Perrie entra in camera mia e mi porta una tazza di latte, le ho raccontato di quello che è successo ieri con Bradley, e non mi sono ancora ripresa. Oggi salterò il turno di lavoro, non me la sento di uscire di casa, e sopratutto non vorrei rischiare di incontrarlo. Le parole che ho sputato ieri contro Bradley sono state decisive, forse troppo, ma ero accecata dal dolore e dalla rabbia per poter pensare lucidamente.
«Tutto bene?» mi accarezza i capelli e in questi momenti capisco perfettamente perchè è la mia migliore amica. Qualche minuto fa ho chiamato James, ho bisogno di lui ora. Mi ha scritto che arriverà a momenti, non ho intenzione di raccontargli niente di quello avvenuto con Bradley ovviamente, gli ho detto che ho semplicemente mal di testa.
«Cosa dirai a James?» mi chiede lei. Scuoto la testa. E se gli dicessi tutto? Tanto cos'ho da perdere. Ovviamente non direi i particolari come per esempio il bacio, o lo spintone di ieri.
Sentiamo la porta d'ingresso sbattere e successivamente la voce di James risuona in tutto l'appartamento.
Viene nella mia stanza e ci saluta, viene vicino a me e mi lascia un bacio sulla fronte, poi saluta Perrie con un bacio sulla guancia.
«Come stai?» mi chiede poi, si siede vicino a me e annuisco, sorridendo.
«Mh, ho mal di testa e mi sento un po' la febbre.» gli dico e il suo braccio circonda le mie spalle, mi lascia un'altra bacio sulla fronte e poi guardo Perrie. Annuisce e mi incita a continuare?
«Posso parlarti di una cosa molto importante? Odio mentire, e non posso continuare a far finta di niente.» gli dico e lui spalanca gli occhi, guarda Perrie e poi di nuovo me. Infine annuisce.
«Però ti prego di non prendermi per pazza o robe simili, lasciami finire.» annuisce ancora.
Okay, ora o mai più, coraggio.
«Io e Bradley ci conoscevamo già. Sembrerà strano, surreale, ma l'ho conosciuto al museo, durante il mio turno. Perrie può confermare tutto, lei anche ha conosciuto Bradley e può testimoniare ciò che dirò in questa breve storiella. Ogni persona, in quel museo, prende vita, in realtà non tutti, anzi molti di loro lo fanno ma sono talmente silenziosi che neanche si notano. Quello più 'movimentato' diciamo, è appunto Bradley. Lo conosco da quasi un mese, abbiamo parlato, ci siamo conosciuti e abbiamo passato il tempo insieme.
Mi ha raccontato di come è finito nel quadro, e mi ha raccontato di uno strano tipo, di nome Harold e di come l'ha imprigionato all'interno di un'opera.
La storia è bizzarra, seriamente. Ma ieri al museo, ho scoperto che lui è stato liberato, momentaneamente, perché se farà altre cavolate verrà chiuso in un quadro per sempre. Abbiamo avuto un piccolo battibecchio, e senza volerlo gli ho detto parole poco piacevoli, e diciamo che ci sono rimasta un po' male da questa litigata, tutto qui. Scusa se non te l'ho detto prima, non è una situazione molto facile, e avevo paura di come avresti reagito.» gli dico e lui per tutto il racconto ha avuto le sopracciglia corrugate e la bocca aperta a formare una piccola o.
Lui annuisce ancora molto confuso poi si gira verso Perrie.
«È vero?» le chiede poi, lei annuisce.
«Io, non so cosa dire. È una situazione assurda. Come mai è stato imprigionato là dentro?» chiede poi James.
«Per punizione, ha fatto delle cose in passato, cose che non ha voluto dirmi.» gli dico.
Lui annuisce, poi si passa una mano tra i capelli, è un gesto raro, non lo fa mai. Quando lo fa significa che o è nervoso o è agitato.
«C'è stato dell'altro fra voi due?» mi chiede poi, Perrie di scatto si gira verso di me. Io deglutisco, odio mentire, specialmente a James.
«Un solo bacio, io e te non stavamo ancora insieme.» dico e lui stringe le mani a pugno. Metto una mano sul suo braccio e lui si rilassa sotto il mio tocco.
«È tutto ciò che è successo?» chiede ancora e io annuisco. Certo, il bacio di ieri non conta, lui ha provato a baciarmi ma l'ho respinto subito.
«Apprezzo che tu mi abbia detto tutto questo Veronica.» mi dice poi e i miei muscoli si rilassano, il sorriso si fa spazio sul mio viso e lo guardo.
«Non sei arrabbiato con me quindi?» gli chiedo e lui scuote la testa. Lo stringo in un abbraccio e Perrie inaspettatamente si unisce a noi. E in questo momento non chiedo nient'altro. Mi trovo in un abbraccio con la mia migliore amica e il mio fidanzato, le persone più importanti della mia vita. Più mio fratello, che in questo momento sarà da qualche parte insieme ad Isabella.Bradley's pov.
Sto camminando da più di dieci minuti e la mia testa non smette di pensare a Veronica. Come mi è saltato in mente di spingerla.
«Avrei preferito che rimanessi nel quadro. Non ti perdonerò quello spintone così facilmente. Non voglio più vederti Brad.»
Le sue parole, pronunciate così freddamente, sono ancora impresse nella mia mente, come se le avesse scritte con un pennarello indelebile.
Non vuole più vedermi, ma tanto so che in un modo o nell'altro le nostre strade si incroceranno ancora. Sta sera non andrò al museo, non voglio complicare la situazione più di quanto non sia già complicata. Voglio lasciarle il tempo di dimenticare ciò che è successo e di perdonarmi, ma non aspetterò a lungo. I miei piedi si fermano davanti a casa sua, Isabella mi ha detto che abita qui, non entrerò in casa. Non è il momento, ha James e sicuramente sarà in casa con lei. Non voglio anche un occhio nero oltre che il cuore spezzato.
Spezzato perché avevo iniziato ad affezionarmi molto a lei, e l'idea che ogni giorno non l'avrò più vicino a me mi da alla testa. Non avrei mai immaginato di poter provare questi sentimenti per qualche ragazza, generalmente si limitava tutto ad una notte, niente sentimenti. Ho sempre trattato male le ragazze, pensavo che così facendo le avessi attirate di più verso di me, non pensando all'idea che in realtà sarei passato solo per lo stronzo di prima categoria. Con Veronica ho cercato fin dall'inizio di comportarmi bene, cercando in qualche modo di persuarderla, ma evidentemente questo metodo non è bastato, perché lei ora è fidanzata con James, qualcosa in questa sua storia mi da fastidio. Avrei voluto averla per me, ora invece è chiaro e tondo che non ci vedremo mai più. Devo ammettere che Veronica è una delle ragazze più belle che io abbia mai visto, è semplice, ed è questo che la rende più bella. Ha un modo di fare che mi attira, e poi è sempre sorridente. Adoro quando si rannicchiava vicino a me, quando mi abbracciava, e poi le sue labbra sulle mie. Non ho mai baciato nessuno nel modo in cui ho baciato lei. E la cosa mi turba parecchio, perché so cosa può voler dire. Ma non è sicuramente così.
Anche perché se mai dovessi provare qualcosa verso di lei, non sarà mai ricambiato. Tanto vale che ritorni a fare lo stronzo come facevo prima. Solo che poi verrò chiuso definitivamente in quel maledetto quadro, e sinceramente è l'ultima cosa che voglio. Compongo il numero di mia sorella e le chiedo di vederci, ho bisogno di parlarle. In questo momento ho solamente bisogno della mia sorellina e dei suoi consigli. Sono sempre stato maleducato con tutti nei miei anni precedenti, tranne che con lei, era l'unica con cui mai litigavo, era l'unica che riusciva a capirmi. Quando stavo male lei veniva nella mia stanza e si rannicchiava nel letto insieme a me, poi iniziava a massaggiarmi i capelli e allora mi tranquillizzavo.
Sono io il maggiore dei due, ma in molti casi è come se fosse lei la più grande. È molto matura per la sua età, ed è l'unica persona importante della mia vita. Dico unica perché con i miei genitori non ho un bel rapporto. Mia sorella mi viene incontro con il fiatone e mi stringe in un abbraccio, mettendo fine a tutti i miei pensieri.
«Sono felice che tu mi abbia chiamata.» dice e le sorrido.
«Ho bisogno di parlarti, penso di aver fatto un enorme cavolata.» le dico e mi passo una mano tra i capelli, frustrato. Lei sembra non capire.
«Penso di essermi innamorato, ma della persona sbagliata.» le dico e lei spalanca la bocca, ancora più confusa.---
Tan tan taaaaaaaan
Ahaha, nei prossimi capitoli Bradley spiegherà alla sorella tutto quello che gli è successo dal giorno in cui è sparito fino al giorno in cui è stato liberato, quindi non so se ci saranno dei capitoli più lunghi rispetto ai soliti capitoli. Detto ciò, comunque sia, spero vi stia piacendo questa storia! Fatemelo sapere nei commenti.
Tanto love,
-fede
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Il ritratto di Bradley Will Simpson.
Fanfiction«Regola fondamentale per lavorare qui: non dare confidenza a nessuno. Assolutamente a nessuno. Ciò che potresti vedere potrebbe lasciarti leggermente scossa, ma vedrai che ci farai l'abitudine.» *la trama è stata inventata da me, vi prego di non cop...