«Ti lascio il mio numero, così se hai bisogno puoi chiamarmi.» le dico e lei mi abraccia ringraziandomi.
Guarda insistentemente Bradley, probabilmente aspettando una sua reazione o qualche sua affermazione.
Lui la guarda e corruga le sopracciglia, poi si gira verso di me e ridacchia.
«Che c'è?» chiede infine. Lei scuote la testa e si riprende dal suo stato di trance.
«Oh niente! Pensavo volessi anche tu salutarmi o darmi il tuo numero.» la guardo male.
«Vacci piano Aly, ti ho detto che stiamo insieme.» la ammonisco, annuisce.
«Sisì! Io scherzavo.» alza le spalle.
«Non scherzava.» mi sussurra Perrie nell'orecchio, provocando una grossa risata da parte mia.
«Bene, è stato bello poter parlare con te, ora dobbiamo proprio andare.» la saluto nuovamente e Bradley e Perrie fanno lo stesso. Faccio un cenno di saluto a James e lui freddamente sorride.
«Non è andata male dai?» chiede Bradley una volta entrati in macchina, mette in moto.
«Certo, se solo non avesse tentato in tutti i modi possibili di provarci con te.» gli faccio un sorriso sarcastico e afferro il mio telefono, collegando la musica alla macchina.
Metto una playlist di canzoni mie e di Perrie e parte subito una delle mie preferite, iniziamo tutti a cantare a squarciagola finché non raggiungiamo casa.
«Non abbiamo fatto niente e sono già stanchissima!» esclama Perrie lasciandosi cadere di peso sul divano, ridacchio, sono stanca anche io.
«Vai al lavoro?» mi chiede Bradley, annuisco.
«È da parecchio che non ci vado, Malik mi ucciderà.» a questa mia affermazione la bionda dietro di me scoppia a ridere, alzo le spalle.
«Vengo con te.» mi informa Bradley.
«Vado in bagno.» dice Perrie ad alta voce, annuiamo.
Il riccio si avvicina a me e lascia un bacio sulla mia fronte.
Un forte boato alle nostre spalle mi fa saltare dal divano, spalanco gli occhi alla vista di un ragazzo con dei lunghi capelli ricci ed un vestito giallo cosparso di brillantini ovunque.
«Ciao ragazzi!» esclama felice. Guardo Bradley, che alza gli occhi al cielo, e rivolgo un'occhiata a questo sconosciuto presente in casa mia.
«Chi sei e cosa ci fai in casa mia?!» esclamo, più spaventata che stupita.
«Oh tesoro, non mi sono presentato scusami, io sono-»
«Harold.» esclama Bradley interrompendolo. Questo strano Harold guarda il mio fidanzato sbuffando.
«Mi hai rovinato l'entrata speciale.» si sistema i capelli ricci dietro le orecchie e poi si siede sul divano vicino a noi.
«Cosa vuoi Harold?» sbotta poi Bradley.
«Ma come sei vestito?!» lo guardo stranita.
«È Gucci tesoro.» andiamo bene.
«Comunque volevo vedere come stesse procedendo la tua vita Bradley, tutto qua.» alza le spalle. Guardo il suo vestito estasiata, dev'essere costato parecchio. Oh ma aspetta questo è lo stesso Harold di cui mi ha parlato Bradley.
«Lo hai rinchiuso dentro un quadro e poi te ne esci dal nulla per vedere come procede la sua vita?» chiedo non capendo, lui alza le spalle, ancora una volta.
«Volevo solo farti presente che io sono sempre qui, ti osservo, osservo cosa fai, cosa dici, stai sempre attento perché sai cosa succederà se ti comporterai in modo sbagliato.» lo avverte, si sistema la sua giacca e poi si avvicina a noi.
«Sì lo so, sono cambiato Harold smettila di seguirmi ovunque.» alza le spalle.
«Ti sconsiglio di rispondermi così, non vorrai essere rinchiuso nuovamente nel quadro, per sempre.» incrocia le braccia al petto.
Bradley sbuffa.
«La potete smettere entrambi? Grazie Harold, Bradley starà attento, ma non seguirci ovunque, è inquietante.»
«Au revoir Mademoiselle!» esclama lui baciandomi la mano, rivolge un'occhiata scontrosa a Bradley.
«Ciao Bradley.» esce teatralmente da casa mia usando la porta all'ingresso, all'inizio non mi pare l'avesse usata, ma vabbè.
«Strano.»
«Cosa?» chiede Bradley.
«Harold.»
«L'ho sempre pensato anche io.» alza le spalle, ed io faccio lo stesso.
«Ma è tipo un mago o qualcosa di simile?»
«Non lo so Ve, non l'ha mai spiegato.» torna vicino a me e avvolge il suo braccio attorno alle mie spalle, poggiando la testa sulla mia spalla.
«Sai che ti amo?» mi chiede dal nulla, sorrido.
«Cosa ti devo portare?» mio fratello fa sempre così, quando ha bisogno di qualcosa dal nulla mi dice che mi ama.
«No niente, volevo solo ricordartelo.» sorrido e mi stringo a lui.
«Ti amo anche io.» gli do un bacio sulla guancia.
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Il ritratto di Bradley Will Simpson.
Fanfiction«Regola fondamentale per lavorare qui: non dare confidenza a nessuno. Assolutamente a nessuno. Ciò che potresti vedere potrebbe lasciarti leggermente scossa, ma vedrai che ci farai l'abitudine.» *la trama è stata inventata da me, vi prego di non cop...