Quel domani si trasforma in una settimana, poi in un mese.
Non riesco a sopportare l'idea di stargli lontana, lo ammetto.
Mi ha resta dipendente dalla sua presenza.
Non è una cosa positiva, lo so, ma è così e non posso farci nulla.
Comunque ho smesso di piangere ogni volta che lo vedo, quindi direi che è un bel passo avanti.Ma quel giorni è diverso.
Mi accorgo di un dettaglio che avevo trascurato in questi due mesi, ma che è decisamente importante.
Sul momento non me ne preoccupo, ma l'idea continua a crescere nella mia mente, fino a farmi impazzire.
È solo perchè non hai mangiato nulla mi ripeto tentando di convincermi.
Eppure quando vado a fare la spesa compro anche qualcosa in più.
Sento lo sguardo di tutti addosso a me, anche se so che non è vero ed è solamente la paura che mi fa brutti scherzi.Arrivata a casa l'ansia è ormai incontrollabile.
Fortunatamente Steve non c'è. In questo periodo si è praticamente trasferito qui, e la cosa mi tranquillizza molto.
Solo oggi avrei preferito non ci fosse.
Mi chiudo in bagno, voglio evitare che entri.
Prendo la scatola che tanto temo e la osservo.
Non può essere vero penso.Poco dopo sono seduta a terra, piangendo.
Sento la porta di casa aprirsi e cerco di calmarmi, con scarso successo.
"Jean?" fantastico, il mio tentativo di essere discreta è fallito.
"Posso entrare?" chiede individuando il luogo in cui mi trovo.
"Sì" mormoro tra le lacrime.
Lui apre leggermente la porta, poi entra, pochi attimi dopo.
"Che succede?" domanda preoccupato sedendosi accanto a me.
Non riesco a rispondere. Per paura, per imbarazzo, per tristezza, non lo so.
So solo che indico il lavandino con lo sguardo.
Steve si alza e non appena dà un'occhiata sbianca."Mi stai prendendo in giro, non è vero?" se la sua è una speranza mi dispiace davvero tanto mandarla in fumo.
"No Steve" la mia voce è ridotta ad un sussurro.
"Tu sei incinta?" grida.
"Pensi ne sia felice? Sono da sola. Se non fosse così credo... non lo so, non posso saperlo" ribatto.
"E quando?" chiede ancora.
"Non sono affari tuoi. Due mesi fa, comunque" ammetto alla fine.
Lui si passa una mano sul viso, frustrato.
"Steve, posso farcela. Non senza di te, però" lo prego.
"Certo che resterò. È solo una notizia alquanto inaspettata" sia benedetta la madre di Steve.
"Mi chiedo solo come abbiano fatto i medici a non accorgersene..." riflette.
"Non mi sembra il momento di pensarci" lo zittisco."Oggi vuoi andare?" sono sdraiata sul divano da tutto il pomeriggio.
"No..."
"Vuoi restare qui?"
"No" la mia risposta è immediata. Non starò qui dopo quello che ho scoperto.
"Possiamo andare alla torre o credi che due ospiti sarebbero di troppo?" ironizzo il tutto.
Ma Steve a quanto pare è più serio di me.
"Tony non è senza cuore" dice.
"Steve stavo solo scherzando" mi rabbuio.
"Lo so, ma è una cosa seria. Non puoi prenderla alla leggera" mi rimprovera.
"Stavo solo cercando di alleviare la tensione..." mormoro.Arriviamo alla torre poco dopo.
Sinceramente sono ancora scossa, ma ci devo convivere.
"Aspettami qui" mi ordina Steve.
Fantastico, ha cambiato atteggiamento.
Torna con Tony, che mi guarda sorridendo. Forse solo lui continuerà a trattarmi come prima. O almeno lo spero.
"Signorina vuole una mano? Le reggo il fazzoletto se desidera" mi prende in giro.
"Idiota" lo supero con un sorriso.
"La camera è la stessa!" esclama.
"Grazie!" rispondo salendo le scale.
So perfettamente che c'è l'ascensore, ma posso farcela da sola. Sono forte. E lo dimostrerò a tutti.
E invece no, perchè una volta arrivata in camera cominciano ad assillarmi una serie infinita di sensi di colpa.
So che non dovrei, che il modo in cui mi sento è sbagliato, ma non posso farne a meno.
Già avevo i miei problemi, ed ora questo. Non ci voleva. Decisamente.Alla fine mi addormento, sfinita da tutte quelle emozioni, troppe e troppo forti da gestire, per una come me.
Non sogno nulla, non come mi sarei aspettata. È la cosa migliore.
Forse l'universo ha deciso di darmi tregua. No sarebbe troppo anche per me.
Mi sveglia la voce di Nat.
"Ci sei? E... sì" sorride appena apro gli occhi.
"Ti vogliono di sotto" mi informa, poi mi lascia sola.
Che ho combinato?"Mettiamo le cose in chiaro: questa ragazza è una nostra ospite, quindi andrà trattata come tale. Non avrà accesso a tutte le stanze, avrà il coprifuoco e tutte le cose che vengono imposte agli ospiti. Tutto chiaro?" Tony sta parlando di non so cosa.
Poi una ragazza fa la sua entrata.
È rossa, alta, con gli occhi verdi. Una favola, insomma.
"Guardate chi vi ho portato!" esclama Bruce indicando la ragazza.
"Ehi... Sono Victoria Banner" si presenta, palesemente controvoglia.
"Banner? E chi è, tua moglie?" scherza qualcuno, probabilmente Clint.
"Sono sua sorella" risponde lei con disappunto.
Poi mi vede e si avvicina. No. No no no, non è il momento.
"Sono Vick" dice ancora.
Io le sorrido faticosamente.
"Ciao. Io sono Jean" mi presento a mia volta."Ehm ehm" Tony ci si avvicina. È evidente che lei non gli piaccia.
"Sì?" risponde altezzosa la ragazza.
"Saresti?" la provoca lui.
"Ascoltatemi tutti!" grida salendo in piedi sul divano.
"Sono Victoria Banner, e se qualcun altro me lo chiederà dovrà affrontarne le conseguenze!" esclama. Tony non le presta attenzione.
"Tu chi sei, piuttosto" abbassa la voce, fortunatamente.
"Oh, nessuno. Solo il padrone di casa" fossi stata in lei mi sarei sotterrata.
Victoria si rimette seduta."Fantastico, ora ci sono i cuscini da lavare" è così scontroso con le persone che non conosce... quasi non lo riconosco.
"Faccio io" mi offro.
"Grazie Jean. Vedete? Lei sì che si dà da fare!" grazie a te di avermi messa al centro dell'attenzione.
"Tony, per l'amor del cielo" lo rimprovera Steve.
"No, va tutto bene" lo tranquillizzo.
"Sarà meglio portarti nella tua stanza" osserva Bruce.
"Certo... ci vediamo" si rivolge a me."Jean, non sentirti obbligata" mi dice Steve.
"Certo che non lo farà. Dovevo mettere a tacere la ragazzina" interviene Tony.
"State scherzando? Non mi costa nulla. E poi mi annoio così tanto he lo faccio volentieri" è la verità.
"Se hai bisogno di compagnia chiama, il bar è sempre aperto" Tony mi fa l'occhiolino.
Ecco di nuovo l'uomo che conosco.-------------
Ehi!
Due grandi novità.
E beh, la prima... lasciam perdere.
Che ne pensate?
La seconda invece sarà amata da tutti, ne sono sicura.
Anche perchè prendendo spunto da un altro profilo, che al momento non ricordo, ho deciso che tra poco verrà pubblicata un'altra Fanfiction.
SU VICTORIA.
È un personaggio davvero interessante, la amerete.
Non so però se pubblicarla contemporaneamente a questa oppure se dopo.
Credo dopo, sono due storie troppo diverse.
In ogni caso fatemi sapere la vostra opinione riguardo tutto.
Besos.
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You remember? I do || Bucky Barnes ||
Fanfiction[IN REVISIONE] Da quando Jean lo ha incontrato, quella notte, in quella piccola stanza, tutto è cambiato. Eppure non sapeva che la sua vita sarebbe stata stravolta di nuovo. E ancora. E ancora.