Bradley's pov.
«Aspetta Brad, cosa!?» esclama mia sorella guardandomi con gli occhi spalancati, io annuisco.
Entriamo in un bar e ne approfittiamo per prenderci una cioccolata. Non so se sono realmente innamorato così tanto di Veronica, magari è semplicemente una cosa passeggera. Insomma, non ho mai provato così tanto sentimento verso qualcuno. Solamente che con lei mi sento diverso, per la prima volta nella mia vita sento che qualcuno mi rende felice. Quando mi sorride, quando mi abbraccia, quando ci baciamo, quando cantiamo e balliamo insieme, tutte queste piccole cose fanno sorridere anche me. Mi sento come se in qualche modo dovessi difenderla, ma ormai non posso fare niente di tutto questo, c'è già James incaricato di rivestire quel ruolo nella sua vita, io ormai per lei non sono assolutamente niente.
«Bradley Will Simpson, mi stai dicendo davvero che tu, proprio tu, sei innamorato di qualcuno? Devo congratularmi con la ragazza perché ce ne vuole a farti sciogliere quel cuore di ghiaccio.» dice lei ridacchiando silenziosamente. Mi risveglio dai miei pensieri e la guardo male.
«Grazie eh, non essere troppo gentile.» roteo gli occhi al cielo e poi afferro la mia tazza di cioccolata, sorseggio un goccio e torno con lo sguardo su di lei.
«E comunque sono cambiato, non sono più il Bradley di qualche tempo fa.» lei sorride, afferra la mia mano e ricambio il suo sorriso.
«E perché della persona sbagliata?» chiede poi lei, sul suo viso si forma un'espressione confusa.
«L'ho conosciuta in un contesto strano, io non le piaccio, anzi probabilmente mi odia anche. Ed ora non la vedrò mai più.» le dico e qualcosa nel mio cuore si muove. Sarà meglio dimenticarmi di Veronica al più presto possibile.
«Hai combinato qualcosa?» mi chiede poi e io annuisco deluso da me stesso.
Le spiego semplicemente che c'è stato un bacio, e che ieri abbiamo litigato e che per sbaglio l'ho spinta. Le ho detto che lei per questo mio atteggiamento si è arrabbiata e ha affermato di non volermi più vedere. Lei poi scuote la testa.
«Stai tranquillo Brad, si sistemerà tutto. E scusa, ma devo dirtelo, sei stato un idiota.» lei sorride e io alzo gli occhi al cielo, ma poi le sorrido nuovamente. Mi era mancata davvero tanto la mia sorellina.
«Lo spero veramente. Lei significa molto per me.» le dico e poi ci alziamo, pago le due cioccolate e usciamo dal bar, camminiamo un po' fino ad arrivare fuori casa nostra.
Entriamo e andiamo a sederci in sala, i miei genitori non ci sono.
«Comunque, la sorella del mio fidanzato non sta bene, e Tristan mi ha detto che stasera voleva andare a casa sua insieme agli altri suoi amici per tirarle un po' su il morale. Perché non vieni anche tu? Ti farebbe bene conoscere nuove persone, magari puoi dimenticarti di quella ragazza.»
«Non credo sia una bella idea, insomma, se sta male perché disturbarla.» provo a farle cambiare idea ma niente la sposterà dalla sua decisione.
Ottimo, non solo voglio provare a dimenticarmi di lei, ma questa sera sarò anche bloccato a casa sua. A cena, con il suo fidanzato tra l'altro.
«Bella, vai solo tu, non ti preoccupare.» lei scuote la testa.
«Verrai anche tu, senza storie, non puoi rimanere a pensare a quella ragazza su. E poi Tristan e James sono molto simpatici, potreste diventare ottimi amici.» certo come no, ho sempre desiderato andare a cena con la ragazza che forse mi piace e il suo fidanzato. Infatti sono abbastanza euforico per stasera.
Alla fine annuisco, anche perché non posso fare altro. Ma non mi interessa, io sono Bradley Simpson, e ottengo sempre quello che voglio. Forse è ora che il mio carattere di prima torni a farmi soccorso.Veronica' pov.
«Ho chiamato anche tuo fratello, staremo qua insieme sta sera, spero non ti dia fastidio. Ti farebbe bene una bella serata tra amici.» mi dice Perrie, certo, perché no. Sicuramente Tristan porterà anche Isabella, spero solamente che il discorso Bradley non esca fuori. È l'ultima persona di cui voglio parlare. Sono arrabbiata con lui, per il suo comportamento, ma sono arrabbiata di più con me stessa, per avergli urlato contro di non farsi mai più vedere.
Ma forse è meglio così per entrambi; lui può continuare a vivere la sua vita libero e con tutte le ragazze che vuole, e io posso dedicarmi solo ed esclusivamente al mio fidanzato, il quale al momento è seduto sul divano accanto a me, con la sua mano unita alla mia.
Il campanello suona e Perrie va ad aprire. Mio fratello entra in casa e viene verso di me, lega le sue braccia intorno alla mia vita e mi abbraccia.
«Tutto bene?» mi chiede ed io annuisco.
«E Isabella?» chiede poi Perrie.
«Arriverà tra poco, stava finendo di sistemarsi.» dice poi e annuiamo.
«Facciamo la pizza?» chiedo poi interrompendo il silenzio, tutti si mettono a ridere e poi annuiscono.
Perrie si alza e afferra la mia mano, trascinandomi in cucina.
«Almeno tengo la mente accupata per un po'.» le dico e lei sorride. Afferra la pasta per la pizza e inizia a modellarla. Lego i capelli in una coda alta abbastanza disordinata e poi la raggiungo al bancone. Sento due braccia cingermi i fianchi, poi James mi posa un bacio sul collo. Gli sorrido e con il dito sporco di farina gli tocco il naso. Scoppio a ridere e lui fa lo stesso. Prende una mangiata di farina e me la sparge sulla faccia, tiro un urlo e poi scoppiamo a ridere.
«James ti odio!» urlo poi e metto una mano nella busta di farina, la tiro fuori e gli lascio il segno della mano sulla guancia. Lui si mette a ridere e poi mi lascia un bacio sulle labbra.
«No, direi che non mi odi.» sorride davanti a me e si morde le labbra. Gli lascio un altro bacio a stampo e lega le sue braccia attorno alla mia vita.
«Non potrei mai.» sorridiamo.
«Ehi, so che siete bellissimi insieme, ma si dia il caso che io sono single, e vedere voi due amoreggiare davanti a me mi fa cadere in depressione, quindi sareste pregati di smetterla, grazie.» la mia migliore amica ci fa la linguaccia e noi scoppiamo a ridere.
«Va bene donne di casa, vi lascio lavorare.» manda un bacio volante ad entrambe e poi torna in salotto da Tristan, mentre io e Perrie continuiamo a preparare la pizza, ne facciamo due, una margherita ed una con il prosciutto. Mettiamo in forno la prima teglia e ci sediamo al tavolo ad aspettare.
«Apparecchiate la tavola nel frattempo?» urlo ai due ragazzi che si trovano in salotto e loro vengono a prendere le cose in cucina. Vedo mio fratello guardare l'orologio preoccupato, sono quasi le otto e Isabella ancora non è arrivata, capisco la sua ansia. Alza le spalle e poi apparecchia la tavola insieme al mio fidanzato.
Il timer del forno suona e questo è simbolo di pizza pronta, togliamo le due teglie dal forno e mettiamo sopra i condimenti, le rimettiamo nel forno e facciamo fare un'ultima infornata. Suonano al campanello e vedo Tristan sorridere, poi si precipita alla porta ad aprire.
«Giuro che se Isabella tira ancora fuori la storia di Bradley, di quanto è felice che sia tornato e robe varie, ti conviene legarmi alla sedia perché la prendo a sberle. Quel riccio è l'ultima persona a cui voglio pensare questa sera.» le dico e lei annuisce.
«Tranquilla, iniziamo a tagliare la pizza piuttosto.» dice e insieme ridiamo, tiriamo fuori la pizza e iniziamo a tagliarla in tanti pezzetti, la mettiamo in un piatto e Perrie le va a mettere sul tavolo in sala. La mia amica torna ed ha una faccia scandalizzata, la raggiungo insieme arriviamo in sala. Appena alzo lo sguardo il cuore per poco non esce dal petto. Spalanco gli occhi e lo sguardo del riccio si posa su di me, abbozza un sorrisetto e poi abbassa subito la testa.
James subito afferra la mia mano e la stringe forte. Perrie si gira di scatto verso di me.
Mi sto sedendo a tavola quando sento la voce del riccio imprecare qualcosa sottovoce.«Merda.»
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Lalalala
Bradley sempre in mezzo stai oh, manco una cena in pace, no lol se vuoi venire anche a cena da me non mi offendo.
Anyway spero vi sia piaciuto, votate e commentate :)
Vi voglio bien.
-fede
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Il ritratto di Bradley Will Simpson.
Fanfiction«Regola fondamentale per lavorare qui: non dare confidenza a nessuno. Assolutamente a nessuno. Ciò che potresti vedere potrebbe lasciarti leggermente scossa, ma vedrai che ci farai l'abitudine.» *la trama è stata inventata da me, vi prego di non cop...