Settima puntata [3/5]

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Haylee aveva deciso di affrontare il discorso mentre le tre coppie erano in fuga d'amore, giusto per evitare la presenza di Olivia in casa e di contenere la reazione di Jade. Dopo un lungo ragionamento aveva pensato di agire la mattina nella speranza di arginare qualsiasi piano di Larissa lungo la giornata.

«Ciao» esordì Haylee, raggiungendola in cucina per colazione. Avevano ancora la faccia assonnata, ma i pensieri della rossa vorticavano in testa al punto da costringerla a parlare. «So che è uno dei peccati mortali parlare la mattina e pretendere risposta prima di mezzogiorno, ma appena finiamo di abbuffarci come se fosse il nostro ultimo pasto, possiamo parlare?»

Jade, visibilmente sorpresa da quelle parole sparate a raffica, alzò un sopracciglio mentre masticava un waffle. Non era da Haylee essere così loquace appena sveglia, era come lei e preferiva rintanarsi dietro un silenzio confuso e sacro fino alle dieci circa, momento in cui sembrava accettabile iniziare a interagire con il genere umano, quindi doveva esserci qualcosa che non andava.

«Certo, che problema c'è?» disse dopo aver deglutito di fretta il boccone. No, quella mattina non era iniziata bene per nulla.

«Mhf» rispose Haylee agitata, tanto da prendere lei stessa un pancake e non dover dare una vera risposta.«Affunto.»

Era meglio riempirsi la bocca per evitare un qualsiasi dialogo preventivo, non era pronta a rovinarsi la colazione.

Dopo aver finito di mangiare si diressero in un angolo appartato della casa per poter affrontare la discussione.

«Avanti, spara. Cosa c'è che non va?» Jade non aveva perso tempo, aveva aspettato giusto il tempo di sedersi accanto all'angolo della vetrata che si affacciava sulla piscina per poterle poi rivolgere la domanda.

«Perché dovrebbe esserci qualcosa che non va?!» Anche Haylee, però, sapeva di non essere risultata convincente.

«Ah, riprova» la ammonì l'amica con un sorriso divertito. «Magari perché hai fatto il discorso più lungo della tua vita prima di aver mangiato e assunto caffè? Senza contare che ti sei pure giustificata.»

Era vero, si conoscevano da un paio di mesi scarsi, ma la frequentazione assidua a cui le aveva portate la convivenza aveva permesso loro di comprendersi a fondo e in poco tempo.

«Ok, allora vediamo di partire dall'inizio...» Aveva provato a essere specifica e sintetica, ma ogni dettaglio o frase improvvisa che riusciva a ricordare sembrava di vitale importanza per far apparire il discorso sensato e completo, così era riuscita a fare una gran confusione senza dare informazioni importanti.

«Facciamo così.» La interruppe Jade, che aveva capito il discorso generale, ma doveva ancora apprendere appieno ogni sfumatura per capire l'entità del danno e farsi prendere dal panico nella giusta maniera. «Prova a essere il più sintetica possibile senza tralasciare i fatti principali.»

«Ok. Tentiamoci.» Haylee espirò per schiarire e racimolare le idee nella maniera più chiara possibile. «Olivia ha chiesto a Larissa di convincere la maggioranza di noi rimasti qui di votare una coppia diversa da quella formata da lei e Carter, questo per non scoprire se lei è il suo match perfetto o meno, di modo che Carter possa interessarsi a lei fino alla fine del programma, così Olivia può sperare di farlo innamorare di lei... alla faccia del match perfetto. Ha parlato di non voler intralciare i soldi, il gioco e la vincita, perché sa benissimo che se dovesse avere Carter vincerebbe molto più di cinquantamila dollari.»

Sì, era abbastanza soddisfatta del proprio riassunto asciutto e preciso.

«Che grandissima... stronza!» Non riusciva a credere che una persona, per quanto ambiziosa, potesse arrivare a tanto. Avrebbe anche avuto un termine più specifico per descriverla, ma era convinta che una simile persona non meritasse di essere rappresentata in un qualsiasi modo che riuscisse a definirla, né ci teneva ad abbassarsi al suo livello.

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