Sono in cucina, mezza addormentata, che ascolto la mia migliore amica parlare del suo appuntamento della sera scorsa con il mio capo.
«Ad un certo punto si è avvicinato a me, dicendo di volermi vedere ancora. Mi ha baciata Veronica ti rendi conto!?» esclama poi con gli occhi che luccicano, in realtà me l'aveva già detto, ma non glielo faccio notare, ho talmente tanto sonno che è un miracolo che sono ancora in piedi.
«Poi ci siamo scambiati i numeri, promettendoci di vederci nuovamente.» mi fa l'occhiolino e le sorrido.
«È grandioso!» dico poi io, appoggiando il gomito sul tavolo, e la testa sulla mano.
«È scorbutico e presuntuoso. Ma è troppo bello, e dolce quando vuole. Mi piace.» dice poi e io le sorrido nuovamente. Il nostro discorso viene interrotto dalla porta, qualcuno sta bussando più volte. Mi alzo sbuffando, chi è che rompe alle nove del mattino mi chiedo. Ho ancora gli occhi impastati dal sonno, li strofino con le mani e mi passo una mano nei capelli.
Apro la porta e trovo Bradley che mi sorride dolcemente. Allora, gli voglio tutto il bene del mondo davvero, ma che gli passa per il cervello a presentarsi a casa mia di mattino presto, bello come il sole e perfettamente allegro.
«Ehi Brad, come mai di qui?» gli chiedo e apro la porta per farlo entrare. Fortunatamente ho lavato i denti appena sveglia. Lui posa le labbra sulle mie e non c'è buongiorno migliore.
«Avevo voglia di vederti.» dice e mi afferra i fianchi, avvicinandomi a lui. Perrie sbuca dalla cucina e il riccio subito di stacca.
«Sò tutto, tranquillo.» gli dice e lui sospira sollevato. Saluta la bionda, che sale velocemente in camera sua, e poi torna ad abbracciarmi.
«Non puoi presentarti senza preavviso, se ci fosse stato James in casa?» gli dico, lui scuote la testa.
«Non è qui, è quello l'importante.» dice e cerca di stringermi di nuovo tra le sue braccia, qualcuno qui è bisognoso d'affetto vedo.
«Bradley, avvisami la prossima volta okay? Altrimenti succederà un casino.» sorrido e vado in camera mia, lui mi segue e si siede sul mio letto.
«Bella stanza.» dice e lo ringrazio, mi siedo accanto a lui. I riccioli gli ricadono sul viso, mi avvicino a lui e appoggio i gomiti sulle sue spalle, andando poi a toccare con le mani i suoi capelli, glieli sistemo all'indietro e lui sorride, mi afferra dai fianchi e mi fa sedere a cavalcioni su di lui, continuo ad accarezzare i suoi capelli quando scendo con le mani lungo il suo collo.
Mi abbasso un po' e gli lascio un bacio sulle labbra, lui posa le sue mani sulla mia schiena e approfondisce il bacio. La sua mano scende in basso, arrivando a toccare il mio fondo schiena. Strabuzzo gli occhi e lo guardo male.
«Bradley Will Simpson non te ne approfittare.» sorride e poi sposta le sue mani. Si passa la lingua sul labbro superiore e per poco non cado a terra. È veramente bello, ogni giorno che passa lo è sempre di più.
«Ti ho già detto che sei bellissima?» chiede, le nostre labbra a pochi centimetri di distanza. Scuoto la testa, sorridendo.
«Non lo so, prova a ridirmelo.» gli dico e mi mordo il labbro.
«Sei bellissima.» dice e lo bacio, lui mi stringe a sè e le mie mani gli accarezzano le guance.
«Ragazzi, scusate se vi interrompo, ma James ha appena bussato alla porta.» dice la mia amica di fretta, spalanco gli occhi e indico a Bradley di chiudersi nel bagno collegato alla mia stanza. Lui entra velocemente dentro e poi chiude la porta.
Il mio fidanzato appare davanti alla porta della mia stanza e successivamente entra dentro.
«Ehi Jamie, come mai qui?» gli chiedo e lui mi lascia un bacio sulla guancia.
Si siede sul mio letto, Bradley ancora chiuso nel bagno.
«Avevo voglia di passare un po' di tempo con te.» dice ed è la stessa cosa che mi aveva detto Bradley. Guardo la porta, da dentro non si sente niente, temo che il moro si sia addormentato, anche se so benissimo che è attaccato alla porta per ascoltare la nostra conversazione.
Perrie bussa alla porta. Mi giro verso di lei e la ringrazio mentalmente per essere entrata in camera.
«Se non interrompo qualcosa, o se non volete stare soli, posso stare qua con voi?» chiede ed io subito annuisco. James anche e lei allora entra nella stanza. Si siede accanto a me e nel mentre butta l'occhio verso il bagno, ridacchiando.
«Perché entrambe guardate verso il bagno?» dice e mi irrigidisco all'istante. Perrie spalanca di poco gli occhi e si gira verso di me, e prego che inventi qualche scusa come aveva fatto in precedenza con questa storia di Bradley.
«Prima Veronica si è fatta la doccia e come una scema ha allagato tutto il bagno, sono entrata per aiutarla e sono scivolata col sedere a terra. Ora il bagno è tutto in disordine.» dice e le scappa una risatina, James si batte una mano sulla fronte ridendo e io mi aggiungo alle loro risate. Mentre penso a quanto io sia fortunata ad avere un'amica come Perrie che mi salva in ogni circostanza.
«I vostri genitori hanno davvero acconsentito a lasciarvi vivere insieme? Io avrei una costante paura di lasciarvi da sole, chissà cosa potreste combinare.» dice James e entrambi scoppiamo a ridere, Perrie si illumina per un attimo e ci ferma tutti.
«No ma ti ricordi quando abbiamo cucinato la pizza per la prima volta, dopo una settimana che vivevamo insieme, e ti eri dimenticata di impostare il timer e una volta tolta dal forno era tutta bruciata? Per un attimo ho avuto paura di poter saltare in aria da un momento all'altro!» esclama la bionda ridendo, James scuote la testa e mi guarda ridendo.
«Se mai andremo a vivere insieme io non ti lascerò cucinare per i miei parenti ti avverto.» dice ridendo e faccio un sorrisetto, ah sì, veramente divertente. Peccato che questo problema non sussiste, poiché sono innamorata dell'idiota che è chiuso nel bagno da più di venti minuti. Ad un certo punto sentiamo un tonfo provenire dal bagno, James spalanca gli occhi.
«C'è qualcuno in bagno?» chiede, spostando lo sguardo da me a Perrie in continuazione.
«Cosa? No, e poi chi dovrebbe esserci?» dico e dalla mia bocca esce una risatina nervosa, mi gratto la nuca e prego otto divinità diverse che James faccia finta di niente e che Bradley scappi dalla finestra. Il ragazzo davanti a me corruga la fronte confuso.
«Mannaggia, dev'essere stato il gatto.» dice la mia amica e si batte una mano sulla fronte. La guardo male e lei alza le spalle non capendo. James si alza, irritato e guarda male Perrie.
Che amica stupida.
«Perrie voi non avete un gatto.» le dice poi James, alzando gli occhi al cielo. La mia amica ride nervosamente e poi diventa tutta rossa. Sto pensando al modo meno doloroso di strangolarla e scuoto la testa agitata. Il mio ormai non più fidanzato si avvicina alla porta del bagno, fa scattare la serratura e quando apre la porta chiudo gli occhi, iniziando a preparare mentalmente il mio testamento di morte. Ma non sento niente, solo la mia amica che batte la sua mano sulla mia coscia. Apro gli occhi e mi affaccio, Bradley non è lì davanti, si sarà chiuso nella doccia. Vedo il mio ragazzo avanzare nel bagno e mi alzo di scatto, raggiungendolo.
«Vedi non c'è nessuno.» gli dico e poi sorrido, nervosa e preoccupata come non mai. Lui scuote la testa poi entra, i avvicina alla doccia e chiudo gli occhi tremando, mi ucciderà. La tendina viene spostata e non sento nessun urlo, nessun pugno o qualsiasi altra reazione. Apro gli occhi e vedo Bradley rannicchiato sul pavimento della doccia, ha i capelli un po' bagnati. Guarda James con un sorrisetto imbarazzato e il mio fidanzato respira a grandi affanni. Trattengo un respiro a vedere il riccio seduto a terra e Perrie ci raggiunge altrettanto preoccupata.
«Umh, ciao James, come va?» chiede Bradley provando a sdrammatizzare. Perrie involontariamente scoppia a ridere e io trattengo le risate. Guardo il mio fidanzato, ha lo sguardo impassibile, so che tra poco scoppierà. Poggio una mano sul suo braccio per tentare di calmarlo.
«Te lo chiederò con calma» fa un lungo sospiro e si gira verso di me «Cosa ci fa lui qui?» chiede e le parole mi muoiono in bocca, non so cosa dire. Lo guardo, poi abbasso lo sguardo.
«James...» sussurro.
«Cosa cavolo ci fa lui nella tua doccia Veronica!» esclama poi lui urlando. Sussulto e la mia amica mette una mano sulla mia schiena. Bradley nel mentre si alza dal pavimento e si avvicina a noi. Qualche gocciolina d'acqua cade dal pavimento, ma è la cosa meno importante ora.
«James ti prego calmati, posso spiegarti.» dico e Perrie interviene.
«È venuto qui per me.» dice poi lei. James scuote la testa. Stringe i pugni e per un attimo questa sua versione arrabbiata mi spaventa. Cerco di avvicinarmi a lui ma mi allontana. Bradley si avvicina ancora di più a noi.
«Oh ti prego Bradley, non ti mettere in mezzo in questo momento.» gli risponde in modo brusco.
«Me ne vado, non voglio sentire altre cavolate per oggi.» dice e poi sparisce dal bagno, corre giù e arriva alla porta.
Si gira un'ultima volta a guardarmi e scuote la testa, magari ci vedo male io, ma noto una piccola lacrima scendere dal suo viso. Va via e sento la porta sbattere alle sue spalle. Incredula la guardo, mi accascio a terra e mi prendo la testa tra le mani. Non ci posso credere.---
Aloha
Spero vi sia piaciuto, a me sinceramente è piaciuto, e mi fa spaccare dalle risate AHAHAHA. Votate e commentate, miraccomando, un bacio.
Sciauuu
-fede
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Il ritratto di Bradley Will Simpson.
Fiksi Penggemar«Regola fondamentale per lavorare qui: non dare confidenza a nessuno. Assolutamente a nessuno. Ciò che potresti vedere potrebbe lasciarti leggermente scossa, ma vedrai che ci farai l'abitudine.» *la trama è stata inventata da me, vi prego di non cop...