Jade aveva visto Carter rintanarsi in camera da letto, lo conosceva abbastanza da sapere che aveva bisogno di sovrastare tutto e ammirare una vasta porzione di mondo con lo sguardo, di sentirsi parte di qualcosa. Così le aveva detto una volta, quando si erano scambiati informazioni su come sfuggivano ai problemi in casi estremi, tipo quando lui era in tour e non poteva scappare sulle colline di Hollywood per abbracciare Los Angeles con gli occhi.
E lei? Dove sarebbe andata per cercare di nascondersi dal mondo, nel tentativo di ignorarlo?
Corse verso il posto in cui si rifugiava con l'amico, e capì che Carter l'aveva evitato proprio perché l'ultima volta in cui ci erano stati era successo tutto: il bacio, la tensione dopo, la scelta di Leigh per la prova, il taglio e il litigio.
Carter non avrebbe profanato quel posto, non ci sarebbe tornato dopo aver dato prova proprio lì della sua debolezza, ma lei ne aveva bisogno.
Necessitava di respirare la stessa aria di una settimana prima, di cullarsi nel pensiero di quel bacio. Aveva immaginato tante volte come potesse essere baciare Carter, e si era aspettata impeto e passione, un gesto deciso che l'avrebbe sopraffatta.
Invece Carter si era dimostrato delicato. Si era avvicinato con calma per lasciarle il tempo di allontanarsi se non avesse voluto che accadesse, la sua incertezza l'aveva reso umano e ancora più bello agli occhi di Jade. Le aveva sfiorato le labbra e il leggero velo di barba pizzicato la carne, ma tutto era venuto meno. Non c'era nulla più importante di quel contatto con Carter, del suo respiro accelerato che si infrangeva con il proprio, del permesso che le aveva chiesto con dolcezza per schiuderle la bocca ed esplorarla, la lingua che si introduceva con lentezza perché lei si abituasse e non lo respingesse.
Non l'avrebbe mai fatto.
Non pensava che Carter potesse chiedere il permesso per un semplice bacio, ma l'aveva apprezzato. Si era sentita importante, rispettata. Unica.
Era stata Jade a imprimere decisione al bacio, facendo capire che lo voleva, e non sapeva dire da quanto. Lo voleva da star male.
E quel primo bacio l'aveva annientata. Si era persa in quel gesto, nel suo respiro, e non si era più ritrovata, nemmeno dopo essersi separati. Era diventata aria, sangue e battito.
Era stato così bello da essere surreale, perfetto nella sua unicità da sentire il cuore uscire dal petto, quasi fosse stata pronta a donarglielo.
E ora si trovava lì, con i soli pensieri in testa e le sensazioni che aveva provato e che l'avevano accompagnata fino alla prova, dove aveva sperato di essere scelta, dove l'aveva visto preferire Leigh con una convinzione che la aveva fatto sanguinare nel petto, dove mancava il battito del cuore che aveva lasciato a lui soltanto la mattina.
No, passare il tempo lì non le avrebbe fatto bene, inoltre era assetata e sapeva benissimo di non poter passare il tempo che rimaneva fino alla fine della settimana nascosta nel posto più sperduto della casa, era ora di affrontare la realtà.
Si diresse con passo trascinato verso le mura di casa, il posto dove si era sentita accolta fino a poco prima.
«Proprio te cercavo.» Scott la intercettò dai lettini attorno alla piscina, era solo e pensieroso, lo poteva dedurre dallo sguardo serio e la posizione del corpo. «Vieni qui.»
Panico. Non solo c'era l'incognita Carter, un problema che per lei era morto e sepolto dato che non c'era soluzione. Non aveva intenzione di chiedergli scusa o di giustificare ancora le proprie scelte, dato che erano tese ad accontentare quelle di lui. C'era anche la questione Scott, e quella non poteva essere arginata, anche se poteva provare a temporeggiare.
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Matched
Romance🏆 VINCITRICE THE WATTYS 2020 - NEW ADULT 🏆 [COMPLETA] • THE DESTINATION: GLORY SERIES - VOL. 1 • Cosa succede se sei il frontman dei 'Destination: Glory', una band famosissima e, sotto costrizione di tua madre, ti ritrovi a partecipare al prog...