Capitolo Ventottesimo

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||The Vampire Dark Side||

-¢αριтσℓσ νєитσттєѕιмσ

Mi svegliai con le mani e la fronte sudate, e con un nodo allo stomaco che quasi mi impediva di respirare normalmente. Ero sdraiata sul materasso del letto, mentre le coperte che coprivano il mio corpo erano andate a depositarsi di lato, toccando il pavimento. Mi spostai per guardare la sveglia che era appoggiata sul comodino accanto a me, segnava le due del mattino. Avevo avuto un incubo, eppure sembrava così reale. Mi toccai il punto che prima, quando stavo sognando, sanguinava. Ma feci la mossa sbagliata, una fitta lancinante mi colpì proprio in quel punto, obbligandomi a mettermi una mano sulla bocca per evitare di urlare dal dolore. Non volevo svegliare Luke, ne tantomeno Ashton.
Presi un grande respiro, girando la testa non appena sentii Luke muoversi nel letto. Era sveglio.

"Ehi, come mai sveglio?"

Gli chiesi dolcemente. Strinse le labbra mentre mi accarezzava la fronte con una mano. I suoi occhi non si staccavano dai miei. L'unica luce che ci illuminava era quella del lampione che si trovava nell'altro lato della strada. Mi aspettavo che disse qualcosa ma non disse niente, si limitò soltanto ad accarezzarmi la testa. Rimanendo in silenzio.
Mi misi a sedere, strofinandomi le mani sudate sui pantaloni del pigiama. Sulla faccia di Luke c'era una strana espressione. Abbassai lo sguardo, quando decise di parlarmi.

"Potrei farti la stessa domanda sai?"

Sospirai. Alzai lo sguardo, incrociando nuovamente il suo. Mi sorrideva. Lo fissai per un paio di secondi, così come lui fissò me per quel tempo che sembrava indeterminato. Spostai nuovamente lo sguardo, posandolo sulla finestra. Incominciai a guardare il cielo, e le poche stelle che si riuscivano a vedere a causa dell'inquinamento luminoso che c'era in questa città.

"Ho fatto un incubo."

Dissi in tono fermo. Cercando di non far riaffiorare i ricordi di quel pessimo sogno, se così si può definire. Appena ci pensavo mi sembrava di riviverlo, di rivivere la mia finta morte per mano di Ashton e non era bello, fidatevi non lo era per niente. Anche se era un incubo.
Sentii le braccia di Luke andarsi a posare sui miei fianchi, cingendomi in un abbraccio. Sorrisi al suo gesto, lui c'era e sapevo che su di lui avrei sempre potuto contare. Mi sdraiai, riappoggiando la testa sul cuscino. Ryan, amore mio, sai che non ti abbandonerei per nulla al mondo, vero? Ovviamente.

"Ora dormi, domani mattina abbiamo scuole e non è il caso di saltare anche domani."

Disse. Anche se non lo vedevo potevo benissimo sentire un sorriso formarsi sulle sue labbra. La sua mano andò a poggiarsi sulla mia testa, accarezzandomela. Era un gesto semplice, ma che mi fece rilassare moltissimo. Poco dopo caddi di nuovo nel sonno.

❋❋❋❋

"Bree, svegliati."

Sento una voce ottavata chiamarmi, mentre qualcuno mi scuote leggermente. Ma i miei occhi sono talmente pesanti in questo momento che mi è praticamente impossibile anche solo cercare di aprirli. Stavo sicuramente sognando un'altra volta.

"Luke, muori."

Mugolo con la voce assonnata, girandomi dall'altra parte. Sento una risata provenire accanto a me, era sicuramente Luke, potrei riconoscere la sua risata tra mille. Presi la prima cosa che mi capitò sotto mano, cercando di tirargliela. Era il suo cuscino.
Dopo pochi secondi non sentii più il suo peso sul letto. Sentendo in fine la porta sbattere, segno che era uscito. Aprii leggermente gli occhi per controllare. Ma fu la mossa sbagliata, infatti era proprio accanto a me. Brutto nani malefico, allora non te n'eri andato! Presi il mio cuscino, mettendomelo in faccia.

"Eddai Bree, devi andare!"

Mi tolsi il cuscino dalla faccia per poter guardarlo meglio. Gli rivolsi un'occhiata confusa, non appena i nostri occhi si scontrarono.

"Come devo andare? E tu dove cazzo vai scusa!?"

Chiesi leggermente alterata. Io e la finezza quella mattina andavamo d'amore e d'accordo. Luke mi guardò con un leggero ghigno sulle labbra, che cosa stava escogitando quel nano malefico? Sicuramente aveva in mente di andare a comprarsi un unicorno alato, con la coda brillantinata che vomitava arcobaleni, geneticamente modificato per eliminare la razza umana. Ok, vedevo troppi film.

"Ho la prima ora buca, e siccome è anche l'unica ora che non abbiamo assieme tu andrai a scuola, mentre io starò qui a casa insieme ad Ashton a giocare alla play station."

Mi disse sorridendo come un ebete. Che stronzo che era, poteva comunque accompagnarmi eh. Fa niente, c'erano comunque gli altri ragazzi in fondo. Gli rivolsi un sorrisetto di sfida, alzandomi di malavoglia dal letto.
Presi l'intimo e il mio abbigliamento dall'armadio, optai per una vecchia maglia dei Nirvana che apparteneva a Luke, la quale mi arrivava a metà coscia, dei leggings neri e le mie amate Dr.Martens, il tutto accompagnato con un giubbino di pelle, anch'esso nero. Posai il tutto sul letto, accanto a Luke, che mi osservava in ogni mossa che facevo.

"Ok che sono una figa pazzesca, ma potresti evitare di fissarmi in continuazione? Grazie."

Gli dissi, risvegliandolo dal suo stato di trance. Ridacchiò alla mia affermazione, per poi stendersi di nuovo sul letto. Andai in bagno sorridendo.
Mi guardai allo specchio, una volta chiusa la porta a chiave, non si sa mai quando hai un migliore amico che è un ninfomane. Il mio aspetto non era proprio uno dei migliori, adesso che mi guardavo bene: i miei occhi azzurri erano spenti, avevo delle occhiaie da paura, segno che non avevo dormito bene -cosa che in effetti era vera- e i miei capelli erano disordinati. Sembrava che avessi fatto una lotta all'ultimo sangue in quel letto. Mi spogliai, per poi buttarmi sotto l'acqua calda della doccia. Mi ci voleva proprio. Lasciai che l'acqua scorresse sul mio corpo, bagnandomi.
Una volta finito, mi misi un asciugamano all'altezza del seno, che mi arrivava poco sopra alle ginocchia e un altro decisi di usarlo per asciugarci i capelli. Solo in quel momento mi ricordai di aver lasciato tutto in camera, compreso l'intimo. Cazzo.
Uscii dal bagno, e Luke era disteso sul letto che guardava il soffitto, appena si accorse della mia presenza spostò lo sguardo su di me, squadrandomi tutto il corpo. Sentii un leggero bruciore invadermi le guance, stavo arrossendo.

"Luke non fare quella faccia da coglione, mi hai già vista in asciugamano."

Dissi, cercando di non farmi più osservare da lui. Andai verso il letto, sporgendomi verso i vestiti per prenderli e poi tornare in bagno.

"Peccato che era sei anni fa e non eri ancora... Formata."

Disse, in tono malizioso. Coglione. Presi in fretta i miei vestiti e mi diressi verso il bagno. I miei piedi toccavano velocemente il parquet, dirigendosi verso il bagno, ma prima che potessi entrare mi fermai, per poi girarmi a guardarlo.

"Luke sei un pervertito!"

Lo rimproverai. Sbuffò ridendo, ma subito dopo notai i suoi occhi spalancarsi. Che cazzo c'aveva adesso sto qui?

"Ehm... Bree... L'asciugamano..."

Spalancai di botto gli occhi. Non me lo feci ripetere due volte e abbassai lo sguardo sul mio corpo, che era rimasto completamente a nudo davanti a Luke. Cazzo. Cazzo. Cazzo! Presi il più in fretta possibile l'asciugamano, portandomelo davanti, cercando di nascondere anche l'evidente rossore che si era andato a creare sulle mie guance. Che gran figura di merda che avevo fatto. Forse una delle più grandi.

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Giorno regas (?) ahah come state spero bene! Volevo ringraziarvi per i 28.8K madonna mi state rendendo una delle ragazze più felici del mondo!
Che ve ne pare di questo capitolo? Forse è un po' corto ma spero che vada comunque bene, ovviamente era un sogno quello di Bree, non potevo farla morire così presto! Ma... Morirà, purtroppo. Solo questo vi dico. Ma tranquille, ci saranno tantissime novità. Una sarà nel prossimo capitolo, ci sarà una svolta completa, se volete sapere cosa succede:
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Vi amo davvero troppo ragazze ❤️

The Vampire Dark Side - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora