Mi siedo in mezzo a Perrie e James e di fronte a me, ironia della sorte, si siede Bradley. Ci guardiamo per una frazione di secondi e poi entrambi abbassiamo la testa. Perrie tossicchia e poi pone fine a quel silenzio imbarazzante.
«Bhe, buon appetito.» dice lei, iniziamo a mangiare in silenzio ed ogni tanto noto lo sguardo di Bradley posarsi su di me, non ci do peso e continuo a mangiare.
«Allora, Bradley giusto? Come ti senti ora che sei ritornato qui in città?» chiede James e pronuncia il suo nome con una tale acidità che mi fa rabbrividire, il riccio alza lo sguardo e lo posa sul mio fidanzato, la tensione si taglia con un filo tra questi due.
«Umh bene direi, sai come vi avevo già accennato sono pronto a recuperare il tempo perduto con i miei cari amici.» accentua la parola cari, e mi guarda di sfuggita. E così vuoi giocare Bradley? E va bene, vediamo fin dove sai tirare.
Afferro la mano di James e gli sorrido, il mio ragazzo fa lo stesso, lo sguardo di Bradley vaga sulle nostre mani e poi si posa di nuovo sul suo piatto.
«Ah sì con Shana, la tua fidanzata no?» chiede ancora James e capisco che è un po' irritato dalla presenza di Bradley. Probabilmente non ha ancora digerito la storia che gli ho raccontato prima.
«Sì, esatto, proprio lei.» Perrie tossicchia e sussurra un 'scusate' prima di riprendere la sua pizza. Non so chi tra i due ragazzi è più irritante. Probabilmente Bradley, è sempre irritante, ed ora che sta facendo il finto geloso lo è ancora di più.
«Da quanto tempo state insieme?» in questo momento vorrei prendere James a schiaffi perché continua a nominare quella bionda ossigenata, ma d'altronde non dovrebbe darmi neanche fastidio, ma perchè sta succedendo il contrario?
«Non lo siamo ancora ufficialmente. Volevo chiederglielo in questi giorni.» lui sorride con il suo solito sorrisetto malizioso e vorrei alzarmi dal tavolo e prenderlo a sberle.
«E voi? Da quanto state insieme?» chiede poi e decido di intervenire, gli sorrido anche io.
«Da quasi due settimane.» dico poi e James afferra gelosamente la mia mano. Lui mi guarda e un luccichio gli attraversa gli occhi, è davvero bello questa sera, ma non è ciò che dovrei pensare ora.
Lui poi annuisce.
Mi alzo per portare i piatti in cucina e appena sono lì dentro mi passo una mano tra i capelli frustrata. Io non ne esco viva da questa cena.
«Possiamo parlare?» sento una voce provenire dalle mie spalle, la sua voce. Non mi giro, non ho intenzione di guardarlo negli occhi. Lui si avvicina a me e mi afferra il braccio. Mi giro e mi ci vuole tutto l'autocontrollo che ho per non tirargli una sberla.
«Non dobbiamo parlare di niente.» gli dico infine. Lui scuote la testa e poi sorride.
«Sei molto bella stasera.» mi dice e cerco in tutti i modi di trattenere un sorriso, cosa che fortunatamente mi riesce.
Scuoto la testa e cerco di allontanarlo.
«Ti prego Veronica, io ho bisogno di te.»
«Io no Bradley, mettitelo bene in testa.» gli punto un dito conto.
«Stai mentendo, ammettilo che non riesci a resistermi.» ammicca con un sorrisetto malizioso, roteo gli occhi al cielo.
«Presuntuoso. Peccato che non sia così, ho un bellissimo fidanzato che amo, non ho bisogno di nessun altro.» gli dico e lui mi blocca nuovamente, per impedirmi di passare. Avvicina il suo corpo al mio e una scia di brividi percorre la mia schiena. I suoi occhi finiscono sulle mie labbra e successivamente se le morde.
Oh no, così non va bene.
«Vedi cara Veronica, non puoi resistermi.» mi sfiora il labbro con il suo dito e poi mi libero dalla sua presa.
«Veronica ti prego aspetta, io sono innamorato di te.» inaspettatamente mi scappa un sorriso, che lui fortunatamente non può vedere poiché gli sto dando le spalle. Poi ci ripenso e scoppio in una risata amara.
«Tu? Innamorato di me? Per favore Bradley racconta meno cavolate.» gli dico e mi giro finalmente verso di lui. Lui scuote la testa poi mi afferra la mano, che questa volta non so perché non allontano.
«Veronica, dammi un'altra possibilità, ti prego. Sono cambiato, e posso dimostrartelo. E poi sono veramente innamorato di te, lo so che anche tu infondo lo sei di me.» le sue parole apparentemente mi toccano, poi però scuoto la testa ripensandoci. Mi manderà al patibolo.
«Sai una cosa Bradley? Continui ad essere convinto che ogni ragazza debba per forza cadere ai tuoi piedi, e difficilmente accetti un rifiuto. Ma sai una cosa? Non funziona così la vita. O almeno, io non funziono così. Sono una persona leale, e mai e poi mai farei un torto così grande al mio fidanzato. Quindi, mi dispiace per te, ma tra noi non può funzionare.» gli dico e gli sorrido comunque, forse perché sotto sotto, un po' mi dispiace. So come ci si sente ad essere rifiutati, non è bello.
«Non la pensavi così quando ricambiavi i miei baci, quando mi abbracciavi, quando passavamo intere ore a cantare e ballare insieme.» dice ed effettivamente in parte è vero. Mi sono trovata molto bene con lui in questo mese, sono successe molte cose. Ma sto con James, e lo amo, stiamo insieme da quasi due settimane, non potrei già comportarmi così.
Alzo le spalle e lo guardo, la scintilla che prima era nei suoi occhi ora non c'è più, i suoi occhi emanano solo tristezza, e rabbia.
«Allora dimmelo in faccia, guardami negli occhi e dimmi di andarmene, dimmi che non hai bisogno di me, dimmi che non vuoi più vedermi. Guardami negli occhi, dimmelo, e io me ne andrò.» si avvicina a me e inizio a tremare per la troppa vicinanza. Annuisco. Lui si avvicina a me e lo guardo. Sto per parlare quando qualcosa mi blocca; non voglio dirgli realmente addio, non ne sarei capace. Sarebbe troppo strano non vederlo più ogni singolo giorno, sapere che lui è vicino a me ma al tempo stesso lontano.
Vorrei parlare ma dalla mia bocca non esce nemmeno un suono, nemmeno una vocale.
«Vedi, non ci riesci. Abbiamo entrambi bisogno l'uno dell'altro.» mi dice e distolgo lo sguardo. Non riesco, provo un sentimento strano nei confronti del riccio. Un sentimento diverso da quello che provo per James, sarà che quello che provo per il mio attuale fidanzato è più intenso di ciò che provo per Bradley, ma sono troppo indecisa. Ci guardiamo di nuovo, lui mi sorride e mi scappa un sorriso anche a me, è così bello quando sorride.
«Veronica, proviamoci ti prego. Provo qualcosa di indescrivibile per te, ed ora so anche tu hai bisogno di me. Ti prego, proviamoci, ho bisogno di te al mio fianco.» mi dice ancora e man mano la sua voce si incrina, lo guardo ancora, di là in sala fortunatamente non si sono ancora accorti della nostra assenza, cosa strana, visto che siamo qui da dieci minuti circa. Mi affaccio e vedo che tutti stanno parlando, James ha lo sguardo un po' assente, e in questo momento mi sta dispiacendo troppo per lui. Lo amo, ma forse quello che provo è il bene che posso provare per un migliore amico, per un fratello, e non per un fidanzato.
Bradley tende la mano verso di me e la osservo per qualche secondo, vorrei soltanto andare a dormire e non dover pensare a tutto questo ora.
Senza pensarci la afferro e la stringo alla mia, ancora un po' titubante. Lo sguardo del riccio si illumina e sul suo viso si dipinge un bellissimo sorriso.
«Questo è un sì?» chiede poi speranzoso. Ci penso su, anche se oramai ho già deciso.
«Oh fanculo Bradley.» impreco poi, prima di afferrare le sue guance e posare le labbra sulle sue. Lui, ancora un po' scosso, ricambia il bacio e posa le sue mani sui miei fianchi.
«Risk It All.» sussurra poi, lo guardo non capendo.
«Rischierei tutto per te, Veronica Evans.» mi dice prima di posare di nuovo le sue labbra sopra le mie. E in questo momento, mi sento come, non so, felice davvero?---
Aaaaaaaah
Mamma mia che guaio Brad :/
Anyway li trovo molto carini. Spero vi sia piaciuto, un baciooo. Vi voglio bene sciau. No ok ho aggiornato solo perché vi amo e meritavate di leggere questo capitolo al più presto :)))
-fede
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Il ritratto di Bradley Will Simpson.
Fanfiction«Regola fondamentale per lavorare qui: non dare confidenza a nessuno. Assolutamente a nessuno. Ciò che potresti vedere potrebbe lasciarti leggermente scossa, ma vedrai che ci farai l'abitudine.» *la trama è stata inventata da me, vi prego di non cop...