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I mesi successivi sono passati in fretta, e siamo già alla fine di febbraio. Le feste natalizie sono andate benissimo, le ho passate con mia madre, con Samuel e suo padre.
Penso davvero che mia madre e il padre di Samuel ci nascondano qualcosa, ma non siamo ancora riusciti a capire cosa. Ci stiamo lavorando, però.
Capodanno l'ho trascorso con le mie amiche e Samuel ad una festa e ci siamo divertiti un mondo. Federica ha una relazione con Christian dal giorno della festa in cui li ho visti baciarsi, come previsto. Pendono uno dalle labbra dell'altra, però sono bellissimi insieme.
La relazione fra me e Samuel va a gonfie vele, non abbiamo più discusso se non per sciocchezze varie. Di Anna non c'è più nessuna traccia e va bene così.
Ora siamo quasi a marzo e domani è mio compleanno. È il primo marzo ed è il primo anno in cui non vedo l'ora di festeggiarlo. Erano due anni che non lo festeggiavo più per tutto ciò che è capitato.
Le mie amiche infatti sono strafelici, soprattutto perché da come ho intuito stanno organizzando qualcosa. Si sono fatte scoprire facilmente, soprattutto per colpa di Federica e la sua scarsa capacità di mentire.
Mi ha spifferato che ci sarà una festa, non ho ancora capito dove però.
Lo scoprirò domani a quanto pare.

Ora sono al centro commerciale, mi hanno praticamente trascinata qui per comprare un vestito per domani sera. E non ho potuto dire di no, ovviamente. Ho provato quasi un intero negozio di vestiti, sono stanca morta e le mie amiche non smettono più di portarmi abiti in camerino.
"Questo ti sta da dio!" Esclama Camille, osservandomi con la bocca aperta.
Le altre concordano con lei, quindi credo di essere obbligata a prendere questo vestito, però devo dire che mi sta davvero bene.
È un tubino nero abbastanza aderente, con lo scollo a cuore. Devo dire che mi fascia bene e la lunghezza è perfetta.
"Lo prendo" affermo.
Dopo aver pagato usciamo dal negozio e torniamo a casa, visto che si è già fatta ora di cena.

Ho mostrato il vestito a mia madre e l'ha adorato, era più felice di me dell'acquisto.
Dopo aver mangiato, mi sdraio sul divano per vedere un film con mia madre. Vuole aspettare la mezzanotte per farmi gli auguri per prima, parole sue.
Per fortuna domani è domenica, quindi non dovrò svegliarmi presto per andare a scuola.

"Auguri tesoro!" Esclama mia madre abbracciandomi. Non mi ero neanche resa conto dell'ora.
"Grazie mamma." Rispondo, ricambiando il suo abbraccio.
Il telefono vibra fra le mie mani, è un messaggio di Samuel.
Esci fuori.
Un sorriso compare spontaneo sulle mie labbra e sto già correndo fuori casa. Samuel è lì, sull'uscio della porta di casa mia, con in mano un rosa e una busta.
"Auguri piccola." Sussurra con un sorriso.
Gli salto praticamente addosso, mentre lo ringrazio.
Premo le mie labbra sulle sue in un bacio dolce.
"Ti amo." Soffio sulle sue labbra.
"Ti amo." Risponde, prima di regalarmi un altro bacio.
Ci separiamo giusto il tempo di entrare in casa mia.
Mia madre è sparita dal salotto, suppongo sia andata a dormire.
"Tieni." Dice Samuel, porgendomi la rosa che metto subito in un vaso pieno d'acqua.
Subito dopo mi porge anche la busta.
Sorrido immediatamente, mentre lo ringrazio.
"Aprilo." Afferma, con un cenno del capo.
Ancora con il sorriso stampato in faccia, apro il regalo e vedo che all'interno c'è una scatolina.
Apro anche quella ed estraggo il contenuto. È una collana d'argento a forma di cuore.
"È stupenda." Sussurro, quasi con le lacrime agli occhi.
"Il mio cuore è tuo, Emma." Afferma Samuel, avvinandosi a me.
Non riesco a reprimere un sorriso.
"È il regalo più bello che abbia mai ricevuto." Affermo.
Prende la collana dalle mie mani e la lega al mio collo. La accarezzo con le dita, è stupenda davvero.
"Non so come farei senza di te, Em." Mi accarezza la guancia con le nocche e mi stampa un dolce bacio sulle labbra.
"Tu mi hai stravolto la vita, Samuel." Fisso i miei occhi nei suoi. "Prima odiavo questa città, vivere qui, non vedevo l'ora di lasciarla, ma da quando sei arrivato non voglio più andarmene, perché tu sei la mia città." Concludo.
"E tu sei la mia."

Per la prima volta nella mia vita, mi sento veramente felice.

La mia cittàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora