Capitolo Trentottesimo

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Prima di iniziare vorrei ricordarvi che chi è interessato può trovare la pagina ufficiale della storia su Instagram, bemysuperbatman

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||The Vampire Dark Side||

-¢αριтσℓσ тяєитσттєѕιмσ

POV LUKE

Ormai stava arrivando il giorno del compleanno di Bree, tra una settimana sarebbe stata una diciannovenne e Bree avrebbe dovuto passare il suo compleanno in ospedale. Sarebbe uscita solo una settimana dopo.

Io, Ashton, Calum, Loreline, Amanda, Micheal e Jake avevamo pensato di farle una festa a sorpresa, ma dovevamo ancora organizzarci meglio. Alla fine anche Jake, il fratello di Bree, aveva cominciato a far parte del nostro 'gruppo', se così si può chiamare, e abbiamo dovuto dirgli tutta la verità, come abbiamo fatto con Bree. Diciamo che l'ha presa abbastanza bene. Lui e la sorella sono gli unici veri umani.

Lanciai degli sguardi alle altre stanze, quasi tutte piene di parenti, dottori oppure pazienti. Fin quando non arrivai alla stanza di Bree, la numero 37.

Guardai all'interno della stanza, attraverso il piccolo vetro della porta, e quando vidi Bree distesa su quel letto bianco, con la luce spenta che guardava la finestra che aveva le tapparelle alzate, mi sentii rinascere. Vederla così tranquilla dopo quello che le era successo mi rendeva felice, o perlopiù tranquillo.

La stanza era illuminata soltanto da una luce fioca che proveniva da una lampada sul comodino accanto al letto. Aprii lentamente la porta, e lei non si girò neanche.

"Shay, sto bene, non voglio prendere nessun farmaco o altre robe schifose."

Un largo sorriso si formò sul mio viso quando mi resi conto che lei non aveva nemmeno la più pallida idea del fatto che io fossi lì, a quell'ora della notte. Pensava fossi l'infermiera che veniva a visitarla. Senza dire una parola andai a sedermi su una delle due poltroncine rosse, posizionate proprio di fianco al letto.

"Shay?"

Chiese, girandosi verso di me. I suoi occhi si spalancarono e io le presi la mano, sorridendole. Per poi accarezzarne il dorso, con il pollice.

"Luke, cosa ci fai qui a quest'ora?"

Mi chiese, stringendo la mia mano, voltandosi poi completamente verso di me. Guardai i suoi occhi, erano stanchi ma erano pur sempre i più belli che avessi mai visto.

"Dovrò pur venire a trovare la mia ragazza, no?"

Le dissi, sorridendole. Sorrise anche lei di rimando e una lacrima rigò involontariamente la sua guancia. Le asciugai la lacrima, alzandomi per baciarle delicatamente la fronte. Solo allora mi resi conto di quanto fosse calda.

"Come stai?"

Le chiesi. Alzò lo sguardo verso di me, appoggiando la sua mano sulla mia, che era sulla sua guancia. La sua pelle scottava a dir poco, era bollente.

"Meglio, da quando mi sono svegliata dal coma mi sento molto debole, ma nonostante questo sto bene. Non ti preoccupare."

Disse in un sussurro, chiudendo gli occhi. Sorrisi a quella visione. Quando riaprì gli occhi, restammo a fissarci per secondi che sembravano eterni, mentre io continuavo ad accarezzarle la guancia. Come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo. E lei lo era, era la cosa più preziosa che avevo.

Non riuscendo più ad aspettare mi alzai, avvicinando il mio viso al suo, baciandola leggermente. Lei sorrise nel bacio.

"Sei la cosa più importante che ho."

The Vampire Dark Side - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora