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Federico
Un maschietto.
Il nostro bambino sarebbe stato un maschietto.
Ero così contento ed eccitato allo stesso tempo, che quella mattina a malapena riuscivo ad allenarmi nel migliore dei modi. Non facevo altro che immaginarmelo fra le mie braccia, dormiente e così dannatamente bellissimo, con Kim al mio fianco che sorrideva con quel suo bellissimo sorriso.
Dio, potevo chiedere di meglio?
"Cazzo Berna, ma cosa hai oggi? Vuoi per caso uccidermi?" tornato coi piedi per terra, vidi Miralem che si massaggiava la guancia sinistra mentre si rialzava da terra aiutato da Sami. Evidentemente, a causa della mia distrazione, la palla che avevo tirato inconsapevolmente aveva colpito la sua faccia.

"Scusami, sono distratto." risposi, andando a recuperare la palla.
"Litigato con Kim?" mi chiese, passandomi la palla che aveva recuperato per primo.
"No! Certo che no."
"E allora perché sei distratto?" mi chiese, mentre recuperava altre palle finite lontane.
"Io e Kim abbiamo scoperto il sesso del bambino." dissi a bruciapelo, senza mettere sulle spine nessuno. Poco più distante, c'era Paulo, che aveva sentito tutto e si era avvicinato a noi per sapere di più.
"Davvero? Allora, è un maschio o una femmina?" chiese l'argentino, eccitato almeno quasi quanto Miralem.

"È un maschietto." confessai, tutto eccitato per la bella notizia che avevo appena rivelato ai miei amici. "Però non dite nulla a Max, non vorrei che gli rovinaste la sorpresa. Kim sta aspettando l'arrivo di sua madre così da dirlo ad entrambi." dissi loro, così da non rischiare un omicidio premeditato da parte di mio suocero.
"Oh amico, immagini tuo figlio romperti le finestre di casa perché ha lanciato la palla troppo forte?" disse scherzosamente Gonzalo, che si era aggiunto a noi appena in tempo per sentire il sesso del bambino.
"Non sei eccitato?" mi chiese Paulo, mettendomi una mano sulla spalla nonostante fosse poco più basso di me.
"Ti giuro amico, non potrei essere più eccitato di così."

Kim
Mentre mi ingozzavo di cose schifosissime ma che al tempo stesso erano le uniche cose che potevo mangiare, il campanello di casa cominciò a suonare come se non ci fosse un domani. Di malavoglia mi alzai dal divano, aspettando di ritrovarmi davanti Federico che quella mattina - prima di uscire di casa - aveva dimenticato le chiavi. Quando aprii la porta, a differenza delle mie aspettative, davanti non mi ritrovai Federico, ma bensì mia madre. Quando la vidi mi si riempirono gli occhi di lacrime, tanto felice di rivederla dopo tantissimo tempo.

"Mamma!" urlai, saltandole addosso subito dopo come una bambina di due anni davanti a un regalo di Natale. "Mamma, mi sei mancata così tanto! Avevi detto che saresti venuta il prossimo fine settimana!" la rimproverai, invitandola subito ad entrare con gli occhi ancora colmi di lacrime. Dio, mi era mancata così tanto questa donna!
"Lo so, ma il lavoro mi ha dato il via libera e ho deciso di farti una sorpresa." disse, accarezzandomi il viso emozionata almeno quanto me. "Vedi questa pancia, ancora non ci credo che la mia bambina sia incinta!" disse, toccandomi la pancia come se non avesse mai visto una donna incinta. Ma evidentemente, vedere sua figlia incinta, faceva tutto un altro effetto.

"Si mamma, cresce benissimo. Ieri abbiamo scoperto il sesso." ammisi, sedendomi insieme a lei sul divano. Lei mi guardò, con quei suoi occhi grandi e verdi, e sorrise.
"Voglio sapere assolutamente tutto di questo Federico." disse, e subito mi lanciai in una lunga e dettagliata descrizione di quello che era diventato la mia ragione di vita.

//Allora ragazze, questo forse è il capitolo più schifoso che io abbia mai potuto scrivere. Scusatemi tanto ma ultimamente non ho tantissimo tempo per aggiornare. Arrivata a questo punto, la storia si concluderà tra massimo altri tre capitoli, perché non vorrei tenere sulle spine nessuno per poi pubblicare capitoli orribili a causa del poco tempo che ho a disposizione. Quindi niente, visto che i prossimi saranno gli ultimi cercherò di mettercela tutta per regalarvi emozioni.❤❤\\

Mi Rey ||• Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora