chapter 6.

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«Dunque, esistono due tipi di stati elettrici e cariche» disse il biondino. Oh, credo che mi potrei addormentare da un momento all'altro, ma cerco di stare attento.
«Positivo e negativo..» continuò, facendo gesti con le dita.
«Positivo come quelle del vetro, mentre negativo come quello dell'ambra» aggiunse, ma ovviamente, non ha ancora finito.
«E dimmi un po', questo dovresti saperlo mio caro» prese un grosso respiro e continuò a parlare.
«Cariche dello stesso si respingono o si attraggono?» domandò, guardandomi in faccia, pensai attentamente prima di rispondere, "non fare figuracce" ripetevo tra me e me.
«Si respingono» commentari, sicuro di me.
«Bravo! E ora dimmi, due cariche di segno opposto invece?» chiese.
Beh, se quelle si respingono, queste si attraggono.
«Si attraggono» risposi. Mi fece un sorriso e chiuse il libro subito dopo.
«Penso che per questo concetto ci siamo, ma dico, almeno questo l'hai capito?» disse.
«Direi proprio di sì» avrei voluto farmi alcune domande prima di rispondere, ma evidentemente non ne ho bisogno, credo di aver capito. Almeno lo spero.
«Oh bene, senti, ti volevo chiedere di nuovo scusa per oggi, non cre-»
«Fa nulla» lo interruppi, con tutta la tranquillità di questo mondo forse. Alla fine, ripensandoci, non sarebbe male farsi un nuovo amico, anche se tipo lo conosco da pochi giorni.
«Abbiamo iniziato col piede sbagliato..» cominciai a parlare, alzandomi dalla sedia. Dovevo pensare alla frase da formulare, insomma, non volevo tirare fuori parole senza senso.
«Cioè, al primo impatto, mi sei sembrato un pazzo da rinchiudere nel manicomio» continuai, facendo strani gesti con le mani, ma cosa ho detto? Aiuto, ho perso pure la cognizione delle parole.
«Oh grazie!» disse, ridendo, mi girai per guardarlo e per un attimo, il mio cuore si fermò nel vederlo ridere in quel modo, ha davvero un bel sorriso devo ammetterlo.
«Sì..ecco» cercai di parlare, ma ero come immobilizzato.
«Pronto, ci sei?» fece schioccare le sue dita nella mia faccia, come per farmi risvegliare dal mio stato di trance.
«Ehmm sì..» mi trovai le sue iridi azzurre davanti, e mi allontanai di colpo.
«Stavo dicendo» ritornai nel mio stato di presunta normalità, almeno spero sia così.
«Che ne dici di diventare amici?» dissi tutto d'un fiato, all'improvviso tra di noi, calò il silenzio. Beh, ci vuole tanto per rispondere o per caso gli hanno tagliato la lingua? Questa situazione è imbarazzante.
«Certo Beniamino» rispose, facendo l'occhiolino, ora lo uccido, la smette con questo Beniamino?
«Bene, ma ti ricordo che mi chiamo Benjamin, no Beniamino mamma mia»
risposi, portando gli occhi al cielo.
«Lo so, ed io sono So-Tutto-Io» sussurrò al mio orecchio, facendomi in qualche modo rabbrividire.
«Dunque, devo cercare un soprannome più decente» commentai, grattandomi la nuca.
«Dede, Dedino..» dissi, toccandomi il mento. Ahah, vendetta!
«Prova a chiamarmi Dedino e ti uccido, meglio Dede, Dedino è alquanto imbarazzante!» commentò, aggrottando le sopracciglia.
«Ahahah, d'accordo Dede, ti chiamo così, appatto che tu, cambi subito il mio soprannome» dissi, incrociando le braccia al petto.
«Ma cosa sono questi patti assurdi, Beniamino è da premio Oscar!» rispose, ridendo a crepapelle. Gli lanciai un'occhiataccia.
«Cambialo!» urlai, per la rabbia. Sembriamo due bambini che discutono su chi deve mangiare l'ultima caramella rimasta nel tavolo.
«Penc» commentò, soddisfatto del suo soprannome inventato. Ma questo qui ha molta originalità, altro che amici, diventiamo "Frate Penc e Frate Dede".
«Meglio di Beniamino dai, ok, vada per Penc» aggiunsi arrendendomi, lo preferisco centomila volte a Beniamino.
«Abbiamo discusso parecchio per darci questi soprannomi eh» disse.
«Peggio di due ragazze»
«Esattamente, beh, io ora dovrei andare, ci vediamo domani» rispose, afferrando il suo zaino.
«Va bene» dissi, accompagnandolo all'uscita.
«Non fare quella faccia, che non ti lascio qui Penc, ti accompagno con la mia auto, fino a quando la tua non si è sistemata» aggiunse, prima uscire dalla porta. Lo guardai come perplesso, come fa a sapere che la mia auto è dal carrozziere a farsi aggiustare? Ma chi è un mago o un veggente?
«Come lo sai?» chiesi.
«Intuito» e mi lasciò lì immobile a pensare. Tutte le persone strane le capito io!

*Spazio autrice*
"Frate Penc e Frate Dede" rido AHAHAH.
Pensate davvero che i due siano diventati amici sul serio e che i loro battibecchi siano finiti? Eheheh, vi lascio con questa domanda.
Al prossimo capitolo💘

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