Capitolo Trentaquattresimo

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Prima di iniziare vorrei ricordarvi che chi è interessato può trovare la pagina ufficiale della storia su Instagram, bemysuperbatman

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||The Vampire Dark Side||

-¢αριтσℓσ тяєитαqυαттяєѕιмσ

POV LUKE

Guardavo attentamente il medico che veniva verso di noi, aveva il volto teso. Sapevo di dovermi preparare psicologicamente a quello che mi avrebbe detto, ma non ero assolutamente pronto.

Lei non si merita tutto quello che sta succedendo, perché in fondo so, che tutto quello che le sta succedendo è solamente colpa mia. Sono stato io a rivelarle la mia vera 'identità', sono stato a volere che lei venisse a vivere con me è Ashton, sono stato io lo stupido che si è innamorato di lei e so che è colpa del mio egoismo se lei ora è in una stupida stanza di ospedale.

Perché, oramai, devo accettare tutto questo. Non voglio che le succeda ancora qualcosa quando si sveglierà, perché lei si sveglierà. Ne sono convinto. Ma com'è che si dice? A volte la convinzione fotte.

Ad interrompere i miei pensieri fu un rumore sordo, mi girai di scatto vedendo Ashton steso a terra. Giuro di aver appena sentito il mio cuore riprendere a battere per poi essere preso a coltellate e cazzo, fa male. Spalancai la bocca, indietreggiando di un paio di passi. Dovevo prendere fiato.

Il mio respiro era totalmente irregolare.

Nel frattempo il dottor Evans, era corso qui, vedendo Ashton steso a terra. Sgranò gli occhi, per poi chiamare altri dottori e dir loro di portarlo in una stanza di cui non avevo capito il numero. Ero troppo scosso, se adesso qualcuno mi chiedesse quanto fa 1+1 risponderei 3 al posto di 2. Fissavo ancora il punto in cui il mio migliore amico era caduto.

"Non è morto, vero?"

Domandai con un filo di voce al dottor Evans, la gola mi faceva male, bruciava tremendamente. Un secondo dopo sentii le gambe cedermi, e caddi sulle ginocchia, prendendomi la testa fra le mani. Sentivo il pavimento piastrellato freddo, a contatto con la mia pelle. Avevo i pantaloni strappati sulle ginocchia, sussultai leggermente non appena sfregai le ginocchia scoperte sul pavimento.

Sentivo gli occhi pesanti, molto pesanti. Stava succedendo tutto troppo velocemente e io non ero affatto pronto. Altro che prepararsi psicologicamente in quattro minuti, non ero affatto preparato.

"Ho due notizie per lei ragazzo e non sono positive, purtroppo..."

Annunciò il dottor Evans. In quel momento era come se tutte le persone che c'erano al di fuori e dentro a questo ospedale fossero sparite. C'ero solo io che aspettavo di sapere le due brutte notizie. Perché doveva succedere a loro due tutto questo? Una cosa era certa, in un modo o nell'altro avrei cercato risolvere tutto... Questo.

"Mi dispiace moltissimo per quello che sto per dirle, la signorina Tunner è in coma. È un codice rosso e per il 90% dei casi non ha possibilità di svegliarsi e sembra che anche il suo amico sia nelle stesse condizioni, eppure non riportava alcuna ferita."

Annunciò il dottore. Sgranai gli occhi, capendo il perché Ashton sembrava non stesse nemmeno respirando. In un certo senso tirai un sospiro di sollievo nel sapere che Ashton non era morto, ma nell'altro senso stavo cominciando a disperarmi e a dare di matto pensando che Breezy non si sarebbe risvegliata da quel cazzo di letto.

"Grazie dottore."

Dissi solamente, alzandomi dal pavimento. Per poco non caddi di nuovo a terra, non riuscivo a tenermi in piedi. Cercavo di non lasciar trapassare nessuna emozione ceh ingannasse il mio sguardo privo di qualunque forma di dispiacere. Ma dentro, oh dentro stavo BRUCIANDO LENTAMENTE. E se non avessi spento quel piccolo fuoco, sarebbe diventando un incendio.

The Vampire Dark Side - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora