Capitolo 14 - regalo

4K 229 40
                                    

Chiedo a tutte le mie colleghe se avrei visto qualcuna di loro, quella sera, ma quasi nessuna mi dice di sì.

Io e Bucky risaliamo su quella che ho deciso essere la mia macchina preferita e torniamo a casa.
Tony ci aspetta in garage.
"Bambina! Come stai, tutto bene?" chiede fin troppo premuroso. Io e Bucky ci scambiamo uno sguardo confuso.
"Levatevi voi due" si fa strada verso la macchina. Ora ha senso.
"Andiamo, è ora di prepararsi" mi dice.
"Credo dovrò rubartela ancora stasera" aggiunge rivolto a Tony, che ormai è sdraiato sopra l'auto.
"Credo che dovrò rubarti la dama, stasera" ribatte lui.
Bucky lo guarda per un secondo, poi guarda me.
È... geloso?

"Tranquillo. Va bene" dico.
"No, non va bene. Stasera sei solo mia. Scusa Stark. Tieni pure l'auto" rinuncia alla Spyder per me? È una cosa estremamente stupida ed estremamente dolce allo stesso tempo.
"Vieni, hai un abito da indossare" mi passa un braccio sulle spalle.

"Bucky non avresti dovuto. Insomma, è stato un gesto fantastico, ma so badare a me stessa. In più Stark è impegnato e non è il mio tipo" dico mentre andiamo verso camera mia.
"Stark è il tipo di chiunque" mi corregge.
"Stava baciando un auto" gli ricordo.
"Touché" ride.

Arriviamo in camera mia, ma lui mi dice di entrare.
Poi bussa. Confusa gli dico di entrare.
"Ti ho portato una cosa" entrando mi mostra il sacchetto.
"Santo cielo, non dovevi!" fingo con una risata.
"D'accordo, la smetto" mi abbraccia.
"Ora, se mi vuoi perdonare, ho un abito da indossare" mi congedo posando il sacchetto sul letto.

Bucky esce dalla stanza piuttosto riluttante.
Constato con piacere che i capelli sono ancora decenti e non ho bisogno di risistemarli.
Tolgo il vestito dalla busta ed osservo il modo in cui i colori sfumano.
Che ho fatto per meritare tutto questo?
Lo indosso e mi giro di fronte allo specchio almeno una ventina di volte prima di sentirmi almeno vagamente a mio agio.
Poi mi dirigo verso la temutissima sezione trucco.
Decido di non osare troppo, dopotutto ci pensa già il vestito.
Resto sulle sfumature del beige, per non distare troppo dal colore della mia pelle, e rendere il tutto un po' più naturale.
Non sono io in questi panni. Ma non posso permettermi di far fare brutta figura a Bucky.

Esco dalla mia stanza, dimenticandomi per un attimo del modo in cui sono vestita ed entro in camera di Bucky. Che... si sta allacciando la camicia.
"Santo cielo, scusa" mi volto verso la porta. Lo sento ridere.
"Tranquilla. Che succede?" mi chiede.
Un po' riluttante mi rivolgo a lui.
"Credi che dovrei osare completamente? Steve... mi aveva fatto un regalo, un po' di tempo fa. Un bracciale. Secondo te dovrei metterlo?" domando.
"Fammi vedere" risponde.

Torno in camera mia a prendere il braccialetto di diamanti che Steve mi aveva regalato per i miei 18 anni.
A detta sua un piccolo pensiero. Ovvio.

Sto girando per i corridoi con addosso un vestito che non metterebbe mai nessuno nella vita.
Ma sono stranamente a mio agio.
Il tessuto è estremamente morbido, non sembra assolutamente di indossare una cosa così raffinata.

Torno da Bucky con il cofanetto in mano.
"Gli farebbe piacere. E poi se lo indossi non fisseranno te ma il bracciale" sorride.
"Fai il geloso ora?" rido.
"Ho trovato una ragazza fantastica e non ho intenzione di lasciarla scappare" alza le spalle imbarazzato.
"Te lo ripeto: sono solo tua. Ma lasciami respirare" lo metto in guardia.
"Certo. Posso?" prende il gioiello dal cofanetto ed io gli porgo la mano.
"Abbiamo fatto le cose in grande, eh?" osserva le mie unghie, opportunamente smaltate dello stesso colore del vestito.
Non si sa come possiedo lo smalto dello stesso colore. Non ho idea del perché.
Mi allaccia il bracciale, poi si allontana.

"Sei bellissima" mi dice. Arrossisco.
"Mi aiuti?" chiede porgendomi la cravatta.
Annuisco e mi avvicino.
Bucky sembra restare come rapito dal movimento del vestito mentre cammino.
"Guarda in su" lo rimprovero mentre ancora sta fissando la gonna.
"Scusa" in un battibaleno ha la cravatta perfettamente annodata.
"Grazie" mi posa le mani sui fianchi e mi guarda.
"Stasera guarderanno tutti te... se avrai bisogno del tuo cavaliere basta dirlo"
"Certo"

"Vogliamo andare? C'è una festa che sta aspettando la sua regina" mi sorride prendendomi per mano.
"Sicura di non cadere, su quei cosi?" chiede riferendosi ai tacchi.
"Santo cielo, per chi mi hai presa? Scherzo, ce la faccio" lo tranquillizzo.
"Come hai intenzione di andare?" domando a mia volta. Se non sbaglio Tony ci aveva tolto la macchina.
E invece appena entriamo nel garage troviamo la Spyder con le chiavi nel quadro e un bigliettino sul cofano.

Graffiala e sei morto.
P.s.: prepara gli occhi per il ballo di stasera

Gli devo decisamente un ballo.
"Credo ci sia lo zampino di Steve" osserva Bucky.
"No, non penso, sai?" sorrido inconsciamente salendo sull'auto.
"Pronta?" il ragazzo mette in moto.
"Pronta" confermo.

Se qualcuno avesse visto la scena dall'esterno, e di persone ce ne sono state, ci avrebbe preso per una coppia di miliardari snob, molto probabilmente.
E invece siamo solo noi. Io e Bucky.
Che andiamo ad una festa a cui lui non vuole partecipare.
Quando ci fermiamo al semaforo gli prendo la mano.

"Grazie"
"Di cosa? Sei bellissima stasera, direi che sono stato ampiamente ripagato. E poi ho conosciuto quella simpaticissima ragazza, al negozio. Credo che tornerò molto spesso"
"Zitto e guida, o arriveremo in ritardo"

Alzo gli occhi al cielo e sorrido.

-------------------

Ma sono solo io a shipparli un botto?
Cioè, adoro troppo.
L'unica cosa è che credo che stia diventando un pochino surreale e scontata come trama...
vedrò di rimediare.
Besos

You remember? I do || Bucky Barnes ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora