Capitolo 25 - matrimonio

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"Sicura che ti faccia bene?" mi chiede.
Ora quello geloso è lui.
"So capire da sola con chi stare" gli ricordo.
Lui non ribatte.

Appena arriviamo a casa guardo nella cassetta delle lettere. Già, quelle in giardino, in vecchio stile.
Trovo una lettera per me, da... una mia amica, che non sentivo da tanto. Davvero tanto.
Quasi grido quando leggo il contenuto.
Entro in casa e mi scende una lacrima. Bucky mi è subito accanto:
"Che succede?" domanda preoccupato.
"Leggi" gli dico soltanto, porgendogli il foglio.
"Chi è?" non capisce.
"Una delle persone a cui tengo di più al mondo. È stata una parte fondamentale della mia vita, insomma. Quando nessun'altro c'era lei mi era accanto, per sostenermi. Ed ora si sposa. Non potrei essere più felice per lei" ricordo tutto. Ogni parola, ogni abbraccio.
Quanto mi manca.
"Dimmi la data"
Lui sbianca.
"Tra due giorni" mormora.
"Cosa?! E dove dovremmo andare?" chiedo coincisa.
"Dovremmo?"
"Sì, noi. Dimmelo" dov'è stato quest'invito finora?
"Ti prego, dimmi che ti piace l'Irlanda" in Irlanda. Si sposa in Irlanda. Dall'altra parte del mondo. Tra due giorni.
"Abbiamo un bel da fare"

"Teoricamente un abito lo avrei, ma mi sembra un po' azzardato... direi di partire subito e comprare tutto là. Tanto staremo via un giorno solo" propongo.
"È l'unica soluzione. Jet delle Stark Industries? Dubito che ci siano aerei a quest'ora diretti in Irlanda" osserva.
"Sì. Chiamo Tony, tu comincia ad accendere la macchina" in un attimo siamo in autostrada diretti all'hangar.
"Appena arriviamo la uccido" sorrido.
"Quando mai ti capiterà una cosa del genere?"
"Credo mai... chi va a vivere in Irlanda?"
"Nessuno"
"Ah ecco"

Dormo per quasi tutto il viaggio.
Devo a Tony un'infinità di favori, lo so.
Vengo svegliata dalla voce di Bucky, parecchie ore dopo.
"Sveglia, il sole irlandese ti attende" mi prende in giro.
E invece c'è davvero il sole.
"Abbiamo una marea di cose da fare. Serve l'abito per me, per te, il regalo, le scarpe e se ce la faccio i capelli e il trucco. Non ce la faremo mai" mi lamento.
"Allora muoviamoci" mi prende per mano e comincia a correre.
Noto ora che non siamo atterrati all'aeroporto, ma in un campo. Evidentemente i piloti hanno capito che avevamo decisamente fretta.
"Credo che qui troverai quello che fa per te" mi mostra un negozio con abiti decisamente troppo costosi.
"Stai scherzando, spero" lui invece mi mostra un portafogli col logo delle Industries.
"Quando torniamo devo ergere un monumento a quell'uomo" entriamo.

Sinceramente comprerei tutto. Alla fine però, obbligata dall'assenza di tempo, compro un abito rosso aderente. Nulla di speciale, senza nessun genere di arricchimento, ma con la mia immancabile scollatura. Già, non posso comprare mai nulla di normale.
Fortunatamente trova anche Bucky, e togliamo una voce dalla lista.
E la commessa mi sorprende rivelandosi una santa. Mi mostra un paio di tacchi da abbinare all'abito.
Mi verrebbe voglia di baciarla, ma non è il caso. Decisamente no.
Paghiamo tutto e partiamo alla volta del regalo.

"Cosa potremmo prendere...?" chiedo.
"Non ne ho idea. L'ultima volta che sono stato ad un matrimonio... è stato circa ottant'anni fa" scherza.
"Davvero simpatico. Smettila e aiutami" perlustriamo decine di negozi, ma non ho davvero idea di cosa potrei prenderle. In più, dovrei fare il regalo anche al futuro marito? Due regali singoli o uno di coppia? Santo cielo, è così difficile fare regali.
Alla fine decido di comprare una collana alla mia amica e poi di fare un altro regalo per la coppia.
Cosa? Non ne ho idea.
Optiamo per un viaggio, che sembra la cosa migliore per tutti.

"Abbiamo tutto. Sembra incredibile" rido.
"Ho solo un dubbio: dove passiamo la notte?" mi ricorda Bucky.
Non ci avevo pensato.
"Albergo...?" azzardo.
"Risposta corretta"

"C'era solo una camera disponibile" mi dice avvicinandosi e uscendo dalla hall dell'albergo.
"Che è stata prenotata dalle persone prima di te, vero?" passare la notte per strada, che prospettiva allettante.
"Fammi finire. C'era solo una camera, ma è la suite sull'attico. Per cui ho silenziosamente ringraziato Stark" sorride mostrandomi la chivae magnetica.
"Stai scherzando, spero" esclamo entusiasta.
"Vai, ultimo piano, la Royale" non è vero, non è assolutamente vero!

You remember? I do || Bucky Barnes ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora