Matched

Decima puntata [7/7]

Amber aveva gli occhi sgranati. «O mio Dio, non ci credo.»

Si girò verso Oliver con l'espressione più incredula che potesse sfoggiare, dire che aveva la bocca spalancata era minimizzare la cosa.

«O mio Dio.» Continuava a ripetere. «O mio Dio.»

«Ma perché sei così stupita?» Le chiese il proprio ragazzo. «Hai sempre pensato che Jade fosse la sua anima gemella, ora ne hai avuta la conferma.»

Non riusciva a comprendere la sua sorpresa, in fondo era come se si fosse spoilerata la fine del programma, con le proprie intuizioni.

«Beh... non era certo che finisse bene tra loro, anime gemelle o meno.» Gesticolò per enfatizzare il concetto. «Sono stupita dal modo in cui Carter si sia aperto, soprattutto davanti a tutti, e che Jade sia riuscita a metabolizzare la loro situazione e l'abbia accettata prima che degenerasse del tutto.»

Amber si prese un momento per contenere l'entusiasmo. «Non ero sicura riuscissero a prendersi. Si merita di poter essere felice... sono felice per lui.»

Prese in braccio Bowie che, ai suoi piedi, la implorava con lo sguardo per essere coccolato. Lo assecondò e iniziò ad accarezzarlo dietro le orecchie, tanto che il gatto chiuse gli occhi per godersi al meglio il momento.

«Amber... non vorrei smontare la tua felicità, ma i problemi arrivano adesso» replicò Oliver con fare pratico.

«Perché?» Era come se qualcuno le avesse detto che le favole non esistevano e l'happy ending era solo una facciata. Ci avevano messo tanto per arrivare a quel punto di incontro, non capiva come mai il suo futuro marito fosse così scettico a riguardo.

«Perché quando metteranno piede a Los Angeles la verità li travolgerà appena scenderanno dall'aereo. Lui smetterà di essere solo Carter, e tornerà a ricoprire il proprio ruolo, quello di Carter Madden, cantante di successo e stilista che sta sconvolgendo lo star system da quando ha vinto un Grammy e ha collaborato con Armani.»

Detestava distruggere i sogni a occhi aperti di Amber, perché amava vederla concedersi un lusso simile, ma sapeva di cosa parlava. Oliver era stato fortunato perché la sua ragazza l'aveva conosciuta ai tempi del liceo ti e avevano affrontato la faccenda insieme: dall'inizio nella band fino al successo mondiale. Amber aveva avuto tutto il tempo di accettare la crescente fama e farsi un'idea di come potessero essere le cose in quel mondo.

Jade, purtroppo, no.

«Dici che può influire?»

«Molto» continuò, mettendola davanti ai problemi che, prima o poi, Jade e Carter avrebbero dovuto affrontare. «Lei avrà immaginato come può essere la sua vita, o come potrebbe essere reagire ai gossip e alle voci di corridoio, ma non sa cosa vuol dire essere davvero coinvolti in questo. È totalmente estranea al nostro mondo, e non sarà affatto facile.»