"Lady Jean!" mi chiama una voce amichevole.
Una sola persona mi chiama così.
"Ehi" saluto il biondo.
"Come stai?" gli chiedo appena mi raggiunge.
"Alla perfezione. L'attesa del tuo erede, invece?" ricominciamo con questa storia.
Stavo così bene senza che nessuno me ne parlasse.
"Direi bene" mormoro.
"Mi dispiace per quello che ti è successo" mi posa una mano sulla spalla.
"Non c'è problema. Vado avanti, in qualche modo" lo rassicuro.
Lui mi sorride.
"C'è Peter, devo andare a parlargli. A dopo" mi congedo seguendo il ragazzo."Peter!" lo chiamo prima di raggiungerlo.
"Scusa Jean sto andando in laboratorio" ah perfetto.
"Ti accompagno" propongo.
"Devo vedere il signor Stark..." mi informa.
"Sì, beh, fa niente" fingo indifferenza.In laboratorio però non c'è nessuno.
Tranne che per l'armatura che avevamo progettato.
Quella nera e dorata.
Sopra c'è un biglietto con scritto il mio nome.Vediamo se le misure sono giuste.
TonyCrede di farsi perdonare in questo modo?
Beh, tentativo fallito.
"Signorina desidera fare una prova?" mi chiede J.A.R.V.I.S..
"No. E secondo ti ho detto di non darmi del lei" lo rimprovero.
"Il signor Stark ha detto"
"Il signor Stark non ti dà ordini riguardanti me" taglio corto.
"Certo signorina"Vado verso un computer.
C'è un altro biglietto.
Accendi e guarda.
Non vorrei farlo, ma la curiosità prevale su tutto, così faccio come è scritto.
È impostato un video."Sto cercando di registrare!" esclama una voce ridendo, mentre lo schermo è ancora nero.
"Devi scoprire l'obbiettivo" ricorda un'altra voce.
"Oh. Giusto" ora il video mostra Bucky.
Mi sento mancare.
"Ehi Jean! Non so perchè io stia registrando... per dirti che mi manchi, credo, non ne sono sicuro" ride.
"Ti sogna tutte le notti" lo prende in giro Clint.
Tutti ridono mentre una lacrima mi riga il viso.
"State zitti! Comunque, Jean, mi manchi davvero tanto, ora più che mai. Credo... credo di dover spegnere, quindi condenso tutto. Ti amo Jean Taylor" sorride verso la telecamera e il video si ferma su quell'ultimo fotogramma.Non so cosa dire.
In quel video è ancora il mio Bucky, sorridente e spensierato.
"Mi manchi anche tu..." mormoro tra le lacrime.
Peter intanto mi si è avvicinato e mi ha passato un braccio sulle spalle.
"Sto bene" mento asciugandomi il viso.
"Non è vero" sorride debolmente, cercando di confortarmi.
"No, è tutto okay" cerco di convincere più me stessa che lui.
Peter si volta un secondo.
"Jean... credo tu debba vedere" mi dice accennando alla parete dietro di me.
Mi giro a malincuore, dando le spalle al cumputer dove rimane il suo sorriso.
Stark è appoggiato alla parete, che mi guarda.
"Non devi stare sola" sono combattuta.
Vorrei mantenere le distanze, ma allo stesso tempo so di non poterlo fare.
Di non esserne in grado.Mi avvicino lentamente a lui, ancora indecisa se dargli un'occasione o se andarmene.
Alla fine cedo alle emozioni e lo abbraccio, in lacrime.
"Mi dispiace" mormora soltanto.
"Da dove viene quel video?" chiedo.
"Il quinto giorno in missione. Prima che succedesse tutto quello che è accaduto" risponde.
Io annuisco debolmente.
"Hai una sola occasione" lo avverto senza guardarlo negli occhi.
Lui mi posa una mano sul mento, obbligandomi ad alzare lo sguardo.
"Non la sprecherò" mi promette asciugandomi le lacrime."Non ti aspettare che cominci a chiamarti papà o cose simili. Per me resti Tony" dico salendo le scale.
"Lo terrò a mente" sorride.
"Ehm... signor Stark?" lo chiama Peter.
Santo cielo, Peter!
Sì, okay, me lo ero dimenticata.
"Ciao Ragnetto" gli sorride.
"Ragnetto?" chiedo sorpresa.
"Il qui presente Parker non ti ha detto nulla?" decisamente vuole dargli fastidio.
"Faccio subito!" esclama prima di saltare... e rimanere attaccato al soffitto.
"Ma che...?" non me l'aspettavo.
"Sono tipo un ragno umano" spiega.
"Vedi di starmi lontano, allora" se si trasforma pure in uno di quei cosi grido.
"Perchè?" chiede confuso.
"Aracnofobica" sillaba Tony cercando di non farsi sentire.
Con scarso successo, ovviamente.
"Ah. No, non tengo ragni in camera mia" ride.
"Ha ha ha, molto simpatici, davvero" alzo gli occhi al cielo."Mi ci sto affezionando, sai?" mi dice Tony appena Peter si allontana.
Io non rispondo.
"Ho sbagliato, non è così? Dannazione!" grida.
"No, fa nulla. Solo vacci piano con gli adolescenti. Soprattutto se sono come Peter..." anche io tengo a lui, non voglio che soffra come ho fatto io.
Fa per riprendere fiato, ma viene interrotto.
"Scusa Ottovolante, ho bisogno di parlare con lei" Clint arriva quasi di corsa.
Ottovolante? Ah. È di metallo. Vola. Tutto chiaro.
"Vai" confermo."Che succede?" chiedo a Clint.
"Si tratta di Nat. Sta dando di matto e non so che fare" mi informa.
"Capito, ci penso io" mi incammino verso la suddetta stanza e ad ogni passo ci sono dei rumori che si fanno più forti.
"Nat...? Sono Jean, posso entrare?" non sentendo nessuna risposta apro la porta.
Alla mia entrata segue un grido ed una sedia scaraventata in corridoio.
"Ma sei impazzita?!" esclamo.
La rossa mi lancia un'occhiata di fuoco.
Fortunatamente le so reggere.
"Clint lasciaci sole" chiedo senza lasciar cadere lo sguardo."Cosh'hai?" vado dritta al punto.
"Niente di cui tu debba preoccuparti" taglia corto lei camminando in cerchio nella stanza.
"Ovviamente. Muoviti, racconta" sono irremovibile.
"È solo una stupida vecchia storia" davvero non ne vuole parlare.
"Innanzitutto fermati, mi fai venire il mal di testa. Secondo non me ne andrò finchè non mi spiegherai" la informo.
"Tre anni fa sono andata in missione. Sembrava tutto in ordine, tutto perfetto, invece ora vengo a scoprire di un'enorme falla. Tre anni dopo. In tutto questo tempo non mi sono preoccupata di niente ed ora devo ricominciare da capo!" esclama.
"Non mi sembra un valido motivo per mettere a soqquadro la camera" mi guardo in giro.
Effettivamente sembra passato un uragano.
"Vuoi una mano per mettere in ordine?" le chiedo.
"No, faccio da sola" mi congeda.Clint mi sta aspettando subito fuori.
"Allora?" è fin troppo preoccupato.
"Niente di che, una vecchia missione finita male. Si riprenderà" scherzo.
"Meno male, pensavo si trattasse di qualcosa di più grave. Stavi andando da qualche parte?" mi guarda poi.
"In realtà sì. Devo dire una cosa a Steve... più o meno per la millesima volta" rido.
"Andiamo allora"------------
IL VIDEO DI BUCKY PIANGO.
Comunque salterò un po' di mesi nel racconto, o si rischia di arrivare a 300 capitoli.
In ogni caso non ho finito, aspettatevene ancora un bel po'.
Besos.
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You remember? I do || Bucky Barnes ||
Fanfiction[IN REVISIONE] Da quando Jean lo ha incontrato, quella notte, in quella piccola stanza, tutto è cambiato. Eppure non sapeva che la sua vita sarebbe stata stravolta di nuovo. E ancora. E ancora.