fourteen.

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Non lo ascolto e proseguo, James mi raggiunge, mi afferra la mano e mi porta nella sua macchina.
«Ti porto al lavoro, nel mentre mi spieghi come fa quel ragazzo a conoscerti.» dice e alzo gli occhi al cielo, mette in moto la macchina e dallo specchietto retrovisore vedo Bradley fermo a guardarci.
«Non lo conosco, mi avrà confuso con qualcun'altro.» mento, lui scuote la testa. Gli sto mentendo troppo ultimamente. Mi sento una pessima fidanzata.
«Ma se ti ha chiamata per nome!» esclama poi, sussulto e lo guardo.
«James, te lo giuro, non so come faccia a conoscermi. Io però non so chi sia, so solo che è il fratello di Isabella e che era sparito, e basta.» gli dico, lui tira un sospiro, non mi guarda, ha lo sguardo fisso sulla strada. Gli guardo il profilo e vedo la sua mascella muoversi, è nervoso. Gli metto la mano sulla spalla e lui frena, tolgo immediatamente la mano e lo guardo, questa volta si gira anche lui verso di me.
«Siamo arrivati, buon lavoro.» mi dice, mi da un bacio sulla fronte e mi fa cenno di uscire. Lo guardo e poi scuoto la testa.
«James ti prego, non essere arrabbiato con me. Ti ho già detto la verità.» gli metto le mani sulle guance, lui mi sorride.
«Non sono arrabbiato con te Veronica, è tutto okay.»
«Ti amo Jam.» lui mi lascia un bacio sulle labbra e poi sorride.
«Ti amo anche io, passo a prenderti più tardi, buon lavoro piccola.» esco dalla macchina e lo saluto un'ultima volta, la macchina sfreccia nel viale e poi sparisce dalla mia visuale.
Apro il portone e sto per richiuderlo quando un piede ferma la porta. Mi giro di scatto e trovo il riccio con il fiatone che mi guarda.
«Mio dio Bradley, mi segui anche ora?» gli dico e non lo faccio rispondere, lascio andare la porta e continuo a camminare.
«Toc toc, devo stare nel quadro, non so se te lo ricordi.» risponde lui ovvio, alzo gli occhi al cielo e vado al bar, saluto Ashton e Bradley rimane fuori, guarda i clienti e spalanca gli occhi. Chissà cosa pensano quelle persone, oddio è Bradley Will Simpson, è uscito dal quadro com'è possibile. Eh signori, eppure, è vero.
Scuoto la testa cercando di dimenticarmi tutto ciò e vado a servire queste persone.
«Come stai?» mi chiede, notando la mia tensione. Annuisco sorridendo.
«È tutto okay.» rispondo poi. Lui annuisce. Guardo il punto dove precedentemente si trovava Bradley e non lo trovo più. Sospiro pesantemente, tutto ciò è frustrante. Sia il fatto che lui sia uscito, sia il fatto che ora abbia una nuova fidanzata. E la cosa non dovrebbe minimamente toccarmi, poiché sono già fidanzata, ma quando l'ha baciata, mi sono sentita messa da parte, mi sono sentita come se improvvisamente il mese che abbiamo passato insieme non fosse mai avvenuto.
"Sì, dovevo assolutamente recuperare il tempo perso con te Shana, mi sei mancata da morire davvero." La frase di Bradley continua a campeggiare nella mia mente. Scuoto la testa, spacciando via questi pensieri, mi concentro sui miei clienti per i restanti minuti di apertura.
L'orologio segna le nove in punto, e tutti i clienti abbandonano il museo, vado a chiudere le porte e li saluto cordialmente, mi giro e Bradley inizia a parlare.
Gli faccio segno di stare zitto e lui mi guarda male.
«Puoi uscire quando vuoi, vai da Shana per esempio, non rimanere qui, con me.» gli dico acida.
«Ah ecco spiegato, sei gelosa dolcezza?» mi chiede lui e si avvicina a me. Mi guarda le labbra e si morde le sue. Distolgo lo sguardo.
«Io? Gelosa di uno come te? Mai, e poi sono fidanzata, cosa vuoi che mi interessi di Shana, o di te.» gli dico e lui spalanca gli occhi.
Poi annuisce.
«Sei fidanzata con James, dovevo immaginarlo.» dice lui alzando le spalle.
«Da quanto stai con Shana?» gli chiedo, lui alza gli occhi al cielo.
«Non stiamo insieme.» risponde poi.
«L'hai baciata.» gli faccio notare. Qualcosa in lui scatta.
«Bhe? Ho baciato anche te e mica stiamo insieme.» risponde acido e sento una fitta nel mio cuore. Lo guardo male.
«Certo, pensi di potertele baciare tutte quante, quando ti pare e piace? Fai tanto il dolce con me e poi esci e vai a baciare altre persone? Chissà, lo avrai fatto con tante altre persone, Harold l'ha detto infatti.» gli punto un dito contro e lo guardo carica d'odio, se pensa di poter fare così con me ha sbagliato a capire.
«Tu non sai niente! Fatti gli affari tuoi.» mi guarda, tira un sospiro e poi mi spinge. Non essendo molto atletica inciampo subito e cado con il sedere a terra. Lo guardo e noto i suoi occhi, neri come la pece, mi guarda e respira con affanni. Una lacrima cade lungo il mio viso, abbasso subito la testa per non farmi vedere e lui sembra ritornare con la testa sulle spalle. Corre verso di me e si rannicchia vicino a me.
«Vattene Bradley.» sussurro a denti stretti. Lui cerca di accarezzarmi la guancia ma lo allontano subito. Striscio all'indietro e cerco di allontanarmi da lui.
«Scusa Veronica non so cosa mi è preso.» cerca di giustificarsi ma non lo lascio parlare, mi alzo e lui di scatto fa lo stesso. Mi raggiunge ma mi giro allontanandomi di nuovo da lui. Mi ha colpita, come si permette. Avvicina la sua mano al mio braccio e lo ritraggo, spaventata.
Non riesco a parlare, sono troppo arrabbiata e spaventata. Stringo i denti e gli tiro una sberla. Lui si tocca la guancia dolorante e poi si gira di scatto verso di me.
«Veronica ti prego, non ero in me, non ti farei mai del male e lo sai. Non allontanarti da me.»
«Non solo ti sono sempre stata vicina, ho litigato con Perrie per te, ho appena discusso con James, mi sono messa contro i miei amici, per difenderti. Mi hai baciata, per ben due volte, mi hai dedicato canzoni. Abbiamo ballato insieme. Abbiamo passato un mese, bello e movimentato al tempo stesso, tutto questo e tu ora ti permetti di trattarmi così, come uno straccio. Esci dal museo e torni dalla tua fidanzata, la baci, dopo aver baciato me. E colpo di grazia, mi spingi anche facendomi cadere.» gli dico e scuoto la testa. Le lacrime cadono dai miei occhi e le asciugo di fretta. Non mi da neanche il tempo di reagire che posa le sue labbra sulle mie. Mi stacco subito e mi allontano, sentiamo un rumore metallico provenire da dietro di noi. Mi giro e la cornice del suo quadro sparisce, ci guardiamo, spaventati e confusi al tempo stesso.
«Farei qualsiasi cosa per te Veronica, non stiamo insieme io e Shana e già te l'ho detto. Non mi lasciare ti prego, ho bisogno di te.» mi sussurra nuovamente e una voce profonda si espande per tutto il museo.

"Bradley Will Simpson, hai compiuto un gesto che mai ti perdonerò. Ma sei cambiato rispetto a prima, e voglio provare a darti una chance, sei libero. Alla prossima cavolata attento, o rischierai di rimanere chiuso in questo quadro per sempre."

Il riccio si gira di scatto verso di me e ha un sorriso a trentadue denti. Lo guardo e scuoto la testa. Questo non promette assolutamente niente di buono. Nè per me, nè per lui. Lo guardo un'ultima volta e poi pronuncio una frase che mai avrei immaginato di dire.
«Avrei preferito che rimanessi nel quadro. Non ti perdonerò quello spintone così facilmente. Non voglio più vederti Brad.» ma mentre pronuncio queste parole, qualcosa nel mio cuore si spezza.

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alohaaa
Spero vi piaccia questo capitolo.
Bradley che spinge Veronica e la fa cadere, nono caro, non va bene. Ovviamente troverà il modo di farsi perdonare. Intanto, udite udite, Bradley è uscito dal quadro. Vedremo cosa succederà nei prossimi episodi. Votate e commentatee, byeee
-fede

Il ritratto di Bradley Will Simpson. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora