Si parte

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POV CLARY

Stavo abbracciando Jace con tutte le mie forze, non volevo lasciarlo andare, non volevo rischiare di rompere quel contatto magico che si era creato tra di noi.

Però purtroppo il destino non era dello stesso parere e infatti fummo costretti a staccarci da quell'abbraccio così intimo e dolce.

La porta si aprì e una giovane infermiera entrò in camera accompagnata da un uomo sulla quarantina, molto probabilmente un dottore.

-Clary Fray?-chiese l'uomo avvicinandosi a me per osservarmi meglio.

-si sono io- dissi ricambiando lo sguardo di quell'uomo. Guardai il tesserino posto sul suo camice e capii di aver avuto ragione, era un dottore.

-signorina inizialmente volevamo tenerla sotto osservazione fino a domani mattina ma visto che sta bene può andare a casa ora se vuole e se se la sente, dipende tutto dalla sua decisione- disse poi con un sorriso aspettando una mia risposta. Certo che volevo lasciare quel posto, non riuscivo a sopportare quella sensazione di tristezza e solitudine che trasmettevano gli ospedali.

-sto benissimo dottore, ho avuto solo un calo di pressione, ultimamente non sto passando un bel periodo- ammisi guardandolo timidamente.

-non si preoccupi, vado a prenderle le dimissioni così potrà lasciare l'ospedale- disse uscendo dalla porta accompagnato sempre dall'infermiera che era stata muta tutto il tempo. Molto probabilmente era nuova e stava svolgendo il suo primo tirocinio. 

-sei felice amore? ce ne andiamo via da qui- disse Jace accarezzandomi il braccio e dandomi un bacio a fior di labbra.

-si amore- dissi alzandomi dal letto e iniziando a sistemare le poche cose che avevo con me, probabilmente le avevano portate mio padre e Jon.

Dopo pochissimi minuti tornò l'infermiera e mi consegnò le dimissioni lasciandomi libera di andarmene.

-da questa parte- disse Jace prendendomi per mano e trascinandomi dal lato opposto del corridoio. Dove mi stava portando? i nostri amici e l'uscita erano dall'altra parte.

-dove mi stai portando?- dissi cercando di fermarlo.

-ti fidi di me?- chiese fermandosi in mezzo al corridoio mentre io ancora sconvolta non riuscivo a capire che cosa volesse fare.

-si certo- dissi con un sorriso teso.

-allora non fare domande e seguimi- disse riprendendo a camminare.

Feci come aveva detto, non dissi una parola e lo segui per tutto il tragitto. Camminammo per tutti i corridoi dell'ospedale fino a raggiungere l'uscita secondaria.

Perché voleva uscire da lì? mi stava forse nascondendo qualcosa o aveva magari scoperto di Seb? Quei pensieri non mi lasciavano tregua ma decisi comunque di fidarmi dell'amore della mia vita. Scendemmo le scale che conducevano al parcheggio principale dell'ospedale e ci fermammo alla fermata dell'autobus.

-perché vuoi prendere un autobus?- chiesi inarcando un sopracciglio. Avevamo entrambi la patente e lui aveva una bellissima auto.

Già Clary, ce l'aveva prima che tu la prendessi in prestito.

-perché la mia donna ha preso la mia auto?- chiese con una finta smorfia.

-scusami non me lo ricordavo, sono così confusa, mi sembra di avere la testa tra le nuvole- ammisi rivolgendogli uno sguardo carico di scuse.

-non preoccuparti stiamo andando in un posto che ti piacerà- disse poi mentre l'autobus si fermava finalmente davanti a noi. Titubante decisi di seguirlo e salii a bordo andandomi a sedere accanto a lui.

Clace Sizzy- La sottile linea che separa amicizia e amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora