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Io e mia madre passammo tutta la mattinata a parlare di tutto quello che era successo negli ultimi mesi in cui eravamo state lontane. Ovviamente, il soggetto principale della nostra conversazione era stato quasi esclusivamente Federico. Le avevo raccontato tutti i miei momenti più belli passati assieme a lui, dal nostro primo bacio a quando avevamo pianto per l'emozione nel sapere che nostro figlio sarebbe stato un maschietto. Mentre raccontavo, a mia madre vennero gli occhi lucidi e alcune volte doveva asciugarsi col dorso della mano una lacrima che le scappava involontariamente. Parlammo così tanto che non ci accergemmo dell'ora che si era fatta.
"A momenti tornerà Federico. Devo preparare il pranzo." le dissi, interrompendo la nostra lunga conversazione che era durata non meno di due ore.

"Ti aiuto." disse, e si alzò dal divano aggiustandosi la gonna del tubino rosa cipria che indossava. In quel momento mi accorsi di quanto fosse ancora così bella, nonostante l'età avanzata. I suoi capelli biondo cenere le ricadevano morbidi sulle spalle, mentre i suoi occhi - di un verde smeraldo luccicante - quasi si potevano notare anche a chilometri di distanza. Se qualcuno ci avesse viste una di fianco all'altra, a nessuno sarebbe mai venuto in mente di dire che ero sua figlia. In effetti, da lei avevo eriditato solo il colore degli occhi - anche se erano molto meno verdi - e il colore dei capelli.

"Tuo padre come sta?" mi chiese all'improvviso, mentre affettava dei pomodori che sarebbero stati utilizzati per l'insalata.
"Benone. È sempre molto stressato a causa del lavoro."
"Come sempre." disse sorridendo, anche se si poteva notare da chilometri che in realtà quello era un sorriso finto, spento.
"E tu?" chiesi, cambiando subito discorso. "Come procede la tua vita sentimentale con Andrea?"

"Ci siamo lasciati." disse a bruciapelo, facendomi quasi strozzare con la mia stessa saliva. Quando mi ero persa questo dettaglio così estremamente importante?!
"Come? Quando? E perché non me lo hai detto?" domandai a raffica, arrabbiata e delusa per non esserne venuta a conoscenza prima.
"Calmati Kim, tesoro!" rise lei. "Sono stata io a lasciarlo, poche settimane fa, e non te l'ho detto perché non volevo darti un'altra inutile preoccupazione." concluse, pulendosi le mani sul grembiule rosso che aveva indossato.
"Ma perché? Sembravate così innamorati. È una vita che state assieme." dissi io, parlando quasi con dispiacere. In realtà, quell'uomo non mi era mai piaciuto particolarmente, anche se non le avevo detto mai niente.

"Sai Kim, arriva sempre quel momento in cui bisogna smetterla di mentire a se stessi." disse, facendomi capire che forse non aveva mai amato Andrea. "Tutto il tempo che sono stata con lui non ho solo cercato di convincere me stessa che lo amavo, ma ho cercato anche di convincermi che avevo completamente dimenticato tuo padre." a quella confessione sbarrai letteralmente gli occhi, capendo subito a che punto volesse andare a parare.
"C-Cosa vorresti dire, mamma?" domandai con la voce tremante.

"Kim, io sono tornata per te ma soprattutto perché voglio recuperare il rapporto con tuo padre." proprio in quel momento, quando stavo per risponderle, qualcuno suonò al campanello. Riprendendomi dallo stato di trance in meno di due secondi, andai ad aprire la porta. Era Federico, con la sua solita infinita bellezza e il borsone degli allenamenti in mano. Vedendo i suoi capelli bagnati, il sorriso smagliante e il suo fisico da modello mi dimenticai per un momento la confessione che mi aveva appena fatto mia madre, e mi avventai senza alcuna esitazione sulle sue labbra.

"Mi sei mancata tantissimo." mi sussurrò in un orecchio, facendomi scoppiare il cuore nel petto. Eppure, dovevo esserci abituata.
Sorrisi come un ebete e, prendendolo per mano, mi staccai da lui e lo feci entrare in casa. Lasciò andare il borsone per terra accanto al divano e solo quando alzò lo sguardo si accorse che avevamo visite. Guardò mia madre con una faccia interrogativa, pensando sicuramente chi fosse quella donna così bella.
"Ciao." salutò sorridente mia madre, facendo arrossire inevitabilmente Federico.
"Ehm ...lei è?" chiese, facendo ridacchiare mia madre. Mentre mia madre si divertiva a mettere a disagio Federico, io pensavo ancora alla sua confessione che mi aveva fatto poco prima. Come diavolo era possibile che fosse ancora innamorata di mio padre? Tra l'altro, dopo ben quindici anni!

"Piacere, sono Carla, la mamma di Kim." disse mia madre sorridendo, porgendo la sua mano a Federico. In quel momento, il mio perfetto ragazzo sbarrò letteralmente gli occhi e le sue guance si colorarono di rosso.
Risi a quella scena così teneramente bella.
"Oh, signora, sono così felice di conoscerla finalmente." disse Federico quasi balbettando, stringendo la sua mano con quella di mia madre. "Kim mi ha parlato un sacco di lei."
"Ti prego, chiamami solo Carla o mi farai sentire troppo vecchia." entrambi risero, e a quel punto mi intromisi io con il mio solito tempismo perfetto.
"Adesso che vi siete conosciuti, che ne dite di mangiare? Il pollo si raffredda." dissi sorridente, invitando a sedersi ad entrambi.

Federico

Da Paulito
Quindi? È tutto pronto per domenica?

Da Berna
Si amico, le ho già detto che domenica pranzeremo tutti insieme. Ci sarà anche sua madre.

Da Paulito
Perfetto

Da Berna
Preparati, perché sarai tu il mio testimone.

//Ehii ragazze, come state? Io benone. Diciamo che il periodo "negativo" è quasi completamente passato (o almeno spero) e quindi ho potuto scrivere un capitolo decente che non scrivevo da tempo. Mi sono impegnata con tutta me stessa per scriverlo, quindi spero vi piaccia.❤❤❤\\

Mi Rey ||• Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora