Prima di iniziare vorrei ricordarvi che chi è interessato può trovare la pagina ufficiale della storia su Instagram, bemysuperbatman
-----
||The Vampire Dark Side||
-¢αριтσℓσ тяєитαтяєєѕιмσ
POV LUKE
Ero ancora immobile davanti al corpo della ragazza che amavo, incapace di fare anche solo una qualsiasi azione.
Rimanevo lì, fermo, a guardarla. Non avevo il coraggio di muovermi verso di lei, il dolore che provavo in questo momento superava di gran lunga le mie aspettative sul 'dolore'.
A risvegliarmi dal mio stato di trans fu la porta che venne aperta rapidamente. Spostai lo sguardo velocemente, incontrando gli occhi scuri di un dottore. Che alla vista di Bree in quello stato sgranò gli occhi, senza farsi, però, prendere dal panico.
"Corri a chiamare il dottor Evans, la ragazza rischia di morire!"
Mi ordinò con voce acuta il medico. Non me lo feci ripetere due volte, incominciai a correre oltre i miei limiti per cercare il dottor Evans. Finché non passai davanti ad un uomo minuto, sulla cinquantina che portava sul suo camice una targhetta con il nome. Precisamente il nome Dottor M. Evans.
Mi fermai di scatto, osservando per un attimo l'uomo, per poi camminare verso di lui a passo svelto.
Bree non era morta.
Bree sarebbe sopravvissuta.
Erano le frasi che continuavo a ripetermi mentre camminavo verso il medico.
"Dottor Evans! Ho bisogno di lei, hanno sparato alla mia ragazza!"
Quasi urlai una volta che fui abbastanza vicino. L'uomo si girò velocemente sentendo la mia voce. L'ospedale sembrava essere tornato alla normalità in pochissimo tempo, meglio così.
"Dov'è la ragazza?"
Chiese, sbattendo le palpebre. Adesso che lo vedevo bene mi sembrava di aver già visto quell'uomo, ma non ricordo dove.
"Mi segua."
Dissi solamente, per poi dirigermi a passo svelto verso la camera di Bree. Speravo che il dottore riuscisse a mantenere il mio passo e con mia sorpresa ci riusciva benissimo.
Arrivammo in poco tempo davanti alla camera d'ospedale. Avevo l'ansia a mille. Quando Dio distribuì l'ansia io ero già in fila dal giorno prima per paura di arrivare tardi. No ma, che sto dicendo? Ok, sto diventando letteralmente pazzo.
Il dottor Evans abbassò la maniglia, per poi spingere leggermente la porta per entrare. In pochi secondi lo vidi correre verso il letto.
"Che cos'ha?"
Chiese esitante il dottor Evans al medico che prima era entrato, salvando letteralmente la vita a Bree.
Il medico lo guardò un attimo preoccupato, per poi rivolgermi uno sguardo triste. No, vi prego.
Ditemi che non è quello che penso, ve ne prego.
"La ragazza ha una ferita da arma da fuoco, fortunatamente non è nulla di davvero preoccupante, ce la farà. Ma a causa della ferita che aveva già potrebbe essere molto difficile che le sue difese resistano, mi dispiace."
Disse con un velo di tristezza il medico. Porco cazzo, no! Lei deve sopravvivere, deve sopravvivere anche Ash. Non posso perderli entrambi solo per quella testa di minchia di Aron! Se non sopravvivranno, non lo farà nemmeno Aron, su questo ne sono convinto.
"Che cazzo aspettate allora a salvarla!?"
Quasi sbraitai. Non avrei permesso che se ne andassero senza lottare. Il dottor Evans annuì velocemente con il capo, per poi fare cenno al medico di seguirlo.
"Faremo il possibile, intanto ragazzo, vai fuori. Vedrai che la signorina Tunner si riprenderà presto."
Cercò di confortarmi il dottor Evans. E un po' ci riuscì, in fondo sapevo che Bree ce l'avrebbe fatta.
Uscii dalla camera, andandomi a sedere su una delle tante sedie poste nel corridoio.
Passarono vari minuti, prima che notai una figura famigliare camminare a fatica verso di me. Mi alzai di scatto, andando verso il ragazzo che mi sorrideva debolmente.
"Cazzo Ash, scusami!"
Dissi, soccorrendolo. Si teneva un braccio sul punto dolorante. Doveva fare parecchio male data la sua espressione.
"Non ti preoccupare, piuttosto, come sta Bree?"
Chiese, sviando il discorso. Gli rivolsi un sorriso, si sarebbe salvata sicuramente. Il problema era che cercavo di convincere prima me degli altri, di quello che pensavo. Avevo paura che non ce l'avrebbe fatta, e la cosa mi terrorizzava non poco.
"Diciamo che secondo me è stata meglio."
Affermai, incapace di dire il contrario. Non volevo che Ashton si preoccupasse più di tanto. Stava già soffrendo abbastanza e dirgli che probabilmente ne Bree ne lui sarebbero sopravvissuti sarebbe stato il colpo di grazia per rovinargli completamente l'umore.
"Non sparare cazzate Luke, sappiamo entrambi che stai mentendo. Ma nonostante questo, vedrai che cela farà."
Mi rassicurò Ashton. Volevo credergli, volevo almeno provarci. Gli sorrisi di rimando, cercando di non lasciar passare quel filo di paura che mi scorreva nelle vene.
Feci sedere Ashton su una sedia, mentre il mio migliore amico gemeva dal dolore. Stupido incantesimo. Blaterai dentro di me.
Poco dopo notammo il dottor Evans arrivare dal fondo del corridoio, con un'espressione cupa. Non prometteva niente di buono.
-----
Salve ragazze, scusate l'enorme ritardo, so che adesso mi odierete ma per favore, chiedo umilmente pietà.
Scusate se il capitolo non è tanto lungo e fa schifo, si perché per me questo capitolo fa abbastanza cagare ma vabbè.
Volevo dirvi che da un po' di tempo ho letto una storia simile alla mia, anzi se vogliamo precisare è identica, cambiano i personaggi e basta e in più ho visto che un'altra storia ha anche preso il nome e il cognome della protagonista. Io non voglio criticare nessuno o dire niente, però siccome io dedico parecchio del mio tempo libero a questa storia, non mi sembra giusto copiarla. Insomma mi girano anche un po' le scatole, non faccio nomi n'è niente però vorrei che se le persone in questione leggessero si preoccupassero di cambiare un po' qualcosina.
Detto questo, scusate lo sfogo, voglio ringraziarvi di tutto. Siete fantastiche ❤️
Vi amo,
Tantissimo. ❤️
Ah già dimenticavo, per il prossimo capitolo vorrei fare una pazzia:
-65.5K
-2.7 preferiti
-700 commenti
Ci riusciremo? Credo di sì, lo spero almeno. ❤️
STAI LEGGENDO
The Vampire Dark Side - Luke Hemmings
FanfictionNon mi sono innamorata di lui perché mi faceva ridere, tutti i miei amici ne sono capaci. Io mi sono innamorata di lui perché mi faceva perdere la pazienza con la stessa velocità con la quale riusciva sempre a farsi perdonare, in un modo o nell'altr...