||The Vampire Dark Side||
Capitolo Ventesimo
BREE'S POV
La professoressa Brooke continuava a spiegare - o meglio, parlava ai muri dato che nessuno in classe la stava ormai ad ascoltare.
Io e Luke continuavamo a darci fastidio a vicenda, ci tiravamo delle gomitate, ci pasticciavamo sul libro o sul quaderno dell'altro, ci davamo i pizzicotti; insomma, proprio come dei bambini dell'asilo.
Credo seriamente che tornerò a casa con un corpo livido.
"Signorina Tunner, vuole spiegare lei cosa è la bellezza?"
Domandò retoricamente la donna-dal-rossetto-rosso-fuoco. Beh, lei sicuramente non ne ha, quindi la escluderei dal discorso, su questo ne sono convinta. Pensai.
"Secondo me la bellezza è soggettiva, ovvero, quello che può piacere a me non è detto che piaccia anche a Hemmings."
Dissi, tirandolo nella discussione che stavo intrattenendo con l'amorevole professoressa Brooke.
"E a lei cosa piace particolarmente signorina Tunner?"
Chiese, smettendo di scrivere con il gesso bianco sulla lavagna. Oh, beh, mi piacevano i panda e gli unicorni e soprattutto i pandacorni ma non lo avrei mai confessato ad alta voce.
Fortunatamente suonò la campanella che segnò la fine della prima ora è l'inizio della seconda. Per una volta quel suono stridulo mi aveva salvata.
Presi il mio libro e il mio quaderno di filosofia, buttandoli con non curanza nello zaino. Continuai a sistemare la mia roba, finché una mano afferrò con violenza il mio polso. Strinsi in un pugno la mia mano libera, avrei sicuramente tirato un cazzotto a qualcuno oggi. Non era esattamente la giornata giusta per farmi girare i cinque minuti.
Alzai lo sguardo, incontrando sue occhi azzurri, che però erano più scuri dell'ultima volta che li avevo visti, sembravano quasi di un blu intenso.
Oh, fantastico, Niall. Motivo in più per prenderlo a pugni.
Lo guardai in cagnesco, dopo quello che mi aveva raccontato era ancora qui? Sicuramente non volevo spiegazioni o barzellette simili, anche perché non ero la sua ragazza e poteva fare benissimo ciò che voleva.
Senza che me ne accorsi, si avvicinò al mio orecchio.
"A te cosa piace Breezy?"
Mi chiese in un sussurro, facendomi irrigidire sul posto. Un brivido mi percorse la schiena, ma non era di piacere, ma tutto il contrario, era di paura. Avevo una paura tremenda in quel momento.
Vedendo che non rispondevo aumentò la stretta sul mio polso, che mi causò una fitta in tutto il braccio.
"M-mi fai male."
Dissi, cercando di scansarlo. La presa aumentò ancora, e con essa anche il dolore.
Lanciai un piccolo grido. Che cazzo voleva ancora da me? Lo guardai negli occhi, supplicandolo di lasciarmi andare.
"Horan lasciala andare, ora."
Disse, qualcuno alle mie spalle. Cercai di girarmi, ma la stretta aumentò un'altra volta, costringendomi a guardare il ragazzo biondo che mi stava torturando. Aveva una forza SOVRUMANA.
Solo ora mi resi conto che assomigliava a Luke in alcune cose, gli occhi azzurri, i capelli biondi, lo stesso fisico. Forse cominciavo a capire perché a New York avevo le farfalle nello stomaco quando mi aveva baciata: Niall assomigliava tremendamente tanto a Luke.
"E perché mai dovrei Hemmings? Sai che in questo momento potrei spaccarle il polso, vero?"
Spaccarmi il polso? Che!? No, no, no e ancora no. Ci tenevo al mio polso! Decisi di agire, in qualche modo dovevo pur liberarmi. Presi tutta la forza che avevo in corpo caricandola nella mia gamba. Gli sferrai una ginocchiata nelle parti basse, istintivamente la sua mano lasciò il mio polso e io non persi tempo a recuperare il mio zaino.
"Horan ti avviso, avvicinati ancora a lei e potresti passare in brutti guai, lo sai bene anche tu, non provocarmi. Non ti conviene."
Gli disse seriamente Luke.
Una domani mi frullava nella testa: ma quei due si conoscevano?
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Sciau bellissime! Come state? Spero tutto ok.
Allora, che ve ne pare di questo capitolo? Ve lo immaginavate un Niall così violento? Secondo voi come fanno Luke e Niall a conoscervi?
Quante domande ahah, per il prossimo capitolo:
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Sono perfida, me ne rendo conto.
Vi amo ❤️
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The Vampire Dark Side - Luke Hemmings
FanfictionNon mi sono innamorata di lui perché mi faceva ridere, tutti i miei amici ne sono capaci. Io mi sono innamorata di lui perché mi faceva perdere la pazienza con la stessa velocità con la quale riusciva sempre a farsi perdonare, in un modo o nell'altr...