Mi sveglio ogni giorno provando un odio smisurato per questa città, che mi ha fatto soffrire e mi ha portato via ciò che di più caro avevo, tutto. Mi sveglio ogni giorno con la consapevolezza che non è questa la vita che voglio. Non ho obbiettivi, non ho hobby, non ho talenti. Non so cosa farò nel mio futuro. La mia unica costante sono loro. Le mie migliori amiche. Cinque per l'esattezza. Come le dita delle mani. Né troppe, né troppo poche. Direi quasi il numero perfetto.
Mi sono svegliata questa mattina con la stessa identica consapevolezza. Mi armo di coraggio come ogni mattina e mi preparo per iniziare un'altra orribile giornata di scuola. L'unica cosa positiva è che oggi è il primo giorno dell'ultimo anno di liceo, che mi avvicina al giorno in cui andrò via da questa città.
Metto dei vestiti a caso, come sempre e mi precipito al piano di sotto per fare colazione.
"Buongiorno" dico con la voce assonnata
"Buongiorno tesoro" mi risponde mia madre mentre mi porge una tazza di caffè latte
Queste le uniche parole che io e lei ci scambiamo ogni mattina da due anni a questa parte. Dopo che è cambiato tutto. Dopo che la nostre vite sono state rovinate da chi credevamo ci amasse.
La guardo con un sorriso triste e la saluto mentre varco la porta di casa per dirigermi verso il mio inferno. La cosa positiva è che vivo a circa cinque minuti di distanza dalla scuola, quindi la mia camminata è molto breve.Arrivo davanti al cancello e aspetto che una delle mie migliori amiche mi raggiunga per darmi un po' di coraggio. Federica. E' anche nella mia classe. Le altre quattro hanno scelto indirizzi diversi dal nostro, ma questo non ha interferito con la nostra amicizia.
Il linguistico. La mia scelta. Non ne sono mai stata soddisfatta, ma ormai per cambiare idea è tardi. Cerco di tirare avanti e di farmi piacere ciò che studio. Per carità, amo le lingue, ma non come le insegnano a scuola. Almeno penso che mi saranno utili per un futuro, sempre se capirò cosa fare.
Vedo in lontananza Federica. Smanetta con il suo cellulare. Quando alza gli occhi e mi vede, inizia a corrermi in contro.
"Emma!" urla mentre me la ritrovo appiccicata con un polipo.
"Fede, non ci vediamo solamente da ieri"
"Lo so, ma mi sei mancata. Poi oggi sono estremamente emozionata"
"Anch'io mi sento quasi allegra oggi. Solo un anno e scapperò via da qui"
"Anche oggi vedi tutto nero"
"Sempre"Spazio autrice 🐼
Questa è la mia prima storia, quindi accetto ogni tipo di consiglio/critica!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questa storiella.
😘😘😘
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La mia città
RomanceEmma è all'ultimo anno di liceo, nella città che odia più di tutto. Questa città le ha portato via ciò che aveva di più caro. Questa città l'ha portata a non fidarsi di nessuno, se non delle uniche persone che le sono rimaste accanto, le sue miglio...