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Federico
Dio, che situazione del cazzo.
Perché mi ero lasciato baciare da quella donnaccia da quattro soldi di Veronica? Ma dove avevo la testa? A causa della mia coglionaggine, adesso, avevo perso la persona più importante della mia vita. Si poteva essere più stupidi di così?
Sarei dovuto andare via non appena Veronica mi aveva raggiunto a bordo campo, invece da perfetto coglione che altro non ero, ero rimasto ad ascoltare quello che aveva da dire.

Neanche il tempo di accorgermene, che aveva già incollato le sue labbra rifatte alle mie.
E vaffanculo, Kim aveva visto tutto. Era scappata in lacrime e adesso, dopo aver quasi cacciato Veronica a calci, non sapevo dove si fosse cacciata. Dovevo cercarla e trovarla, spiegarle come erano andate realmente le cose e riprendermela, perché la amavo e senza di lei non ero più niente ormai.

Kim
Quando avevo visto Federico baciare quella donna, mi era caduto il mondo addosso. Mai in vita mia mi ero sentita così tanto umiliata. La cosa più tremenda era che aveva fatto tutto alla luce del sole, senza nemmeno preoccuparsi di chi avrebbe potuto vederlo. Lo odiavo così tanto che avrei voluto volentieri pestarlo a sangue, così da fargli provare almeno la metà del dolore che provavo io. In quel momento l'idea di poterlo riuscire a perdonare non mi passava neanche per l'anticamera del cervello.
Cazzo, ma perché lo aveva fatto? Diceva di amarmi e poi, baciava un'altra. Che essere disgustoso.

Dopo essere uscita dallo Stadio definitivamente, mandai un messaggio all'unica persona di cui avevo bisogno in quel momento dicendogli di raggiungermi nel retro dello Stadio.
Mi sedetti sul gradino del marciapiede e aspettai, fin quando non lo vidi arrivare.
"Ehi, che succede?" mi alzai da terra e gli buttai le braccia al collo, finendo in un disperato pianto isterico. "Cazzo Kim, perché stai piangendo?" mi prese il viso fra le sue mani e mi costrinse a guardarlo negli occhi, mentre cercavo di asciugarmi le lacrime. Dio, mi sentivo ridicola. Tutta per colpa di quello stronzo del cazzo di Federico. Perché non era rimasto a Firenze invece che venire a rompere le palle a Torino?
"H-Ho visto Federico baciare un'altra." confessai singhiozzando. Non ricordavo nemmeno l'ultima volta che avevo pianto in quel modo. Ultimamente, stava succedendo troppe volte.

"Oh Kim, mi dispiace così tanto." Mario mi abbracciò di nuovo e cercò di consolarmi, accarezzandomi i capelli e sussurrandomi parole dolci.
"Mi fidavo di lui, cazzo. Sono stata una sciocca."
"No, Kim, non lo sei stata. Eri solo innamorata." sì, e pensavo lo fosse anche lui. Quel disgraziato, lo odiavo così tanto per avermi ridotta in quello stato.
"M-Mario, mi riporteresti a casa?" gli chiesi titubante. Ovviamente tutti si sarebbero accorti della nostra assenza, ma poco mi importava in quel momento.
"Certo che si. Invento una scusa e prendo l'auto." mi lasciò il suo zaino e si allontanò, dicendomi che sarebbe tornato a momenti. A causa di tutte la lacrime che avevo versato mi era venuto un forte mal di testa, e l'unica cosa che volevo in quel momento era dormire fino a quando non ne avessi avuto abbastanza.

Mario aveva inventato la scusa che per problemi personali sarebbe tornato in auto, e adesso eccoci in auto mentre ci dirigevamo verso casa mia.
"Dovresti parlargli, comunque." disse all'improvviso il croato, distogliendomi dai miei pensieri. Cosa avevano appena sentito le mie orecchie? Mario stava difendendo quello che aveva fatto quel cammello di Federico? Erano diventati tutti pazzi, allora.
"Cazzo Mario, ha baciato un'altra proprio davanti ai miei occhi!"
"Non sai come sono andate realmente le cose." qua rischiavo di diventare pazza anche io. Cosa c'era di difficile nel capire che Federico aveva baciato una ragazza che non ero io? Io lo trovavo piuttosto semplice da comprendere.

"Adesso ti metti a difenderlo?" adesso picchiavo anche lui.
"Lui ti ama, Kim. Non lo avrebbe mai fatto." sì, e io ero la Regina Elisabetta. Avanti, era come dire che Gonzalo mangiava poco!
"Non lo conosci." gli dissi rimanendo dell'idea che Federico mi aveva tradita e che non c'era altra spiegazione a quello che aveva fatto.
"Ti ricordo che giochiamo nella stessa squadra." ma dov'era finito il Mario arrogante che conoscevo?! No perché lo rivolevo immediatamente.
"Si ma comunque da poco tempo."
Dopo averlo visto alzare gli occhi al cielo,
ritornammo ognuno per i fatti propri.

Era vero che non sapevo come erano andate realmente le cose dato che avevo visto parte del bacio, ma ero sicura di aver visto un Federico Bernardeschi scambiare saliva con quella donnaccia, che tra l'altro sembrava avessi già visto.
Cosa avrei dovuto fare io, alla fine? Se mi amava davvero sarebbe dovuto venire lui da me, e non io da lui.

//Ehi ragazze, volevo dirvi che domani parto per Milano, quindi non so quando potrei aggiornare. Ad ogni modo, cercherò di scrivere un capitolo più o meno decente, anche se non vi assicuro di potercela fare!❤❤😋😋\\

Mi Rey ||• Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora