39

4.8K 214 4
                                    

SAMUEL'S POV

Un anno dopo

Dopo un anno intero di organizzazione, finalmente è arrivato il grande giorno. Oggi io ed Emma ci sposiamo.
Anche la nostra, come quella dei nostri genitori anni prima, sarà un cerimonia semplice, senza troppi fronzoli. Emma, però, ci teneva comunque a fare la cose per bene, infatti ci ha impiegato un anno per rendere tutto perfetto. La cerimonia non si terrà nella nostra città, bensì la celebreremo in montagna, in mezzo alla neve di dicembre. Farà abbastanza freddo, ma ho voluto sottostare al suo volere, al suo sogno. Era ciò che desiderava Emma e per lei farei qualunque cosa.
Per questa ragione la cerimonia sarà molto breve, giusto per non morire congelati e poi si sposterà all'interno di uno chalet di montagna, allestito per la cena. Per tutti gli invitati ed anche per noi, abbiamo prenotato delle camere in un hotel lì vicino.
Insomma è tutto organizzato alla perfezione.
"Sei pronto?" Chiede mio padre facendo capolino in camera.
L'adrenalina si è già impossessata del corpo, non vedo l'ora di vederla nel suo vestito bianco, venirmi incontro in mezzo alla neve.
"Sì." Dico in un sussurro.
"È ora di andare." Mi avverte mio padre.

*

Qualche minuto dopo sono all'altare ad aspettarla e non sento neanche il freddo per quando sono felice. Il mio amore per lei mi riscalda a tal punto da non sentire più nulla, neanche le voci degli invitati. Sono chiuso nella mia bolla in attesa del suo arrivo, già immagino le sue labbra rosee e perfette aprirsi in un sorriso, i nostri occhi perdersi ad osservarci.
A distrarmi dai miei pensieri è la marcia nuziale, che mi fa capire che Emma sta arrivando. Rivolgo il mio sguardo dritto davanti a me e mi perdo in quell'istante, in cui la vedo camminare verso di me nel suo abito bianco e scintillante. I miei occhi percorrono tutta la sua figura dai piedi al suo viso, sostiene un bouquet di rose rosse in mano, mentre i suoi occhi entrano dritti nei miei fino a causarmi una scarica di brividi che trafigge tutto il mio corpo. Le sue labbra sono piegate in un sorriso ed i suoi occhi sono già velati di lacrime.
In pochi secondi è davanti a me, anche se mi sembrava di vivere la scena a rallentatore.
Non avevo neanche notato sua madre, fino a quando non pronuncia una frase che mi fa scoppiare il cuore.
"Prenditi cura di lei." Sussura, con le lacrime agli occhi.
"Lo farò."
Afferro la mani di Emma e le sussurro che è bellissima, mentre il suo sorriso si amplifica.
Le parole del prete ci fanno tornare con i piedi per terra, la cerimonia passa così in fretta che faccio fatica a starle dietro.
"Potete scambiare le vostre promesse." Annuncia il prete.
Fisso i miei occhi in quelli di Emma ed inizio a parlare.
"La nostra storia è scoppiata all'improvviso, come qualcosa dal quale non puoi fuggire. Tu mi hai rapito già dal primo momento in cui i miei occhi hanno incontrato i tuoi. So che a volte sono ingestibile, so di aver sbagliato parecchio, so di averti ferita, ma tu mi stai prendendo così per tutta la vita, nonostante i miei difetti. Tu sei la persona migliore che abbia mai conosciuto, sei tutto quello che ho sempre voluto ed ora... ora sarai mia, per sempre. Ti prometto che ti resterò sempre accanto, qualunque cosa accada io sarò qui. Accanto a te." Concludo infilando la fede al suo dito, mentre una lacrima solitaria riga la mia guancia.
Emma asciuga le sue lacrime con i pollici, prima di sussurrarmi un ti amo e di iniziare a parlare.
"Quando ti sei trasferito nella mia città, ero insicura, non mi fidavo di nessuno ed odiavo profondamente quel posto, con tutta me stessa. Tu però sei entrato nella mia vita con la forza, senza arrenderti ad ogni mio rifiuto. Tu mi hai salvata Samuel, e non è una frase fatta, è la verità. Se tu non fossi piombato nella mia vita, sconvolgendola profondamente, non so dove sarei finita. Ad oggi ti considero come la parte fondamentale della mia vita, senza la quale non potrei vivere e non vedo l'ora ti passare il resto dei miei giorni con te. Ti prometto di restarti accanto finché vivrò. Ti amo." Pronuncia queste parole con la voce rotta dal pianto, mentre infila la fede al mio dito. Con il pollice raccolgo le sue lacrime e solo ora mi accorgo di star piangendo anch'io.
"Vi dichiaro marito e moglie!" Esclama il prete. "Può baciare la sposa."
E la bacio. Il nostro è un bacio pieno d'amore, mischiato alle nostre lacrime di gioia, intorno a noi non c'è più nessuno, ci siamo solo noi due rinchiusi nella nostra bolla.
Ed io voglio restare così per sempre. Con lei.

La mia cittàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora