e Draco ed Harry. Purtroppo, dopo l'ultima lettera, non aveva più avuto notizie di Sirius e, in ogni caso, non aveva un posto dove andare. Senza contare che, ovviamente, Draco le aveva proibito di andarsene e l'aveva costretta a restare lì con lui.
Sarebbe mai arrivato il momento in cui sarebbe riuscita ad avere una vita normale e tranquilla?
Ormai, cominciava a dubitarne seriamente.
*
La biblioteca, quel sabato pomeriggio, era quasi deserta, solo alcuni studenti dell'ultimo anno studiavano diligenti, occupando un tavolo nell'angolo più lontano dall'ingresso.
Era la prima giornata soleggiata dopo una settimana di intense nevicate, così la maggior parte del corpo studentesco era uscito a godersi l'illusione del calore. I raggi di quel sole bugiardo filtravano attraverso la grande finestra e andavano ad illuminare due teste chine su libri e pergamene: Draco Malfoy e Alexis Potter (per tutti Alexandra Black) sedevano ad uno dei tavoli, apparentemente assorti dal loro studio. Di tanto in tanto, Madama Pince, con uno spirito incredibilmente impiccione quel giorno, lanciava loro delle occhiate, studiando quei movimenti che sembravano di normale quotidianità, ma che al suo occhio di falco risultavano per quel che erano: incredibilmente forzati e meccanici.
Alexis sospirò per l'ennesima volta. socchiudendo gli occhi e abbandonando la piuma nel calamaio: era inutile continuare e cercare di capire perché mescolando sangue di drago e occhi di serpente si rischiasse un'esplosione catastrofica.
Si posò una mano sulla fronte e poi se la passò lentamente sugli occhi, stropicciandoli. Aprì un po' le dita per poter sbirciare Draco di sottecchi: era concentrato sul testo di Trasfigurazioni, il profilo basso illuminato dai raggi di sole che filtravano dalla finestra appannata e gli occhi socchiusi, velati appena dalle ciglia.
Sapeva che lo stava guardando, ma non accennò neanche il minimo cambio di espressione: il suo sguardo rimase concentrato sugli appunti che stava diligentemente trascrivendo su una pergamena nuova.
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𝐔𝐧 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐈𝐧 𝐏𝐢𝐮̀
Fanfic[𝐔𝐩𝐝𝐚𝐭𝐞 𝟐𝟑.𝟎𝟖.𝟐𝟏 - 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐢𝐧 𝐟𝐚𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞] E se Harry Potter avesse avuto una sorella minore? E se Sirius Black non fosse stato catturato e portato ad Azkaban? Cosa sarebbe successo alla storia più amata di tu...