CAPITOLO 30

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Ancora avevo le guance arrossate per ciò che finalmente era successo tra me e Adrian.

Ci eravamo dimostrati amore in una maniera per me del tutto nuova e già iniziavo a domandarmi se a lui fosse piaciuto quanto me.

Nonostante tutto, lui aveva già provato una sensazione di pace così. E non volevo che fosse stata migliore della mia.

<<Siete pronti?>>, ci domandò Randall appeso alla ringhiera.

Ci guardava con occhi stanchi, fermo e per nulla spaventato o, almeno, se lo era non lo dava a vedere.

Ed era meglio così o sarei andata nel panico.

Guardai Adrian di sbieco e annuii lentamente subito dopo che lo fece anche lui.

<<Bene. Allora, andiamo su>>, ci ordinò voltandosi verso la scala ed iniziando a camminare.

Sentii la mia mano essere stretta da quella di Adrian e, subito dopo, mi autoconvinsi a proseguire con tutto il resto della famiglia alle nostre spalle.

Mi avvicinai alla porta della stanza ancora vuota e guardai Randall entrarci dentro ed iniziare a sistemare vari incensi e scodelle varie. Quasi le stesse cose che aveva usato con Dominic.

<<Entrerete da soli>>, ci ordinò lui guardando solamente Adrian, <<devo parlarvi. In privato>>.

Annuimmo guardando i nostri parenti fermi sulla soglia con le gambe tremanti.

Sapevo che nessuno avrebbe detto nulla per paura di ciò che sarebbe successo dopo; così, mi limitai a sorridere.

<<Ci vediamo dopo>>, disse Greta interrompendo il silenzio.

<<Già, a dopo>>, ripeté Jason guardando anche il cugino.

Annuii nuovamente ed entrai con la speranza di non scoppiare in lacrime. Non lì davanti a tutti, almeno.

Volevo essere considerata forte e, soprattutto, volevo esserlo per me stessa.

Avrei dovuto lottare, stringere i denti e fare a pugni con la morte; ma solo così mi sarei meritata la vittoria: la vita.

Ci chiudemmo la porta alle spalle e subito rimasi impalata a guardare Randall alle prese con le sue faccende.

<<Prego, sedetevi>>, ci ordinò mostrandoci il letto matrimoniale.

Mi misi sul bordo con Adrian subito accanto a me.

Mi strinse la mano destra e subito mi sentii in grado di poter andare avanti senza crollare.

<<Cos'hai da dirci?>>, domandò Adrian preoccupato, <<qualcosa non va con la magia? La cura non funzionerà?>>, chiese ancora.

Randall scosse la testa, posando la ciotola piena d'acqua sul comò.

<<Non è questo>>, sospirò, <<la magia non funzionerà se voi due rimarrete in contatto>>.

Rimasi di sasso, contenta di quella rivelazione.

Almeno non saremmo morti entrambi.

<<Cosa...?>>, domandò Adrian a bocca aperta e con gli occhi lucidi.

Volevo piangere. Glielo leggevo in faccia quanto in realtà volesse scoppiare e la cosa mi fece stare male peggio del previsto.

<<È così, Adrian>>, scosse la testa e mi puntò, <<o salvi lei o sicuramente morirete insieme>>.

<<Ma perché non ce l'hai detto davanti agli altri?>>, domandai senza capire il perché di quella scelta.

<<Perché questa è una decisione che avreste dovuto prendere solamente voi due>>.

VERBENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora