seven.

367 34 0
                                    

Mi dirigo verso l'uscita del museo con gli occhi ancora sbarrati. Ashton davanti a me, sta tenendo la porta aperta.
Lo ringrazio ed esco, lui fa lo stesso dopo di me e chiude a chiave la porta alle nostre spalle.
Inizia a incamminarsi e io mi fermo a guardare ancora le porte del museo, ripensando al bacio di pochi istanti prima. Non può essere accaduto davvero, dev'esserci qualcosa che non va.
«Andiamo?» mi richiama Ashton, mi giro verso di lui e annuisco.
Devo dimenticarmi assolutamente di quello che è successo.
Camminiamo fino ad arrivare davanti a casa mia, lo saluto gentilmente ed entro nel mio appartamento.
«Pez?» richiamo la mia amica, non sento risposta, sicuramente starà dormendo. Chiudo la porta a chiave e spengo le luci, vado nella mia stanza dove infatti trovo la mia amica sotto le coperte. Mi metto il pigiama, mi lavo i denti e poi vado anche io nel mio letto.
Mi stendo a pancia in su e fisso il soffitto.
Tutte le immagini di questa giornata mi passano davanti.
Non posso ancora crederci.
Mi sfioro delicatamente le labbra e penso a quelle di Bradley precedentemente poggiate sulle mie. Un bacio casto, dolce. Un bellissimo bacio.
Mi rannicchio sotto le coperte ripensando al bellissimo ragazzo riccio che rende più interessanti i miei turni al museo.

-----

«Buongiorno!» le urla di Perrie rimbombano per tutta la stanza. Metto la testa sotto al cuscino e provo ad addormentarmi nuovamente.
Odio essere svegliata contro mia volontà, soprattutto il sabato mattina.
Purtroppo ogni mio tentativo di addormentarmi svanisce quando la bionda mi lancia un cuscino addosso.
«Ti odio giuro.» sussurro ancora assonnata. Lei scoppia a ridere e mi lascia un bacio sulla guancia.
«Ti aspetto giù che facciamo colazione.» dice poi ed esce dalla stanza.
«Fossi in te mi sbrigherei, c'è Bradley» dice ed esce definitivamente dalla stanza.
Con un balzo, fin troppo atletico per essere le nove del sabato mattina, scendo giù dal letto e corro verso la cucina. Quando entro trovo solamente la mia amica, con una pentola in mano e due tazze di latte.
Scoppia in una fragorosa risata e la fulmino con lo sguardo.
«Oddio dovevi vederti! Non ti ho mai visto correre così tanto.»si mette una mano sulla pancia e continua a ridere a crepapelle, poggia l'altra mano sul bancone e tira un lungo sospiro, continuando a sghignazzare.
«Pensavi davvero ci fosse Bradley! Ma dai Veve, lui è lì nel suo bellissimo quadro e per nessun motivo si sposterebbe da lì.» esclama e io annuisco, ancora arrabbiata con lei.
Per un attimo la possibilità che in cucina ci fosse Bradley mi sembrava parecchio interessante, ma ovviamente, quella 'simpaticona' della mia migliore amica si diverte in questo modo.
«Comunque, come procedono i tuoi strani avvenimenti paranormali con il ricciolo canterino?» sorrido per il soprannome che gli ha attribuito e poi alzo le spalle.
«Umh, bene, no?»
«Continui a crede che sia reale?» sussurra, ma la sento ugualmente, alzo lo sguardo verso di lei e la sua frase risulta più come un'affermazione che come una domanda. Decido di lasciar perdere, non mi va di discutere, di nuovo, su questa storia.
Prendo la tazza di latte e mi vado a sedere sul divano, lasciandola in cucina.
Poggio la tazza sul tavolino in vetro davanti a me e afferro il telefono.
Noto subito un messaggio, da parte di James:

9.23am: Pronta per sta sera?

Non capisco, osservo il telefono finché un lampo non mi attraversa la mente, sta sera devo uscire con James è vero! Me ne ero completamente dimenticata, che disastro.
«Perriee!» urlo e la mia amica corre verso di me.
«Scusa per prima Veve, capisco che per te la situazione sia diversa, ma vedendo questa storia dall'esterno non posso ben capire come è realmente.» dice e si avvicina a me. Annuisco.
«Tranquilla, piuttosto» riprendo a parlare e afferro il mio telefono, mostrandoglielo «James ed io sta sera dobbiamo uscire, e non ho nemmeno un vestito decente da mettermi, dobbiamo assolutamente andare a comprare qualcosa!» esclamo in preda al panico. Lei mi posa una mano sulla spalla e si mette a ridere.
«Tranquilla cenerentola, ci sono qui io. Dopo pranzo andiamo a comprare qualcosa prima che venga il tuo James.» mi fa l'occhiolino e sorrido, la stringo in un abbraccio e la ringrazio.
«Allora, te e James?» chiede sorridendo. Scuoto la testa, perplessa.
«Che cosa?» lei sbuffa e io alzo gli occhi al cielo.
«Ancora non state insieme?» chiede poi. Non la ascolto e mi metto a giocare con il telefono davanti a me.
«Oh andiamo Veronica, posa quel telefono e ascoltami.» mi strappa il telefono dalle mani e se lo mette in tasca. Incrocio le braccia sotto al seno e mi giro verso di lei.
«No non stiamo insieme Perrie, mi sembrava di avertelo già detto.» alzo gli occhi al cielo e lei di conseguenza fa lo stesso.
«Magari questa sera le cose cambieranno, mai dire mai.» alza le sopracciglia ammiccando verso si me. Sbuffo. Potrebbe succedere, o forse no, chi lo sa.
«Ti metteresti con lui se te lo chiedesse?» mi chiede poi, ed effettivamente questa domanda me la ero sempre fatta, sì probabilmente lo farei.
«Penso di sì, insomma, è carino, dolce, simpatico...» la mia amica mi blocca e Perrie prende parola al mio posto.
«Ma ti interessa anche Bradley.» continua lei la mia frase e scuoto la testa.
«Questo non è vero, insomma lo conosco da poco. James lo conosco da molto tempo in confronto.» alzo le spalle.
«Colpo di fulmine?» scuoto nuovamente la testa e lei sorride.
«Va bene tesoro, la smetto di assillarti, guardiamo un film?» poggia una mano sulla mia spalla e io annuisco, prende il telecomando e comincia a cercare qualche cosa interessante da vedere.
Mette una serie tv che sta finendo di seguire ma non faccio nemmeno caso a quale essa sia poiché momentaneamente in testa ho un sacco di pensieri, che non accennano ad andare via.
Con il mio telefono faccio un giro nei vari social, ad un certo punto un lampo attraversa la mia mente.
Vado sulla schermata di Google e digito "Bradley Will Simpson".
Niente, nessuna ricerca correlata. Esco da internet e scrollo le spalle, non importa tanto.
Finito il film io e Perrie andiamo in cucina, dove pranziamo insieme.

---
«Cavolo! Questo è incantevole, devi assolutamente prenderlo Veve.» dopo dieci minuti passati nel camerino a provare sempre più vestiti, finalmente Perrie ne ha approvato uno.
Mi guardo allo specchio, facendo una piccola piroetta su me stessa, ha ragione, è davvero bello questo vestito.
Un tubino nero lungo fino a poco sopra il ginocchio, stretto e con una scollatura a cuore sulla schiena.
Decido di procedere con l'acquisto e finite le compere torniamo a casa, dove troviamo Tristan ad aspettarci.
Ha le mie chiavi, e ogni tanto lo troviamo in casa, e la cosa spesso è spaventosa.
«Ehi Tris, che ci fai qua?» gli lascio un bacio sulla guancia e appoggio il mio sacchetto sul divano.
«Mi annoiavo, pensavo di trovarvi.»
«Eravamo al centro commerciale, dovevo comprare un vestito per stasera.» spiego e mio fratello corruga la fronte e mi guarda, spaesato.
«Cosa c'è stasera?» chiede ancora, incrocia le braccia al petto e si siede sullo sgabello della cucina.
In tutto ciò Perrie sta sgrannocchiando una merendina, osservandoci divertita.
«Devo uscire con James, non te lo avevo detto?» rispondo annuendo, ero convinta di averglielo detto, evidentemente l'avevo dimenticato.
«No sorellina, non me lo avevi detto, e non ti avevo nemmeno autorizzato.» mi guarda male. Alzo gli occhi al cielo, sbuffando. Lui sorride.
«Scherzo, scherzo, esci e fai ciò che vuoi.» alza le spalle e mi da un bacio sulla guancia, prima di alzarsi e andare al frigorifero.
Tira fuori una barretta di cioccolato e la mette subito trai denti, mangiandola.
«Bene, ora che Tristan ha la bocca accupata, andiamo a prepararci, dovrai essere bellissima stasera» mi sorride e mi fa l'occhiolino «più di quanto tu non lo sia già.» conclude poi e le sorrido.
Afferro la busta e corro in bagno, mi faccio una doccia veloce e una volta asciugata infilo il vestito.
Mi spruzzo un po' di profumo e infine faccio entrare Perrie al bagno, mi da un'ultima sistemata ai capelli e poi fruga nel suo beauty case, tirando fuori un rossetto color mattone.
Lo metto e mi poi applico un po' di mascara alle mie ciglia.
Scendo al piano di sotto e Tristan fischietta.
«Cavolo sorellina, James questa sera dovrà tenere molto a bada i suoi ormoni maschili, per di più così non di certo lo aiuti.» mi fa l'occhiolino e afferro il primo oggetto che mi trovo affianco, il cuscino, e glielo lancio contro.
Lui scoppia a ridere e poi mi abbraccia.
«Ti voglio bene, fai la brava stasera.» mi sussurra nell'orecchio e rimango pietrificata dalle sue parole, non mi ha mai detto cose troppo dolci, ma so che le pensa, ma sentirgliele dire mi paralizza.
Annuisco e poi suonano al campanello.
«Ehi Ve» si blocca e mi guarda, «oh mio dio, sei..bella..sì molto bella.» mi dice imbarazzato e gli sorrido ringraziandolo.
«Io vado, ciao.» saluto mio fratello e la mia migliore amica ed esco, James fa lo stesso e appena usciti di casa afferra la mia mano, stringendola tra la sua.
«Comunque sei più che bella, sei da mozzare il fiato porca troia.» esclama poi sorridendo.
Bonjour finesse.

---
Buon anno nuovo a tutti♡
-fede

Il ritratto di Bradley Will Simpson. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora