thirty-three

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«Andiamo a casa?» chiedo al riccio davanti a me, lui scuote la testa.
«Ti accompagno, io ho una faccenda da svolgere.» alzo le spalle, cos'ha da fare a quest'ora?
«Ma Brad, sono le due di notte.»
«Un'emergenza a casa mia.» prova a spiegare.
«Vengo con te allora.» provo a convincerlo, saliamo in macchina e mi allaccio la cintura.
«Tranquilla, non ce n'è bisogno, vai a riposarti.» mi lascia un bacio sulla fronte e poi mette in moto.
«Grazie, buonanotte.» gli do un bacio a stampo e poi scendo dalla macchina.

🔥🔥🔥

«Buongiorno Ve.» la bionda sbuca dalla porta della mia stanza, ero già sveglia da qualche minuto, avevo chiesto a Bradley se andasse tutto bene, circa mezz'oretta dopo averlo lasciato, ma non ha ancora risposto, non ha nemmeno visualizzato.
«Ciao.» la saluto, lei torna di sotto e sistemo il mio letto, prendo il telefono e scendo in sala.
«Tutto bene?» mi chiede, annuisco.
Prendo una tazza e la riempio di latte caldo, faccio la stessa cosa con la tazza di Perrie e prendo i cereali.
«Stasera lavori?» mi chiede.
«No.»
«Perfetto, usciamo? C'è una festa a tema in un locale vicino al negozio di scarpe.» annuisco mentre bevo il latte.
«A che ora?»
«Dalle undici.» annuisco.
«Cosa vuoi fare per passare la giornata allora?» mi sdraio sul divano e accendo la televisione, ho voglia di vedere Bradley, ma non risponde da ieri sera.
Prendo il telefono e compongo il suo numero.
«Risponde la segreteria telefonica di Bradley Simpson, al momento sono occupato, ma lascia un messaggio dopo il bip e verrai richiamato.»
sbuffo e lancio il telefono contro il letto.
«Non mi richiama da ieri sera, sto impazzendo.» Perrie si siede vicino a me e ridacchia per i miei lamenti.
«Doveva svolgere una faccenda a casa sua, ha detto, alle due di notte, tra l'altro, da quando sono uscita dalla sua macchina non mi ha più risposto nè richiamato, mi sto preoccupando. Se non mi richiama entro cinque minuti vado a casa s-» Perrie si alza e prende la borsa.
«Andiamo.» mi fa l'occhiolino e scoppio a ridere, è proprio la mia migliore amica.
Busso alla porta di casa Simpson e ad aprirmi è proprio Bradley.
«Veronica ch-»
«Oh grazie a dio! Ti sto chiamando da ieri sera e non mi rispondevi.» lo interrompo e lui guarda velocemente dentro casa prima di chiudersi la porta alle spalle e uscire.
«Veve ti chiamo io più tardi, ora non è il momento.» dice lui e Perrie lo guarda male.
«Ma ti ho chiamato un sacco di volte e non hai risposto, è tutto okay? Posso andare a salutare tua mamma?» chiedo avvicinandomi alla porta, il ragazzo davanti a me scuote subito la testa allontanandomi.
«Non è in casa.» è ormai chiaro mi stia nascondendo qualcosa, ed anche Perrie lo ha capito.
«Okey, me ne vado.» non si sporge neanche per salutarmi, annuisce e mi giro delusa, lui apre la porta e subito sento una voce urlare:
«Bradley finalmente, chi era alla porta?» e non è chiaramente la voce di sua mamma, bensì di una ragazza.
Perrie porta il suo sguardo su di me, scuotendo subito la testa. Mi abbandono ad un sospiro, affranto, pensavo che non mi avrebbe mentito.
[...]
Avete presente quel momento della vostra vita dove tutto sta andando fin troppo bene? Dove pensi "succederà sicuramente qualcosa di brutto, è impossibile vada tutto così bene."
Dove un giorno sei felice, passi un'intera giornata assieme alle persone a te care, ridendo e scherzando e il giorno dopo passi la giornata a fissare il soffitto, pensando al perché esse non ti chiamino più, pensando con chi possano essere in quel momento per dimenticarsi di te.
Poi arriva, arriva la consapevolezza che forse qualcosa sta cambiando, che forse non è più tutto rose e fiori; ti chiedi cosa sia andato sbagliato, cosa sia successo improvvisamente.
«Sei pronta?» Perrie entra in camera mia facendomi sobbalzare, finisco di mettere l'eyeliner, pregando mentalmente che la linea venga decente e poi mi alzo.
«Ti metti i jeans?» chiede scuotendo la testa, guardo il suo abbigliamento, ha degli shorts e un top nero con delle rose stampate su di esso, sopra una camicia, tenuta sbottonata.
«Perchè, come dovrei vestirmi?» chiedo guardando il mio abbigliamento, eppure non mi sembra di avere nulla di sbagliato. Mi sembra di aver seguito abbastanza bene il tema "figlia dei fiori", ho un top floreale e dei jeans neri, una giacca beige con le frange e le vans.
«No, effettivamente stai molto bene così, andiamo?» chiede e annuisco, stacco il telefono dalla presa e controllo le notifiche, come previsto: nessuna chiamata da parte di Bradley.
"Ti chiamo io più tardi" e la sua chiamata non è mai arrivata.
"Non è il momento." mi chiedo quando allora lo sarà, forse è troppo preso da quella ragazza che era in casa sua.
Scuoto la testa, cercando di eliminare questi pensieri dalla mia testa, prendo la borsa ed esco di casa.

Il ritratto di Bradley Will Simpson. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora