Capitolo 42 - altre novità

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"Ehi Jean!" mi saluta Peter.
"Ti stanno bene" si avvicina.
"Grazie. Tu invece quando ti decidi a tagliarli?" lo prendo in giro.
"Mai" mi risponde a tono.
"Dai, vieni, il Capitano e il signor Stark vogliono vederci" si volta, andando verso il laboratorio.
"Cos'hai combinato?" rido, ma lui non mi presta attenzione.

Steve e Tony stanno parlando ed appena arriviamo si interrompono subito.
Ahia. Qui c'è sotto qualcosa.
E non prevedo nulla di buono, se volevano vederci entrambi.
"Qualunque cosa sia non è stata colpa mia. Sì, lo ammetto, ho crepato io il vetro al piano di sopra, ma è stato un incidente" esclamo tutto d'un fiato.
"Che cosa? Com'è successo, signorina?" mi sgrida.
Quindi non dovevano parlarci di questo. Ops.
"Ne parlerete dopo" lo interrompe Steve.
"Certo, scusa. Vogliamo parlarvi di una cosa. Che non sono disastri che avete combinato" d'accordo, non ho idea di cosa potrebbe essere.
Tony guarda Steve, poi prende un profondo respiro.
"Peter... vorremmo adottarti" ammette.
Lo vedo sbiancare.
Anche io sono senza parole.
"Non subito. E ovviamente solo se sei d'accordo" si affretta a precisare Steve.
"No, insomma, sì, cioè wow, è così strano" balbetta il ragazzo.
Io non me la sento di dire nulla, è un affare tra di loro.
"E... e zia May?" chiede.
"Le ho già parlato. Ne è contenta. Insomma, che tu abbia una figura genitoriale o che so io" spiega Tony.
"Fantastico. È fantastico, signor Stark" tiene gli occhi bassi.
"Jean, ti senti bene?" mi domanda Steve, guardandomi.
Mio padre mi si avvicina e mi schiocca le dita di fronte al viso, risvegliandomi da quello strato di trance.
"Bentornata nel mondo" mi prende in giro.
"Tu che ne pensi?" la mia opinione? Oh santo cielo, no.
"È fantastico" ripeto.
"Davvero" insiste.
"Non saprei, insomma, è davvero bello, ma è strano. Sono passata dall'essere orfana ad avere un padre, ora due e quasi un fratello. Ho bisogno di un attimo per abituarmici" rispondo.
"Chiaro. Beh, quando avrete una risposta ditecelo"

"Come fai ad essere così calma?" Peter mi afferra per un braccio.
"Non lo sono. Ma non ho voglia di impazzire. Non di nuovo. Quindi tengo tutto dentro e basta" alzo le spalle.
"Ah. E funziona?" chiede.
"Piuttosto bene, appena ti abitui"
"Potresti lasciare il bambino a tuo padre? Ho bisogno di parlarti senza distrazioni" domanda.
"Certo" rispondo poco convinta.
Non mi va di separarmi da lui. Dopotutto è il mio ultimo legame con Bucky, e non ho intenzione di perderlo.
"Ti prego" insiste.
"E va bene" cedo controvoglia.

"Dimmi. Fai in fretta, però" torno poco dopo.
"Devi seguirmi" comincia a camminare fino a camera sua, poi apre la finestra.
Si mette in piedi sul cornicione e salta giù.
"Peter!" grido terrorizzata.
Mi sporgo sul piccolo balcone, convinta di vederlo mezzo spiaccicato un centinaio di metri più in basso.
"Che c'è?" la sua voce è vicina.
È non so come rimasto attaccato al vetro esterno della Torre.
"Poteri da ragno" mi ricorda.
"La prossima volta avvisami, dannazione! Mi hai fatto prendere un infarto!" ancora non riesco ad abbassare il tono.
"Scusa. Dai vieni" mi invita con un cenno.
"Stai scherzando, spero. Io non riesco a fare quelle cose, lo sai?" lui alza gli occhi al cielo e mi raggiunge.
"Posso?" mi avvolge con un braccio e mi porta sul tetto.
"Tu sei completamente matto" rido.
"Sì, può darsi. Ora. Cosa devo fare? Con Stark, intendo" ancora con la mia opinione.
"Non saprei... diciamo che avere un genitore non è male. Soprattutto se hai passato la vita da orfano, cosa che io non è che abbia veramente fatto. Ma sarebbe comunque un bel cambiamento. Perciò non so cosa farei" che bella risposta, brava Jean, devi essere fiera di te.
"Forse hai ragione. Mi manca qualcuno con cui parlare che non sia May. Lei è fantastica, non sto dicendo questo,  solo vorrei qualcun altro. Avevo mio zio, ma..." si interrompe.
"Non fa niente, non devi parlarmene. Soltanto rifletti su questa opportunità" gli consiglio.
"E tu? Come faresti con cinque uomini in famiglia?" ride.
"Quattro" lo correggo.
"Cinque" insiste lui.
"Dimentichi Barnes" mi ricorda.
Ah. Ovviamente.
In realtà sto quasi perdendo la speranza che torni.
"Non so... Steve ha ragione, dovrei andare da lui, ma la verità è che non ne ho la forza. Ho paura di ricadere nei ricordi, e ci ho messo mesi per superare il tutto. Non credo di essere ancora pronta" ammetto.
Come mai siamo arrivati a parlare di me.
"Ma non ho voglia di deprimermi. Dai, andiamo"

È così strano.
Dico di volermi lasciare il passato alle spalle, eppure non riesco a separarmene.
Dico di non voler andare da Bucky per i troppi ricordi, ma non riesco ad allontanarmi da suo figlio.
Devo essere impazzita.

"Ahi" mormoro.
La schiena. Esattamente sotto la cicatrice.
"Che succede?" chiede Peter.
"Nulla... solo non mi capitava da un bel po'" in quel momento mi assale un tremendo dubbio.
"Devo vedere Tony" scendo di corsa le scale.
"Dimmi subito la verità, così mi arrabbierò meno" lui non capisce.
"Ricordi quando sono andata in missione per salvarlo, non è così? Sai a chi mi riferisco. Mesi dopo non si ricordava di nulla. Sei stato tu, non è vero?" lo accuso.
Non sa cosa rispondere.
E questo mi fa capire tutto.
"L'ho fatto per te. Per voi. Non avreste potuto vivere insieme al suo senso di colpa" si giustifica.
"L'avremmo superata. E invece ho scoperto che non era consapevole di nulla. Come hai anche solo potuto pensarci! Senza chiedere il permesso a nessuno, poi" lacrime di rabbia si formano agli angoli dei miei occhi.
"Ha sofferto?" chiedo tentando di calmarmi.
"No" mi assicura.
"Spero tu abbia ragione" prendo Steve tra le braccia e mi allontano.

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Spiegato uno dei misteri della fanfiction.
In effetti il nome Steve è un bel casino: non si capisce mai se sto parlando di Rogers o Barnes.
Boh, troverò una soluzione.
CONFERMO CHE TONY NON HA FATTO DEL MALE A BUCKY.
Non uccidetemelo, per favore.
Comunque torniamo a togliere gioie alla povera Jean.
Ma cosa più importante: PETER STARK-ROGERS.
Vogliamo parlarne?
No, altimenti sclero.
Besos

P.s.: rompiamo le scatole pure su Wattpad. Come tutti voi stalker di Seb sapete ha eliminato un post dopo commenti poco carini. QUESTA COSA NON MI PIACE. Sarà che solo il fatto che questa cosa gli ha probabilmente tolto il sorriso mi fa incavolare, ma non riesco a credere che persone che si definiscono suoi fan gli parlino in questo modo. Decisamente non mi va giù.
Sì, forse sarò un po' troppo fissata, ma tengo davvero tanto a lui e alla sua felicità.

Detto questo ho finito.
Spero che il resto del mondo riesca a capire che persona meravigliosa sia.

Dio mio, che italiano meraviglioso.
Lasciate perdere, non so scrivere.

You remember? I do || Bucky Barnes ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora