POV JON
Stavo guidando ad una altissima velocità per le strade di New York per raggiungere Lydia.
Pochi minuti fa mi aveva chiamato pregandomi di andare a prenderla, sembrava parecchio sconvolta.
Non riuscivo a capire che cosa avesse e perché fosse così spaventata, speravo solo che non le fosse successo nulla di brutto.
In quel momento ringraziai l'inventore del navigatore, senza quell'aggeggio mi sarei sicuramente perso tra quelle stradine che sembravano essere tutte uguali.
Dopo dieci minuti arrivai finalmente a destinazione, mi trovavo davanti ad un bar che sembrava cadere a pezzi. Mi guardai attorno iniziando a cercare Lydia con lo sguardo tra i passanti ma di lei non vi era traccia.Solo allora capii che quel bar era dotato di un doppio accesso, feci subito il giro e la trovai rannicchiata davanti all'ingresso secondario in preda alle lacrime.
Quel luogo era talmente buio, inquietante e lugubre che facevo fatica a vederla.
-cosa ti è successo?- chiesi iniziando a correre verso di lei.
-portami via di qui ti prego- riuscì solo a dire, era parecchio sconvolta.
La presi in braccio e con fatica riuscii a portarla fino alla macchina. Aprii la portiera e la feci sedere delicatamente sul sedile del passeggero.
Subito dopo chiusi la portiera salendo anche io in auto.Partii subito, volevo portarla in un luogo sicuro, non riuscivo a capire che cosa ci facesse in quel brutto posto tutta sola.
-grazie- disse poco dopo iniziando a riprendersi.
-ti va di dirmi cosa è successo?- chiesi girandomi verso di lei con aria tesa.
Ero ancora preoccupato per lei nonostante si fosse un pò calmata.-Jordan lui.. lui..- iniziò a dire ma si bloccò subito iniziando a piangere nuovamente.
-ti ha toccata?- chiesi frenando bruscamente e parcheggiando l'auto nella prima area di sosta disponibile.
-ci ha provato ma non è riuscito- disse guardandomi negli occhi.
I suoi bellissimi occhi blu erano pieni di lacrime.
-cosa ci facevi con lui Lydia? perché ci sei uscita se non ti piace?- domandai non capendo i comportamenti di quella bellissima ragazza.
-mi aveva chiesto di aiutarlo con fisica e ho accettato, non pensavo che invece di portarmi a casa sua mi portasse in quel brutto parcheggio per tentare di toccarmi- disse asciugandosi le lacrime con il palmo della mano.-cosa è successo poi? dove si trova Jordan?- chiesi parecchio arrabbiato, quel ragazzo me l'avrebbe pagata per quello che aveva fatto.
-mi sono messa ad urlare e un passante ha minacciato di chiamare la polizia e così lui è scappato lasciandomi lì tutta sola- disse raccontandomi cosa era successo prima del mio arrivo.
-dove abita quello stronzo? voglio chiarire delle cosette con lui- dissi con tono leggermente arrabbiato e irritato. Come si era permesso di provare ad abusare di Lydia? che uomo era uno che provava gusto a intimidire una persona in questo modo? avrei trovato di sicuro il modo di fargliela pagare.
-non andare da lui ti prego, rimani qui con me- rispose pregandomi con lo sguardo, era ancora molto spaventata e soprattutto sotto shock.
-non ti lascio sola te lo prometto- dissi iniziando ad accarezzare la sua guancia.
Al mio tocco sospirò chiudendo gli occhi.-è la prima volta che mi apro con qualcuno- ammise sorridendomi timidamente.
-perché proprio io?- chiesi con una grande curiosità, poteva avere qualsiasi ragazzo, perché doveva aprirsi proprio con me? cosa avevo di così speciale?
-non lo so ma dalla prima volta che ti ho visto ho capito che avevi qualcosa di diverso dagli altri ragazzi e ora ne ho la conferma- disse avvicinandosi a me.
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Clace Sizzy- La sottile linea che separa amicizia e amore.
FanfictionClary è circondata da amici fantastici. Ha una migliore amica Izzy che adora e due migliori amici Simon e Jace che però da un mese hanno smesso di essere amici. Quale sarà la ragione? una ragazza forse? non vi resta che scoprirlo. I personaggi appar...