Jade boccheggiò un attimo prima di rispondere, Carter riusciva a intimidirla. «Non lo so. È carino, ma non lo conosco. E se fosse la mia anima gemella? Uscirei da questa casa subito e passerei tutto il mio tempo con lui. Se poi scoprissi che non è la persona che, nonostante tutto, fa per me? La cosa un po' mi terrorizza.»
Non voleva trattenersi, Carter era riuscito a metterla a proprio agio nonostante tutto. Era il discorso che le metteva una certa ansia, tanto da farle passare le dita sul contorno del labbro inferiore, cosa che faceva spesso quando era preoccupata per qualcosa.
«Stesso discorso che è avvenuto con Mia» ammise, rinfrancato di poterlo dire a qualcuno. «E avevo ragione, si è poi rivelato un fuoco di paglia. Mi sono basato sull'attrazione immediata e non è stata una decisione saggia.»
Ne parlava con semplicità, come se il fatto non l'avesse toccato. E forse era proprio così, cosa che sbalordì Jade. Lei non riusciva a buttarsi a capofitto in una situazione simile senza essere coinvolta, ecco perché cercava di frenare l'entusiasmo di Mark, per quanto coinvolgente potesse essere.
«Non penso che la sua sia attrazione, ma penso che si sia fatto influenzare dai sensi di colpa e dal gruppo.» Jade lo confessò senza paura di dare un giudizio negativo. Non credeva che Mark fosse stupido, affatto, ma sapeva quanto la partecipazione al programma amplificasse e distorcesse le sensazioni di ognuno, lo provava anche lei.
«E se dopo questi ascendenti scoprissimo di essere anime gemelle? L'idea di arrivarci per caso non mi consola né mi tranquillizza. Vorrei affrontare un percorso, una crescita. In fondo sono qui per questo.»
Carter rimase colpito. Jade, la piccola e timida Jade dagli occhi chiari e tondeggianti, aveva le idee più chiare di lui, che di anni ne aveva quasi dieci di più, all'incirca. Lei non sapeva come affrontare quel programma, ma sapeva il perché e, forse, quella era la chiave di tutto.
Avrebbe voluto continuare a scoprire cosa aveva da offrirgli, avido di conoscere ogni dettaglio che si nascondeva dietro alle lentiggini che si acuivano con il suo imbarazzo, ma furono richiamati dagli altri.
«Jade, Carter!» urlarono Mark, Dylan e Haylee dalla piscina. «Smettetela di filosofeggiare e unitevi a noi!»
Carter non se lo fece ripetere due volte, in acqua c'erano un sacco di corpi femminili mezzi nudi e lui non era nessuno per rifiutare la propria presenza a chi così ardentemente la richiedeva. «Su, andiamo!»
«Non posso ancora bagnare i punti» aggiunse Jade sconsolata nel vedere la facilità con cui Carter riusciva a distogliere l'attenzione dai loro discorsi.
I punti. Li stava odiando. Ancora un paio di giorni e avrebbe potuto tornare a bagnarsi senza problemi, salvo poi asciugare la ferita con cura.
«Ma puoi sempre sederti sul bordo per rinfrescarti e allietare gli altri della tua compagnia, non vorrei che se la prendessero con me per averti tenuta lontana da loro.» E non avrebbe voluto che pensassero che tra loro ci fosse qualcosa di più. Forse era il caso di rendere nota la loro amicizia.
Jade seguì prima il suo consiglio e poi lui: si sedette sul bordo e, mentre Carter si immergeva con lentezza in acqua, lei girò attorno alla piscina per decidere il da farsi.
Scott la accolse con un sorriso smagliante corredato da una strizzata d'occhio.
Le si attorcigliò lo stomaco, Scott era quello che più l'attraeva oltre a Carter. Lo riteneva proprio il suo tipo, ma era più gentile rispetto ai ragazzi che lui le ricordava e di cui si era sempre interessata. Il fattore "bastardaggine", che tanto richiamava alla memoria i suoi ex, non sembrava appartenergli, ed era sicuramente un punto a suo favore. Gli rispose con un sorriso radioso, improvvisato come la sua rinnovata allegria.

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Matched
Romance🏆 VINCITRICE THE WATTYS 2020 - NEW ADULT 🏆 [COMPLETA] • THE DESTINATION: GLORY SERIES - VOL. 1 • Cosa succede se sei il frontman dei 'Destination: Glory', una band famosissima e, sotto costrizione di tua madre, ti ritrovi a partecipare al prog...