«Buongiorno tesoro.» entro in cucina e mi accoglie una Perrie sorridente, un po' troppo sorridente aggiungerei.
«Ciao, sei pronta?» le dico. Lei annuisce e afferra il suo caffè. Prendo la mia borsa e usciamo di casa. Oggi andremo in università, abbiamo lezione. E la voglia, come sempre, è pari a zero.
«Allora? Com'è andata con Brad ieri sera?» chiede poi lei, inarcando le sopracciglia.
«Umh bene, sì, abbiamo parlato, cantato, cose così.» resto sul vago.
«E vi siete baciati.» quasi mi strozzo con la saliva quando pronuncia questa frase.
«Cosa? E tu come lo sai?»
«Bhe almeno non lo hai negato. Comunque vi ho visti. Eravate così carini, uno avvinghiato all'altro.» dice lei con aria sognante. Spalanco leggermente la bocca. Aspetta ma...
«Cosa ci facevi ancora al museo a quell'ora?» chiedo poi. Lei spalanca gli occhi e diventa improvvisamente rossa. Si guarda attorno tossendo imbarazzata.
«Potrei aver avuto una fantastica conversazione con il tuo capo arrogante.» dice lei alzando gli occhi al cielo.
«Cosa?! Racconta subito.» le chiedo, siamo già in classe, ma siamo parecchio lontani dal professore, e questi argomenti li so già perciò non mi preoccupo granché. Perrie lo stesso. Abbassiamo la voce entrambe e lei inizia il suo interessantissimo discorso.
«Mi sono per sbaglio ritrovata nel suo ufficio, stavo cercando l'uscita» so che sta mentendo su questo pezzo, e so inoltre che ha voluto lei andare lì, ma la lascio continuare senza farglielo notare «e allora, è presuntuoso, arrogante, e antipatico. E avrei voluto prenderlo a sberle, non una, non due, ma venti volte.
Continuava a provocarmi, chiamandomi zuccherino, gli ho chiesto un passaggio per tornare a casa, e in cambio, mi ha chiesto di uscire.» dice lei e spalanco di poco la bocca. Non mi aspettavo che sotto sotto Zayn avesse questo carattere. Pensavo fosse il solito ricco sfondato preciso su tutto.
La guardo e una strana smorfia, più simile ad un sorriso, le si forma sul viso. Cerca di nasconderlo subito e mi guarda.
«Wow, cara amica, hai fatto colpo.» le faccio l'occhiolino sorridendo e lei mi da un pugno scherzosamente.
«Ti piace?» mi chiede poi lei e fatico a capire, corrugo le sopracciglia.
«Bradley!» esclama poi, mantenendo sempre un tono di voce basso, in modo tale da non far sentire le nostre vicende anche al resto della classe.
«Cosa? No!» rispondo subito, le guance probabilmente si colorano di rosso, ed involontariamente mi ritrovo a pensare alle braccia del riccio poggiate sui miei fianchi e poi ai suoi dolci baci.
No insomma, non mi piace, assolutamente no. Perchè dovrebbe.
«Posso chiederti di descrivermi le sensazioni provate dopo il bacio?» chiede poi e la guardo male, poi annuisco.
«Non lo so Pez, per la seconda volta, qualcosa all'interno del mio stomaco si è mosso. Il cuore mi batteva forte, e il sorriso non abbandonava mai il mio volto. Poi mi ha stretto contro il suo petto ed ho sentito anche il suo cuore battere forte. Poi ha preso la mia mano, facendo incastrare le nostre dita, e mi sono sentita, non lo so, protetta?» dico dubbiosa. Lei sorride.
«Ti piace.» scuoto la testa.
«Cosa farai con James?» mi chiede poi. Esatto, cosa farò con James?
«Credimi, sono ancora più confusa. James mi interessa, insomma, ho molte più probabilità con lui che con Bradley. Mi piace quando mi fa i complimenti, mi piace quando mi sorride e mi piace quando mi dimostra il suo affetto.»
«Ma non è Bradley.»
«E va bene, ho deciso di provarci con James. Se andrà male almeno ci avrò provato.» esclamo decisa, o almeno, quasi.
«E se Bradley ti bacerà di nuovo?» chiede poi. Scuoto la testa.
«Semplicemente lo allontanerò.» dico, ma so che non ci riuscirò granché.
«Sicura di farcela?» annuisco.
Ce la devo fare.
Le lezioni finiscono e torniamo a casa nostra, mangiamo e appena finito il nostro pranzo mando un messaggio a James, chiedendogli di venire a casa mia, dicendo poi di aver deciso.
Lui mi risponde poco dopo, dicendo che tra dieci minuti sarà qui. Blocco il telefono e l'ansia inizia ad impossessarsi di me.
«E se avesse cambiato idea?» chiedo quasi spaventata, inizio a mordicchiarmi le unghie e mi siedo sul divano.
«Da un giorno all'altro? Nah. Stai tranquilla.» dopo qualche minuto sentiamo il campanello suonare e mi affretto ad andare ad aprire. Abbraccio il mio quasi ragazzo e lo faccio entrare in casa. Perrie ci saluta e trova la prima scusa per andare in camera sua e lasciarci soli.
«Allora..» mi incita lui. Mi prende la mano e gli sorrido.
«Ci ho pensato James e sì, voglio stare con te.» improvvisamente prende il mio viso con le sue calde mani e posa le sue labbra sulle mie. Un bacio a stampo.
Poggio la testa sulla sua spalla e la sua mano si unisce alla mia, incastrando le nostre dita. So che Perrie sta guardando la scena, ma non ci do peso. Al momento mi interessa solo di James.
«Ti amo.» dice poi lui. Sussurrando, forse per non farsi sentire, o perchè siamo già vicini e non vuole rovinare l'atmosfera.
«Ti amo.» rispondo, e questa volta so per certo che è vero, che è veramente ciò che sento verso questo bellissimo ragazzo.
«Vuoi rimanere a cena qua? Chiamo anche Tristan.» gli chiedo poi, lui annuisce. Afferro il mio telefono e chiamo mio fratello."Ehi biondo, vieni a casa a mangiare stasera?"
"D'accordo, viene anche Isabella, che ve la presento."
"Va bene, a dopo!"
Chiudo la chiamata e torno sul divano dove è seduto James, dove nel frattempo è tornata anche Perrie.
«Viene tra un paio di minuti. Porterà anche Isabella, presumo sia la sua nuova fidanzata.» alzo le spalle, spero sia una cosa stabile ora, non voglio che continui a cambiare ragazza ogni giorno.
Non va bene nè per lui nè per le ragazze in questione.
Sono le sette e venti e qualcuno bussa alla porta, vado ad aprire.
«Ciao sorellina.» mio fratello mi abbraccia e ricambio il saluto.
Li faccio entrare e ci troviamo tutti in salotto.
«Ragazzi, lei è Isabella, la mia fidanzata.» indica la mora al suo fianco, ha i capelli corti che arrivano poco sopra il seno, gli occhi marroni, quasi neri, e porta gli occhiali. Mi sembra molto carina.
«Piacere di conoscerti, sono Veronica, sua sorella.» mi presento e lei sorride stringendomi la mano.
Si presenta anche al resto dei presenti e non perde mai il sorriso.
Iniziamo ad apparecchiare la tavola e successivamente chiamiamo la pizzeria, ordinando le nostre rispettive pizze.
«Tris.» afferro il braccio di mio fratello e lo porto un attimo in disparte. Ora o mai più no?
«Io e James stiamo insieme.» gli dico e lui annuisce. Poi si gira verso James che è seduto sul divano mentre parla tranquillamente con Perrie.
Poi torna con lo sguardo su di me.
«Immaginavo sarebbe successo, sono contento per voi.» dice poi. Annuisco sorridendo e lo abbraccio.
«JAMES!» urla poi e lui salta letteralmente dal divano, spaventato.
Viene velocemente verso di noi e gli tira un pugno sul braccio.
«Ma sei cretino? Guarda che ci sento.» mio fratello scoppia a ridere, poi torna serio.
«Trattala bene okay? Altrimenti ti spezzo in due.» dice e James si mette a ridere, io sussulto, sono migliori amici non gli tirerebbe neanche un capello. I due annuiscono e successivamente mangiamo le nostre pizze. Parliamo del più e del meno e noto Isabella trovarsi molto bene con noi, parla e scherza come se ci conoscessimo da una vita. Sono contenta che Tristan abbia fatto una scelta giusta per una volta, che abbia finalmente trovato la sua anima gemella.
Ad un certo punto il cellulare della fidanzata di mio fratello suona, lei guarda lo schermo e spalanca lievemente gli occhi.
«Scusate.» si allontana di poco e risponde alla chiamata. Tristan sembra preoccupato, e continua a guardare Isabella, la quale ha uno sguardo confuso in volto. Continuo a mangiare la mia pizza quando sento una frase che mi fa gelare il sangue nelle vene."Come sarebbe a dire Bradley è tornato!?"
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Tan tan taaaaaaaan
Bradley tornato what? Rido
Anyway spero vi piaccia. Bye
-fede
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Il ritratto di Bradley Will Simpson.
Fanfiction«Regola fondamentale per lavorare qui: non dare confidenza a nessuno. Assolutamente a nessuno. Ciò che potresti vedere potrebbe lasciarti leggermente scossa, ma vedrai che ci farai l'abitudine.» *la trama è stata inventata da me, vi prego di non cop...