Ottava puntata [4/6]

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Aveva mangiato poco e male, era stato taciturno e quando Jade l'aveva guardato e gli aveva rivolto il sorriso più estasiato che riuscisse a fare, Carter si era sentito preso in giro e arrabbiato.

Le loro risposte combaciavano come se fossero state studiate a tavolino, e ogni motivazione per quel cambio in corsa era assurdo ai suoi occhi.

C'era la soluzione che Jade avesse cambiato per paura di una sua reazione, ma non ne vedeva il senso, dato che di carattere e coraggio ne aveva da vendere, quindi doveva pensare che Carter non ne valesse la pena, oppure c'era l'idea che per lei non avesse importato poi molto e volesse minimizzare la questione. In entrambi i casi usciva un quadro poco lusinghiero del loro rapporto, tanto che Carter non riusciva a spiegarsi il comportamento di quella mattina, né tutta la gioia che sprizzava in quel momento.

Jade era riuscita a confonderlo sia per le cose che faceva, sia per quelle che non diceva. E la poca chiarezza non portava mai a qualcosa di buono.

In pochi giorni i punti fermi che aveva nella casa erano crollati come castelli di sabbia sul bagnasciuga, travolti da un'onda di misere dimensioni, e l'unica certezza che aveva era quella di essere rimasto solo, tradito da una delle persone da cui non pensava di subire un simile trattamento.

Furono chiamati per la prova e Carter decise di improvvisare, dato che di solito gli usciva bene. Pensava che Jade avesse bisogno di capire come ci si sentisse a essere traditi, perché vedeva quanto smaniava per essere scelta per la prova, lo poteva sentire dall'elettricità che emanava il suo corpo.

Invece per la sfida scelse Leighton, provocando nell'amica uno sguardo spaesato mentre Scott la raggiungeva e la abbracciava per tranquillizzarla, il tremito del suo corpo sembrava aver bisogno di una presa salda per smettere di agitarsi.

Carter avrebbe scelto Leighton a prescindere dalla scoperta, ma era la motivazione a essere diversa: prima sarebbe stata una scelta dettata dalla paura e dal bisogno di prendere del tempo per pensare a come agire, perché negli ultimi tempi Jade l'aveva portato a porsi delle domande riguardo lei e il loro rapporto, in quel momento la scelta invece era dettata dalla rabbia e dalla voglia di far male.

Le ragazze si misero su delle piattaforme fissate nella sabbia sotto l'acqua leggermente increspata mentre i ragazzi dovevano costruire delle zattere per salvarle, ognuno andando dalla ragazza che si era scelto. Ryan continuò a spiegare che i tre ragazzi più veloci avrebbero conquistato la fuga d'amore per vincere l'opportunità di entrare nella cabina della verità.

Poco dopo diede il via e scoppiò l'inferno.

I ragazzi corsero alle assi che dovevano assemblare mentre le ragazze, placide, dovevano aspettare di essere raggiunte dalla propria metà, essere tratte in salvo sulla zattera che avevano costruito e tornare a riva sani e salvi.

Ma Jade, al posto di controllare i progressi di Scott, osservava ferita la solerzia con cui Carter assemblava i pezzi, una frenesia rabbiosa che la spaventava a morte e la feriva. Tutta quella voglia di correre da Leighton la straziava, perché mai aveva visto Carter prodigarsi per lei in quel modo, ed era convinta che dopo quella giornata fosse giunto il suo turno, ma ogni movimento le ricordava che, ancora una volta, si era illusa.

E quella volta faceva davvero male, perché ci aveva creduto davvero a quello spiraglio di cambiamento tra loro.

La prova non era risultata difficile e vinsero Nick e Mia, Carter e Leighton e, infine, Simon e Dakota.

«Vi siete meritati un giro in kayak lungo i ruscelli della riserva naturale e un pranzo molto romantico in riva al fiume... godetevi la giornata!» Li salutò Ryan, sorpreso dai risvolti di quella prova, dando loro appuntamento a sabato sera per la cabina della verità.

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