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Mi precipito fuori dal locale e quando sento l'aria fredda colpirmi il viso, mi sento meglio. Sapevo che non era una buona idea venire qui. Non posso farcela se tutti mi guardano anche qui. Se tutti mi studiano. A scuola posso anche sopportarlo, ma qui non ci riesco. Non mi sento libera.
E poi lo vedo. Samuel. Mi sta guardando. E forse crede anche lui che io sia pazza. Come tutti gli altri. Lo vedo che mi si avvicina.
"Emma, giusto?"
"Giusto"
"Ti ricordi di me?" oh, come potrei dimenticarlo. Come potrei dimenticare quegli occhi.
"Samuel? Il ragazzo del bagno?" dico con un sorriso
Ride. "Il ragazzo del bagno, sì. Preferisco Samuel però"
"Samuel allora" sorrido
"Stai bene?" mi chiede
Bene. Una parola che per me ha perso significato. Dico di stare bene, ma in realtà non è così. Non sto bene e mai starò bene.
"Sì" mento
"Non è vero"
"Come?" chiedo
"Non è vero che stai bene. Ti ho vista uscire da lì come se stessi scappando dall'inferno"
"Non mi piacciono le discoteche" mento ancora. Questo ragazzo sembra capirmi. Un altro avrebbe pensato che fossi ubriaca o che fossi pazza.
"Non mentire"
"Non mi va di parlarne" dico a testa bassa
"Meglio" sorride
"Perché ti sei trasferito?" cambio discorso
"Non mi va di parlarne"
"Lo accetto" rispondo con una risata
"Em, mi hai fatto morire! Perché sei qui fuori?" urla Federica
"Scusami, ero qui. Credo che andrò a casa. Sono stanca"
"E come ci vai a casa?" chiede
"A piedi"
"Sei impazzita? E' lontano da casa tua!" urla ancora
"La porto io a casa. Ho il motorino" interviene Samuel
Non riesco a trattenere un sorriso.
"Bene. Riportala intera. Ciao, Em" dice abbracciandomi
Federica rientra dentro. Resto di nuovo con Samuel. Lo ringrazio per il passaggio. Si incammina verso il motorino e io lo seguo. Senza dire una parola, mi passa il casco. Dopo averlo messo salgo a bordo e lui con me.
Noi due insieme. Di notte. Sul motorino. "Tieniti"
Mi tengo. A lui. Parte e mi perdo nelle luci della città illuminata dai lampioni. Mi perdo in questo viaggio con lui.
Mi ricordo di non avergli detto dove abito, ma lui deve averlo notato che abito lì. Accanto a lui. Accanto a casa sua.
Il viaggio dura troppo poco ed è già tempo di scendere. Mi tolgo il casco e glielo passo.
"Grazie" dico "Come sapevi che vivo qui?"
"Perché io vivo lì" indica la casa accanto alla mia "E ti ho vista"
"Anch'io ti ho visto" dico
"Lo so. Buonanotte, Em" mi risponde e si allontana. Ed entra a casa sua. Lasciandomi lì. Imbambolata.
"Buonanotte, Sam" dico al buio che mi circonda

Spazio autrice 🐼
Per quale motivo Samuel si è trasferito?
Si conoscono da così poco, ma Samuel riesce a capirla e a leggerle dentro come nessun altro.
Riuscirà Emma a lasciarsi andare e confidarsi con lui?
Prossimamente scopriremo qualcosa!
😘😘😘

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